La grande industria italiana sta scomparendo. L’ex Ilva annuncia l’aumento dei lavoratori in cassa integrazione (la nuova istanza porta il loro numero da 3.062 a 4.450), mentre il bando della vendita si è chiuso con solo due offerte per l’intero perimetro aziendale. Il ministro delle Imprese Urso ammette che si prevede “un impatto occupazionale significativo”. E giovedì 16 ottobre i sindacati hanno dato vita a uno sciopero nazionale per difendere il futuro dell’acciaio e dell’occupazione.

Numeri impietosi anche per Stellantis. Dal 2020 al 2024 si sono persi in Italia 9.656 posti di lavoro (erano 37.288, sono scesi a 27.632). Le uscite volontarie nel 2024-2025 sono 6.052 (di cui 3.700 nel 2024 e 2.352 annunciate per l’anno in corso). E si registra il boom della cassa integrazione: il 61,68% dei dipendenti dei 22 stabilimenti risulta coinvolto da ammortizzatori sociali. I numeri più alti si registrano negli impianti di Melfi, Atessa, Pomigliano d’Arco, Cassino e Mirafiori Carrozzerie.

Il progressivo indebolimento del sistema produttivo, spiega la Cgil, non è un semplice ciclo negativo, ma il risultato dell’assenza strutturale di politica industriale. Il sindacato denuncia un governo privo di visione strategica, incapace di orientare la transizione tecnologica e ambientale e di sostenere un modello di sviluppo capace di tenere insieme impresa, lavoro e innovazione.

Per la Cgil serve fronteggiare i dazi trumpiani senza scivolare nel protezionismo, legare gli ammortizzatori a percorsi formativi e di riqualificazione professionale, varare una legge che impedisca di delocalizzare dopo aver usufruito di fondi pubblici, elaborare un piano nazionale per la decarbonizzazione. Insomma, una strategia di sviluppo integrata, fondata su investimenti pubblici mirati, ricerca, digitalizzazione e politiche attive del lavoro.

Automotive

Per i lavoratori Stellantis il rientro in fabbrica dalla pausa estiva è stato amarissimo. Da lunedì 1° settembre è scattato il nuovo contratto di solidarietà della durata di un anno (scadrà il 30 agosto 2026) per i 1.823 addetti dello stabilimento di Termoli (Campobasso). Sempre da lunedì 1° settembre ha preso il via il medesimo ammortizzatore sociale, della durata di cinque mesi (fino al 31 gennaio 2026), per i 2.297 dell’impianto di Torino Mirafiori. Lunedì 8 settembre è iniziato il nuovo contratto di solidarietà della durata di un anno per i 3.750 lavoratori del sito di Pomigliano d’Arco (Napoli). Attualmente su 32.803 addetti (dati Fiom Cgil), ben 20.233 sono coinvolti da ammortizzatori sociali, pari al 61,6% del personale.

Emanato il 3 ottobre dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i 214 lavoratori della Maserati di Modena. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° ottobre, si concluderà il 31 gennaio 2026. I sindacati segnalano che nei primi nove mesi del 2025 sono state prodotte solo 75 auto, ossia il 65,9 per cento in meno dello stesso periodo dell’anno precedente (quando furono 220). Attualmente è in corso, da parte del gruppo Stellantis, il trasferimento a Modena dell’assemblaggio delle Maserati GranTurismo e GranCabrio.

Alla Comau di Grugliasco (Torino) prosegue la cassa integrazione fino al 31 dicembre: a essere coinvolti sono 114 lavoratori (55 operai e 59 impiegati e quadri) per tre giorni a settimana. In giugno e luglio Comau aveva già fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria per due giorni a settimana, i lavoratori coinvolti erano stati complessivamente 715. Fiom: “L’ulteriore cassa integrazione preoccupa tutti i lavoratori, in particolar modo l'area manufacturing, che nel corso degli anni è stata oggetto di pesanti e costanti trasformazioni e riduzioni di organico”.

