È stata bloccata la procedura di licenziamento che aveva messo a rischio chimici e biologi di Nerviano Medical Sciences, l’eccellenza italiana della ricerca oncologica farmaceutica. A dare la notizia, al termine dell’incontro con l’attuale proprietà nel Parlamentino del ministero delle Imprese e del made in Italy, è il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli. “Si tratta di una notizia positiva – dichiara ai microfoni di Collettiva –. Nei prossimi giorni la Regione Lombardia formalizzerà la cessazione della procedura e definirà le modalità della cassa integrazione, pensata come ponte per accompagnare la reindustrializzazione del sito”.
Le parole dei sindacati e l’apertura con il Mimit
I sindacati parlano di una fase nuova, ma non semplice. Chiedono che al Mimit il tavolo resti aperto e che il ministero continui a monitorare passo dopo passo il progetto. La certezza, al momento, è che lavoratrici e lavoratori non saranno più oggetto di alcun licenziamento – anche se l’azienda ha paventato sei esuberi sui quali si aprirà in seguito una discussione – un risultato definito comunque di grande valore dopo mesi di tensioni e appelli pubblici.
L’interesse del nuovo soggetto industriale
A cambiare il quadro è soprattutto l’interesse di un gruppo industriale quotato in borsa, intenzionato ad acquisire le attività di Nms. Falcinelli spiega che le procedure sono già state avviate e che l’interlocuzione con la proprietà dovrà chiarire se si arriverà davvero a un accordo definitivo. Per il leader della federazione dei chimici Cgil è una questione strategica: l’attività di ricerca di Nerviano resta fondamentale per il Paese e un nuovo soggetto industriale potrebbe garantirne il rilancio.
Sei mesi per chiudere la vertenza
Per i sindacati l’obiettivo è chiaro: arrivare entro sei mesi alla conclusione positiva della vertenza. Il futuro del principale centro di ricerca oncologica del Paese dipende da questo passaggio. Dopo lo stop ai licenziamenti, ora la partita si gioca tutta sul progetto industriale e sulla capacità del sistema istituzionale di sostenerlo senza perdere altro tempo.


























