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Ferragosto amarissimo per i 43 lavoratori della Pegaso di Fucecchio (Firenze). A poche ore dalla giornata festiva era arrivata la notizia che la storica conceria del distretto di Santa Croce sull’Arno (sita nella frazione di Ponte a Cappiano) aveva formalizzato la richiesta di liquidazione giudiziale. Una decisione drastica, che segnala le grandi difficoltà che sta attraversando il settore della moda.
E c’è di più: nonostante la busta paga fosse stata consegnata, il bonifico in banca non è arrivato. Lavoratori e lavoratrici, dunque, sono rimasti senza stipendio e con un futuro del tutto incerto. Le attività si sono chiuse il 22 luglio scorso e dovevano ricominciare (dopo un periodo di permessi, ferie e cassa integrazione) il 31 agosto, ma ora non vi è più alcuna certezza.
Filctem Cgil: “Non lasceremo sole 43 famiglie”
“Occorre attendere che il tribunale nomini la figura che gestirà l’azienda, ma non sappiamo se ci sarà o meno la continuità produttiva, dipenderà dai numeri degli ordinativi”, commenta alla stampa locale Andrea Simone (Filctem Cgil Firenze), rimarcando di aver intanto richiesto la convocazione dell’Unità di crisi della Regione Toscana, richiesta che è stata subito accolta dall’assessora al Lavoro Alessandra Nardini.
L’esponente sindacale sottolinea che la decisione “non è stata un fulmine a ciel sereno, la situazione di difficoltà della Pegaso era conosciuta. Ci spiace però averlo saputo dagli operai e non dall’azienda. Quanto sta accadendo è anche l’ennesimo segnale del momento molto complicato che sta vivendo il settore nel nostro territorio. Ora il nostro impegno è orientato a non lasciare sole queste 43 famiglie, per di più senza uno stipendio”.
Regione Toscana: “Il governo affronti la crisi del settore”
“Siamo di fronte a una situazione che ci preoccupa, sia per le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie sia per il territorio”, commenta l’assessora al Lavoro Alessandra Nardini: “Purtroppo non è la prima azienda del settore della moda che versa in grande difficoltà in questo periodo”.
L’assessora sottolinea che da oltre un anno “chiediamo al governo di collaborare, mettendo in campo strumenti adeguati alla grave crisi che sta attraversando il comparto. In questo caso, inoltre, va anche segnalato lo scarso rispetto dimostrato dall’azienda verso i sindacati, che non sono stati avvisati di queste difficoltà. Come sempre, faremo tutto il possibile per salvare i posti di lavoro e garantire la continuità produttiva”.