Fine corsa per la Purem di Castellalto (Teramo). L’azienda produttrice di marmitte e sistemi di scarico per il settore automotive (principalmente Stellantis e Volkswagen), proprietà della multinazionale tedesca Eberspächer, il 10 giugno scorso aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per i suoi 47 dipendenti, giudicando la chiusura come “difficile ma inevitabile, e presa dopo aver valutato attentamente tutte le possibili alternative”. Tutti i lavoratori hanno accettato l’incentivo all’esodo, consistente in 16 mensilità, in cambio della firma di un atto di conciliazione.

Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale per i 239 lavoratori della Marelli Suspension Systems di San Nicola di Melfi (Potenza), attiva nella produzione di componenti per automotive e fornitrice diretta Stellantis. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 17 agosto, si concluderà il 15 agosto 2026. La misura segue l’esaurimento del contratto di solidarietà in vigore dal 7 ottobre 2024 al 16 agosto scorso.

Prorogati i contratti di solidarietà per i 444 dipendenti dello stabilimento Marelli Suspension Systems di Sulmona (L’Aquila). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 2 agosto, si concluderà il 1° agosto 2026: prevede la riduzione lavorativa del 45 per cento e il mantenimento del bagaglio contributivo. Resta la preoccupazione per i 147 esuberi previsti entro dicembre e, in generale, per le sorti dell’azienda, alle prese con un forte indebitamento e una nuova proprietà (Deutsche Bank e Svp).

Cassa integrazione alla Marelli Automotive Lighting di Tolmezzo (Udine), azienda italo-tedesca (gruppo Magneti Marelli) attiva nel settore dell'illuminazione per autoveicoli. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 22 settembre, si concluderà il 31 ottobre. A motivare la decisione, il calo di oltre il 30 per cento degli ordinativi da parte di Audi, principale cliente del sito. Sindacati: “Segnale evidente di una crisi di mercato che rischia di avere pesanti ripercussioni sui lavoratori”.

Prorogati i contratti di solidarietà alla Sodecia Automotive (ex F&B) di Raiano (L’Aquila), produttrice di componenti in ferro e alluminio per l’automotive e monocommittente Stellantis. L’ammortizzatore sociale (che segue diversi cicli di cassa integrazione ordinaria e un primo ciclo di contratti di solidarietà) coinvolge i 50 dipendenti: iniziato il 29 settembre, si concluderà il 28 marzo 2026. A motivare la decisione, la contrazione della domanda dovuta al calo di produzione della Stellantis Europe di Atessa (Chieti). Cgil: “Il rallentamento delle attività dell’ex Fiat ha un effetto domino sui fornitori, quindi ricadute dirette sulle realtà locali”. 

Cassa integrazione straordinaria per i circa 250 lavoratori della Speedline di Santa Maria di Sala (Venezia), storica azienda (fu fondata nel 1976) produttrice di cerchi in lega per l’automotive, dalla fine del 2024 in amministrazione straordinaria. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 18 ottobre, si concluderà il 17 ottobre 2026. La società è stata al centro di una complessa vicenda di acquisizioni e chiusure: ai primi di ottobre è stato siglato l’accordo transattivo tra il gruppo svizzero Ronal e l’azienda, che apre così la strada all’avvio della gara internazionale per il subentro di un nuovo investitore.

Emanato il 28 agosto dal ministero del Lavoro il decreto di proroga per un anno dei contratti di solidarietà (a rotazione) per i circa 80 lavoratori della Marangoni di Ferentino (Frosinone), azienda trentina attiva nella produzione di anelli per pneumatici ricoperti. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 19 luglio scorso, si concluderà il 18 luglio 2026.

Contratti di solidarietà per i 90 dipendenti degli stabilimenti Magna (meglio noti come “ex Olsa”) di Rivoli, Moncalieri e Santena (tutti in provincia di Torino), specializzati nella progettazione di sistemi di illuminazione interna ed esterna per l’automotive. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 30 giugno, si concluderà il 31 dicembre. L'azienda, acquisita nel 2018 dalla multinazionale canadese, ha deciso un piano di riduzione dei costi che contempla anche la riduzione dell’organico di 51 lavoratori del Centro Engineering.

