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“Dopo le numerose richieste di rinvio della discussione sulla cassa integrazione per mettere nelle condizioni sindacati e lavoratori di avere gli elementi necessari, il ministero del Lavoro decide di chiudere la procedura dando facoltà all’azienda di proseguire unilateralmente”. A dirlo sono i segretari generali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil (Michele De Palma, Ferdinando Uliano e Rocco Palombella), ritenendo “inaccettabile questa azione inedita e gravissima del ministero”.
Tutto questo, proseguono, alla luce “anche dell’esito disastroso del bando di gara che ha certificato l’assenza di soggetti industriali interessati all’intero gruppo. È per questo che fin da ora viene proclamato lo stato di mobilitazione permanente e verranno indette assemblee in tutti gli stabilimenti, anche con l’utilizzo dello sciopero”.
De Palma, Uliano e Palombella auspicano che ora “il governo decida di assumersi le proprie responsabilità, anche attraverso l'intervento pubblico, e riapra il confronto a Palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali. La situazione sta precipitando in maniera drammatica. Le lavoratrici e i lavoratori degli stabilimenti ex Ilva hanno lottato per il rilancio di questa azienda e saranno pronti alla mobilitazione finché non avremo risposte sul futuro dell’ex Ilva”.