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Firmato il decreto che consente all’Inps di procedere al pagamento diretto della cassa integrazione ai 401 lavoratori (251 operai e 150 impiegati) dell’industria siderurgica Liberty Magona di Piombino (Livorno). L’ammortizzatore sociale (utilizzato a rotazione), iniziato retroattivamente il 4 luglio scorso, si concluderà il 3 luglio 2026.
Lo stabilimento si trova in un percorso di cessione: la proprietà Liberty Steel, con sede a Londra, lo ha infatti messo in vendita. Per oggi (martedì 30 settembre) è prevista una manifestazione dei lavoratori davanti al Comune di Piombino, con concentramento in piazza Cappelletti alle 15.
Sindacati: “S’intravede una possibile soluzione alla crisi”
"Le forti pressioni esercitate nei confronti delle istituzioni e della politica hanno prodotto un primo risultato concreto”, commentano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil Uil Livorno: “Una misura necessaria e urgente, considerando che i dipendenti attendono ancora il pagamento dello stipendio di agosto”.
Ora che c’è il decreto, proseguono le tre sigle, aspettiamo “con urgenza una convocazione da parte della direzione Inps, già richiesta da noi circa dieci giorni fa, per verificare le tempistiche necessarie all’anticipo della cigs e valutare anche possibili accordi con gli istituti bancari, così da dare un minimo di respiro immediato ai lavoratori”.
Fiom, Fim e Uilm attendono anche che “nei prossimi giorni venga depositata presso la Camera di commercio la procedura di composizione negoziata della crisi. Si tratterebbe di un passaggio preliminare e non vincolante, che potrebbe rappresentare l’avvio formale del lungo e complesso percorso verso la possibile cessione dello stabilimento Liberty Magona”.
In tal caso, la Camera di commercio “dovrebbe nominare un professionista incaricato di supervisionare i piani industriali, integrando quello di Liberty con quello di TranSteel”, che è l’investitore che ha confermato l’interesse a concludere positivamente l’acquisizione, anche attraverso un sostegno temporaneo alla produzione e alle forniture.
Per le organizzazioni sindacali “è bene sottolineare che la composizione negoziata della crisi, qualora venisse effettivamente presentata, non rappresenterebbe comunque un accordo vincolante: solo la conclusione con la firma notarile potrà definire il passaggio effettivo. Se, da un lato, riterremmo positivo il rispetto dell’impegno di presentarla, dall’altro ribadiamo che la priorità resta il pagamento delle spettanze pregresse e attuali”.
Fiom, Fim e Uilm così concludono: “Prima di costruire un percorso per il futuro è indispensabile avere certezze su come gestire il presente e sulle spese che i lavoratori non sanno più come sostenere. La crisi di Liberty Magona resta grave, ma con questi primi passaggi - la cig in pagamento diretto da parte dell’Inps e, ci auguriamo, l’avvio della composizione negoziata della crisi - si intravede una possibile prospettiva di soluzione”.