Alla Piaggio di Pontedera (Pisa) si passa dalla cassa integrazione ai contratti di solidarietà. Il nuovo ammortizzatore sociale coinvolge tutti i circa 3 mila lavoratori: iniziato il 29 settembre, si concluderà il 28 febbraio 2026. Contratti di solidarietà, sempre per il medesimo periodo, anche negli impianti veneziani di Noale e Scorzè. La solidarietà sarà a rotazione, gli addetti si fermeranno a turno per circa due-tre giorni al mese. Sindacati: “La difficile congiuntura di mercato, aggravata dal contesto geopolitico internazionale instabile, ha reso necessario il ricorso allo strumento della solidarietà per affrontare l’attuale fase di calo produttivo”.

Contratti di solidarietà per i dipendenti della Proma di Mignano Monte Lungo (Caserta), azienda attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di componentistica per l’automotive. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 25 agosto, si concluderà il 24 gennaio 2026. L’azienda ha in vigore analoghe misure anche negli impianti di Umbertide (Perugia), dal 1° luglio al 31 dicembre, e di Melfi (Potenza), dal 1° luglio al 30 aprile 2026. A fine luglio il gruppo ha siglato un contratto di finanziamento per complessivi 270 milioni di euro, della durata di sette anni, volto a supportare l’implementazione del nuovo piano strategico.

Emanato il 6 agosto dal ministero del Lavoro il decreto di concessione di contratti di solidarietà per i 200 dipendenti della Primotecs (anche nota come “ex Teksid”) di Avigliana (Torino), azienda di componentistica per auto sia tradizionali sia elettriche, storica fornitrice di Stellantis ma ora più orientata al mercato tedesco. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° settembre, si concluderà il 31 gennaio 2026.

Emanato l’8 agosto dal ministero del Lavoro il decreto di proroga dei contratti di solidarietà per i dipendenti degli stabilimenti di Lanciano e Atessa (entrambi in provincia di Chieti) della Baomarc Automotive Solutions, azienda di componentistica per il settore automobilistico. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° agosto, si concluderà il 31 dicembre. Fiom: “A pagare il prezzo più alto sono ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori, vittime dirette delle ricadute della riorganizzazione dell’ex Sevel e, più in generale, delle scelte del gruppo Stellantis”.

Industria

Aumentano i numeri della cassa integrazione straordinaria in Acciaierie d’Italia (ex Ilva). Il ministero del Lavoro ha deciso di chiudere la procedura sull’ammortizzatore sociale dando facoltà all’azienda di proseguire unilateralmente: l’istanza è di 4.450 lavoratori in cigs. Forte la protesta di Fiom, Fim e Uilm, che il 16 ottobre scorso hanno dato vita a uno sciopero nazionale: “Il governo assuma la guida dell’ex Ilva con un forte intervento pubblico che guidi la transizione e il rilancio di un’azienda oramai al collasso”. 

Alcuni mesi di passione, poi l’accordo. La Peg Perego di Arcore (Monza e Brianza), storica azienda (fu fondata nel 1949) produttrice di passeggini, giocattoli e articoli per la prima infanzia, ha ritirato i 95 licenziamenti (su 236 addetti) annunciati in primavera e formalizzati all’inizio di giugno. L’intesa, raggiunta il 7 agosto, prevede un piano di uscite volontarie incentivate. Per tutti i dipendenti sono previsti ulteriori sei mesi di cassa integrazione straordinaria, iniziati il 1° ottobre (ossia alla scadenza della cigs precedente) per concludersi il 31 marzo 2026.

Proroga di un anno della cassa integrazione straordinaria alla Sirion di Asti, azienda attiva nel settore dell’illuminazione per il mercato automobilistico, specializzata nello stampaggio plastico a iniezione. Il prolungamento, che coinvolge 76 dei 96 lavoratori, si concluderà il 1° ottobre 2026. L’accordo tra azienda e sindacati prende atto della presenza di 29 esuberi, ma entrambe le parti si augurano una riduzione in virtù degli investimenti già realizzati. Sindacati: “Realizzati investimenti volti a consolidare la capacità produttiva e a garantire prospettive di sviluppo”.

Emanato il 22 ottobre dal ministero del Lavoro il decreto di proroga per un anno dei contratti di solidarietà per gli 82 lavoratori (quasi esclusivamente donne) della BiPres di Rocca San Casciano (Forlì), storica azienda attiva nel settore delle tecnologie meccaniche a servizio di impresa (come stampaggio a freddo di lamiere e lavorazioni acciai estetici). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° ottobre, si concluderà il 30 settembre 2026. La misura è dovuta a un calo di produzione, prevalentemente nel settore dello stampaggio.

