“Siamo alla conclusione di un triste percorso, l’obiettivo unanime resta quello di non perdere posti di lavoro ma di ricollocare i lavoratori». Questa la valutazione della Fiom Cgil Treviso riguardo la vertenza della Breton-Lapitec di Vedelago, storica impresa produttrice di aggregati e pietra artificiale composita.

Al tavolo di crisi regionale, che si è tenuto lunedì 28 luglio, l’azienda (fondata nel 1963) ha confermato la chiusura definitiva dello stabilimento, come già annunciato lo scorso marzo. Alla riunione, convocata dall’assessora regionale al Lavoro Mantovan, hanno partecipato la Direzione Lavoro regionale, i vertici aziendali, Confindustria Veneto Est, la Fiom Cgil e il Comune di Vedelago.

La trattativa ha consentito di gestire le prospettive occupazionali dei 70 lavoratori, scongiurando l’ipotesi di licenziamenti unilaterali. L’accordo prevede il ricollocamento di 15 lavoratori nello stabilimento Breton di Castello di Godego (Treviso), nonché 39 fuoriuscite volontarie incentivate, supportate dalle politiche attive regionali per agevolarne il reimpiego presso altre aziende del territorio. Per i 16 lavoratori rimanenti sarà attivato un ammortizzatore sociale fino alla fine dell’anno.

In riferimento alle prospettive di riavvio dell’attività dello stabilimento di Vedelago, l’assessora Mantovan ha dichiarato di “aver appreso dalla società che sono già in corso interlocuzioni per assicurare la cessione a soggetti terzi e la conseguente reindustrializzazione da attuarsi anche mediante una riconversione delle produzioni”.

Fiom: “Auspichiamo il riavvio dell’attività produttiva”

La categoria Cgil evidenzia quanto tutto il possibile sia stato fatto per calmierare le conseguenze della crisi aziendale e non scaricarle sui lavoratori, garantendo ammortizzatori sociali, fuoriuscite incentivate e la ricollocazione.

“Siamo e saremo attenti - afferma Massimo Baggio (Fiom Cgil Treviso) - a monitorare il rispetto delle garanzie fornite e degli accordi presi a tutela del reddito e nel continuare a operare, congiuntamente alle istituzioni, per assicurare il ricollocamento lavorativo di tutti i dipendenti dello stabilimento di Vedelago”.

“Con senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte - aggiunge il segretario generale Fiom Cgil Treviso Manuel Moretto - perseguiamo l’obiettivo di dare le necessarie tutele e garantire il posto di lavoro. Auspichiamo una prospettiva di riavvio dell’attività produttiva per lo stabilimento, che potrebbe generare nuova occupazione e limitare la depressione industriale che sta insistendo sul territorio castellano”.