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Proroga di un anno della cassa integrazione straordinaria alla Sirion di Asti, azienda attiva nel settore dell’illuminazione per il mercato automobilistico, specializzata nello stampaggio plastico a iniezione. Il prolungamento, che coinvolge 76 dei 96 lavoratori, si concluderà il 1° ottobre 2026. L’accordo tra azienda e sindacati prende atto della presenza di 29 esuberi, ma entrambe le parti si augurano una riduzione in virtù degli investimenti già realizzati.
Sindacati: “Realizzati investimenti per sviluppo futuro”
“L’ammortizzatore sociale adottato – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil astigiane – è la cassa integrazione straordinaria per rilevanza strategica, riconosciuta come strumento eccezionale per le imprese che operano in settori o territori di particolare importanza, finalizzato a garantire un sostegno temporaneo all’occupazione in vista del rilancio produttivo”.
Uno strumento, proseguono i sindacati, che “consente, entro limiti e condizioni definite dalle normative nazionali, di prorogare la cassa straordinaria anche oltre i termini ordinari per quegli stabilimenti che rivestono un ruolo strategico nel tessuto industriale regionale”.
Nell’incontro di martedì 30 settembre, che si è tenuto in modalità telematica presso il ministero del Lavoro, sono stati rimarcati “i significativi investimenti in impianti e attrezzature realizzati dall’imprenditore negli ultimi due anni, volti a consolidare la capacità produttiva e a garantire prospettive di sviluppo futuro”.
Le tre sigle rilevano, però, che “l’azienda sta vivendo una fase di difficoltà finanziaria dovuta al contesto di mercato sfavorevole, che ha già avuto ricadute sul fatturato e di conseguenza sulla liquidità, rendendo complicata l’erogazione puntuale delle retribuzioni nei mesi scorsi. Di conseguenza la Sirion ha chiesto il pagamento diretto del trattamento di cassa integrazione, quale strumento per una riduzione degli oneri finanziari da sostenere mensilmente, così da garantire la puntualità nell’erogazione dei prossimi stipendi”.
A questa situazione, sottolineano i sindacati, si aggiunge “la crisi del cliente Magneti Marelli, oggi in procedura fallimentare, i cui pesanti ritardi nei pagamenti aggravano ulteriormente le tensioni finanziarie dell’impresa. Per questo motivo pensiamo vadano individuate soluzioni a breve termine per garantire la regolarità del pagamento delle retribuzioni e la continuità operativa, salvaguardando così le famiglie dei lavoratori”.
I sindacati, in conclusione, ritengono “indispensabile che l’azienda, con il supporto delle istituzioni e del sistema creditizio, possa accedere rapidamente agli strumenti di sostegno alla liquidità, in attesa che vengano superate le criticità legate al calo di fatturato e al default finanziario di alcuni clienti”.