Contratti di solidarietà per i circa 100 addetti della Fonderie Pisano di Fratta (Salerno), attiva nella produzione di tubi e raccordi in ghisa. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 9 settembre, si concluderà l’8 settembre 2026. L’azienda si trova da anni al centro di una complicata situazione ambientale, con un progetto di nuovo stabilimento che prevede la transizione dal carbone all’energia elettrica, da allocare però in un’area (sempre nel medesimo territorio) ancora da definire. 

Firmato il 7 luglio dal ministero del Lavoro il decreto che consente all’Inps di procedere al pagamento diretto della cassa integrazione ai 401 lavoratori (251 operai e 150 impiegati) dell’industria siderurgica Liberty Magona di Piombino (Livorno). L’ammortizzatore sociale (utilizzato a rotazione), iniziato retroattivamente il 4 luglio scorso, si concluderà il 3 luglio 2026. Lo stabilimento verrà ceduto: la proprietà Liberty Steel, con sede a Londra, lo ha infatti messo in vendita. Sindacati: “La crisi resta grave, ma s’intravede una possibile prospettiva di soluzione”.

Rinnovato per un anno il contratto di solidarietà nello stabilimento del colosso mondiale degli elettrodomestici Electrolux di Cerreto d'Esi (Ancona). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 20 ottobre, si concluderà il 19 ottobre 2026. Si lavora per turni di sei ore, garantendo quindi il congelamento dei 13 esuberi presenti (inizialmente erano 18, ma in cinque hanno optato per l’uscita incentivata). La decisione di sottoscrivere la proroga tra sindacati e multinazionale svedese si deve anche al fatto che i volumi di produzione, per il 2025, si prevedono in calo.

Ha chiuso definitivamente il 31 luglio l’azienda metalmeccanica Gtech-Cst (ex Sala Fratelli) di Barco di Bibbiano (Reggio Emilia), attiva nel settore della lavorazione dei metalli. La causa della cessazione è nell’interruzione anticipata del contratto di lavorazione con l’azienda Tecnogear, unico cliente e proprietario dello stabile e di buona parte dei macchinari utilizzati da G-tech. Fiom: “Per i 13 dipendenti non è stato possibile attivare ammortizzatori sociali adeguati. Facciamo un accorato appello agli imprenditori del comprensorio, oltre a quelli che già si sono mossi, affinché i lavoratori possano essere rioccupati nel più breve tempo possibile”. 

Emanato il 6 agosto dal ministero del Lavoro il decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività (con pagamento diretto Inps) in favore dei 67 dipendenti della ArcelorMittal di Luogosano (Avellino). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 14 luglio, si concluderà il 31 dicembre. Nel marzo scorso il colosso indiano della siderurgia aveva comunicato la chiusura dello stabilimento. Previste anche misure per favorire gli esodi incentivati. La società ha incaricato un advisor per vendere e reindustrializzare lo stabilimento.

Ha chiuso la Breton-Lapitec di Vedelago (Treviso), storica impresa produttrice di aggregati e pietra artificiale. L’accordo tra azienda e sindacati, raggiunto il 28 luglio, ha previsto il ricollocamento di 15 addetti nello stabilimento di Castello di Godego (Treviso) e 39 fuoriuscite volontarie incentivate, supportate dalle politiche attive regionali per agevolarne il reimpiego. Per i 16 lavoratori rimanenti è stata attivata la cassa integrazione straordinaria per cessazione: iniziata il 15 luglio scorso, si concluderà il 31 dicembre.

Prorogati i contratti di solidarietà per i 74 lavoratori del laminatoio Duferco Travi e Profilati di Giammoro (Messina) che ancora non sono stati reimpiegati. L’ammortizzatore sociale, iniziato l’11 agosto scorso, si concluderà il 9 agosto 2026. La società ha in corso un progetto di riconversione produttiva (finanziato con 21 milioni di euro e assistito da garanzia Sace Growth al 70%), che rientra nel processo di riqualificazione del polo siderurgico, portato avanti da Duferco con un investimento totale di 95 milioni di euro.

Ha chiuso definitivamente il 31 luglio la Nuova Lac di Santarcangelo di Romagna (Rimini), storica azienda (fondata nel 1962) attiva nel lavaggio e nel trattamento di tessuti per la moda. Per i 32 dipendenti è stata attivata la cassa integrazione straordinaria per cessazione fino al 31 dicembre (con possibilità di rinnovo fino al luglio 2026). Previsto anche un incentivo economico per chi riuscirà a ricollocarsi lavorativamente prima della fine dell’ammortizzatore sociale. 

Sono 70 i dipendenti che hanno finora aderito al piano di uscite volontarie incentivate (fino a un massimo di 90 mila euro secondo l'età anagrafica del lavoratore) della Beko Europe di Fabriano (Ancona): 31 addetti di staff (29 impiegati e due operai) e 39 operai. Gli esuberi dichiarati, secondo l'accordo sottoscritto tra istituzioni, sindacati e azienda di elettrodomestici, prevedono l’uscita di 64 operai e fino a 207 impiegati. Fiom: “Continua inesorabile lo svuotamento delle sedi impiegatizie, cui segue una continua perdita di volumi produttivi per la fabbrica”.

Emanato dal 26 settembre dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i 52 lavoratori dello stabilimento di Lacedonia (Avellino) della Società italiana gomma industriale Torino (Sigit). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 15 settembre scorso, si concluderà il 13 settembre 2026. L’azienda, attiva nella produzione di componenti e gomma per autoveicoli (soprattutto del gruppo Stellantis), ha attualmente in corso un progetto di riconversione industriale.

Siglato il 9 ottobre l’accordo quadro per la chiusura dei due stabilimenti Likum di Ponte di Piave e Oderzo (in provincia di Treviso), azienda progettista e produttrice di stampi per materie plastiche, recentemente venduta dal fondo tedesco Accursia Capital alla società rumena Fast Effectiv Solution 360. L’intesa prevede la cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2025 e incentivi all’esodo volontario per i 79 addetti. L’accordo prevede anche l’avvio, da parte della Regione Veneto, di un piano di politiche attive per favorire la ricollocazione del personale.

Emanato dal ministero del Lavoro il 1° ottobre il decreto di proroga dei contratti di solidarietà per i 500 dipendenti della Bondioli & Pavesi di Suzzara (Mantova), azienda produttrice di componenti per macchine agricole. L’ammortizzatore sociale, in vigore dal 24 settembre, si concluderà il 31 luglio. L’azienda, da tempo in difficoltà a causa della crisi del settore, aveva adottato dal marzo al settembre 2024 la cassa integrazione ordinaria, dal settembre 2024 al gennaio 2025 la cassa integrazione straordinaria e dal marzo al settembre 2025 i contratti di solidarietà.

Raggiunto l’accordo tra sindacati e Thermoplay di Pont-Saint-Martin (Aosta) sulla gestione degli esuberi. Ai primi di settembre l’azienda (di proprietà del fondo statunitense Apollo Global Management) produttrice di sistemi d'iniezione a canale caldo per lo stampaggio di materie plastiche aveva dichiarato 17 licenziamenti (su 202 lavoratori complessivi). L’intesa, firmata il 14 ottobre, prevede la riduzione degli esuberi a dieci, con la possibilità di far restare altri due lavoratori in azienda seppur demansionati e con salario ridotto. Agli impiegati licenziati andranno dalle cinque alle 24 mensilità (secondo l’anzianità aziendale).

Cassa integrazione straordinaria per i 541 lavoratori della Hp Composites di Ascoli Piceno, azienda (fondata nel 2010, possiede cinque stabilimenti) che produce e realizza componenti in fibra di carbonio per vari settori industriali. L’ammortizzatore sociale sarà utilizzato a rotazione: iniziato il 25 settembre, avrà la durata di un anno. L’intesa tra impresa e sindacati prevede l’anticipo, da parte aziendale, del trattamento di cigs in attesa del rimborso dell’Inps. Sindacati: “Restano forti timori per i livelli occupazionali. Sarà fondamentale vigilare affinché il percorso di ristrutturazione garantisca tutele e prospettive di rilancio”. 

Raggiunto l’accordo alla Ammann Italy di Bussolengo (Verona), azienda svizzera produttrice di macchine per l’edilizia. La vertenza era iniziata il 14 maggio con l’avvio della procedura per 64 esuberi, dovuta alla delocalizzazione della produzione in Turchia. L’intesa, non firmata dalla Fiom, prevede il licenziamento di 26 dipendenti e il riconoscimento di un incentivo economico. Fiom: “Invitiamo i lavoratori coinvolti ad agire per le vie legali, offrendo loro piena assistenza per l’impugnazione dei licenziamenti, in quanto riteniamo che questo accordo sia fortemente penalizzante”.

È iniziata il 1° ottobre, e durerà un anno, la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per i circa 100 dipendenti della Gaggio Tech di Gaggio Montano (Bologna), anche nota come ex Saga Coffee, azienda attiva nel settore della termoplastica e della lavorazione di lamiere. “Il progetto avviato nel 2022 non ha prodotto i risultati sperati”, spiegano Fiom Cgil e Fim Cisl: “I lavoratori si trovano nuovamente di fronte a un baratro: pur avendo reindustrializzato lo stabilimento, pur disponendo di presse, laboratori all’avanguardia e un mulino per il riciclo, sono coinvolti loro malgrado in una procedura di liquidazione”.

Accordo tra sindacati e azienda per la procedura di licenziamento alla Aquafil di Arco (Trento), storica impresa (fondata nel 1965) produttrice di nylon e fibre sintetiche, che il 10 settembre aveva annunciato il proprio riassetto, prevedendo circa 20-25 esuberi (su 503 lavoratori). L’intesa prevede il licenziamento di 21 lavoratori (non addetti alla produzione): di questi, 14 sono dipendenti che entro due anni raggiungeranno i requisiti per la pensione, mentre i restanti sono lavoratori che, per età e competenze, sono già pronti per la ricollocazione.

Prorogati i contratti di solidarietà negli stabilimenti Eurotech di Amaro (Udine) e Pergine Valsugana (Trento), multinazionale produttrice di soluzioni per l’internet of things. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° ottobre, si concluderà il 31 marzo 2026 (il precedente era dal 24 febbraio al 23 settembre scorso). A motivare la decisione, la riduzione del fatturato derivante dall’uscita graduale dal business storico negli Stati Uniti, il generale blocco degli investimenti in beni strumentali nell’automazione industriale e la crisi del settore automobilistico.

Tessile-abbigliamento

Proroga dei contratti di solidarietà per i 129 dipendenti di Lineapiù Italia di Prato e Campi Bisenzio (Firenze), azienda produttrice di filati per maglieria. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 2 settembre, si concluderà il 31 dicembre. La misura precedente, iniziata nel luglio 2024, faceva parte di un pacchetto comprendente anche la riduzione degli esuberi (da 30 a 15) annunciati dalla società a fine maggio 2024 a causa del calo produttivo e al contestuale aumento dei prezzi energetici. 

Emanato il 17 settembre dal ministero del Lavoro il decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria per crisi per cessazione per i lavoratori della Imprima di Bulgarograsso (Como), azienda attiva nel settore della stampa e del finissaggio tessile. L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps), iniziato il 15 luglio, si concluderà il 31 dicembre. Il gruppo sta attraversando un periodo di grande difficoltà, con i sindacati che hanno denunciato inadempienze sul piano retributivo e contributivo.

Approvato il 16 settembre dall’assemblea dei lavoratori l’accordo con l’azienda tessile Fulgar di Castel Goffredo (Mantova), che in luglio aveva aperto una procedura di licenziamento collettivo. L’intesa prevede la diminuzione degli esuberi da 62 a 48 unità (su 370 dipendenti), che verranno gestiti su base volontaria e con incentivi differenziati per anzianità e prossimità al pensionamento. Prolungate al 31 gennaio 2026 le finestre di adesione alle uscite. Attualmente 140 addetti sono in cassa integrazione straordinaria fino all’8 novembre.

Emanato il 22 ottobre dal ministero del Lavoro il decreto di proroga dei contratti di solidarietà per i 60 dipendenti (in gran parte donne) del Cotonificio Olcese Ferrari di Piancogno (Brescia). Il primo ammortizzatore sociale era scaduto a metà marzo, cui era seguita una prima proroga dal 3 aprile al 2 ottobre. La nuova proroga ha la durata di un anno, precisamente dal 29 settembre al 27 settembre 2026.

Accordo tra l’azienda di calzature Geox e i sindacati per la gestione di 130 esuberi (su 500 dipendenti della sede centrale di Montebelluna). L’intesa prevede incentivi all’esodo volontario, parametrati in base all'anzianità, che potrebbero arrivare a un’annualità di retribuzione. Chi sceglierà di uscire e ha più di 45 anni usufruirà di un percorso di outplacement curato da agenzie specializzate. Per gli altri sono previsto contratti di solidarietà (dal 13 ottobre al 12 aprile 2026) da modulare sulla base degli esodi che si riusciranno a raggiungere.

Edilizia, farmaceutica, ceramica, occhialeria, concia 

In agosto ha chiuso definitivamente la Intermarp di Granozzo (Novara), storica azienda (fondata nel 1960) produttrice di membrane in gomma per l’edilizia. I 15 dipendenti hanno percepito l’indennità di preavviso di conclusione del rapporto di lavoro, oltre ad avviare la Naspi con decorrenza a partire dal 25 agosto. Sindacati: “Nel 2023, in occasione dell’acquisto di Intermarp da parte del fondo Ibla Capital, erano stati fatti proclami in merito al rilancio dell’azienda. Nemmeno due anni dopo la realtà produttiva è stata lasciata morire per azzeramento degli ordini”. 

Chiusura dei reparti Chemistry e Biology e circa 80 ricercatori licenziati. Questa la decisione del fondo Pag di Hong Kong, proprietario del Nerviano Medical Sciences, polo d’eccellenza sulla ricerca oncologica pre-clinica sito alle porte di Milano. Sia nel primo incontro sia nel secondo incontro che si sono tenuti al ministero delle Imprese l’azienda ha ribadito di non voler sospendere la procedura di licenziamento in corso; il prossimo vertice è fissato per il 12 novembre. Filctem: “Questa vertenza ha un rilievo nazionale. Non riguarda solo il futuro di un gruppo di ricercatori, ma l’intero sistema della ricerca italiana, le politiche sanitarie e il benessere dei cittadini”.

Emanato il 17 settembre dal ministero del Lavoro il decreto di concessione del trattamento di cassa integrazione straordinaria in favore dei dipendenti della Saxa Gres di Anagni (Frosinone), azienda attiva nella ceramica green (da materiale riciclato) situata in un’area di “crisi industriale complessa”. L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps) interessa un numero massimo di 14 lavoratori: iniziato il 1° settembre, si concluderà il 31 agosto 2026.

Nuova cassa integrazione straordinaria per i 37 lavoratori della Cemitaly di Taranto (anche nota come “ex Cementir”). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 16 settembre, si concluderà il 15 settembre 2026. La vertenza del cementificio inizia nel 2014 e sono ormai cinque anni che le sue attività sono definitivamente cessate. Nel corso del tempo si sono susseguite ipotesi di riconversione dell’impianto, che però ancora non si sono realizzate. Fillea: “Il rinnovo della cassa integrazione è importante per la tutela del reddito dei lavoratori, ma è prioritaria la riqualificazione di quell’area, con il rilancio occupazionale e produttivo”. 

Quasi tre mesi di cassa integrazione per l’azienda di occhialeria Safilo di Padova. L’accordo, non firmato della Filctem Cgil, prevede l’ammortizzatore sociale per 238 dipendenti (su 700), di cui 186 operai e 52 tra impiegati e quadri: iniziato il 3 ottobre, si concluderà il 28 dicembre. Filctem: “L’azienda non è in crisi, nel primo semestre 2025 ha registrato un incremento significativo dell'utile netto e dei margini. Sono ormai cinque anni che Safilo, a fronte dei ciclici e fisiologici cali di volumi gestiti nel magazzino logistico di Padova, ricorre alla cig”.

Firmato il 30 settembre l’accordo quadro per la conceria Pegaso di Fucecchio (Firenze), che prima di Ferragosto aveva formalizzato la richiesta di liquidazione giudiziale. Per i 43 lavoratori il ministero del Lavoro ha emanato il decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria (per cessazione d’attività) dal 13 agosto al 31 dicembre, con disponibilità (se finanziata) all’eventuale proroga nel 2026. L’accordo quadro prevede anche l’attivazione di percorsi di ricollocazione in favore degli addetti coinvolti.

Nuova tornata di ammortizzatori sociali per i circa 120 dipendenti della Vetreria di Borgonovo di Borgonovo Val Tidone (Piacenza), storica azienda (fu fondata nel 1950) produttrice di vetri per uso casalingo. Il contratto di solidarietà, iniziato il 1° ottobre, si concluderà il 30 settembre 2026. Da tempo la società ricorre a periodi di ammortizzatori sociali a causa dell’impennata dei prezzi delle materie prime e del forte aumento dei costi di gas ed energia, l’ultimo dei quali (per la durata di quattro mesi) si era chiuso nel giugno scorso.

Cala il sipario sulla Il.Mas di Sutrio (Udine), azienda attiva nello stampaggio e nella produzione di materiali plastici e leghe metalliche. Il 22 ottobre il ministero del Lavoro ha autorizzato la cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività per i circa 50 dipendenti (in larga parte personale femminile): l’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° ottobre, si concluderà il 31 dicembre.

Logistica, pulimento, cartaria, commercio

Emanato il 6 agosto dal ministero del Lavoro il decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per i circa 150 dipendenti della cooperativa sociale Orso Blu di Valdengo (Biella), addetti ai servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci all’interno del Valdengo Digital Hub. L’ammortizzatore sociale (che segue una analoga misura scaduta a fine giugno), iniziato il 30 giugno, si concluderà il 28 giugno 2026. 

Emanato il 28 agosto dal ministero del Lavoro il decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività per i 36 lavoratori dell’azienda di logistica La Petroniana di di San Giovanni di Ostellato (Ferrara). Il licenziamento collettivo, arrivato via Pec il 24 aprile scorso, è dovuto alla perdita dell’appalto nel marzo scorso da parte della Vsg (anche nota come “ex Sirio”), multinazionale americana attiva nel settore della metalmeccanica, che ha internalizzato il servizio dato in precedenza alla Petroniana. L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps), iniziato il 5 maggio scorso, si concluderà il 21 dicembre.

Prorogati al 31 dicembre prossimo i contratti di solidarietà per i 117 lavoratori della Iscot Italia di San Nicola di Melfi (Potenza), azienda torinese che svolge attività di pulizie presso lo stabilimento Stellantis. Gli oneri a copertura per l’utilizzo della proroga corrispondono a circa 1.275.757,00 di euro, con una riduzione media dell’orario di lavoro per i lavoratori interessati pari all’80 per cento.

Nessuna proroga della cassa integrazione per i 49 addetti delle aziende di logistica Lgs e Las Automotive di San Nicola di Melfi (Potenza), che il 1° ottobre sono stati ufficialmente licenziati. La proposta di ulteriori tre mesi (ossia fino al 31 dicembre) di ammortizzatori sociali, formulata dalla Regione Basilicata, non è stata accolta dalle due società. I lavoratori erano in cassa integrazione a zero ore da marzo, ossia da quando la società aveva annunciato la cessazione dell’attività.

Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per gli 88 lavoratori della Fm Cartiere di Momo (Novara), storica azienda specializzata nella produzione di carta per alimenti. La cigs, iniziata il 1° ottobre, durerà un anno. A motivare l’ammortizzatore sociale, secondo l’azienda, sono le recenti difficoltà di mercato del settore. Slc-Uilcom: “L’azienda sta cercando un partner finanziario per riorganizzare la linea produttiva e lavorando per avere nuovi prodotti, ciò significa che s’intende uscire da questa situazione complicata e continuare a investire”.

Dopo anni di difficoltà, ha chiuso definitivamente il supermercato Crai “Le Coccinelle” di Osimo (Ancona), di proprietà della Amaco Retail. Per i 21 lavoratori (sette a tempo pieno e 14 part-time) il 15 settembre è scattata la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività, che si concluderà il 31 dicembre. Sindacati: “Ventuno famiglie sono oggi nell'incertezza totale, con la prospettiva di rimanere senza lavoro e senza reddito se non arriverà il rifinanziamento per il 2026”.