La povertà non l’hanno ancora abolita, come annunciava festante Di Maio dal famoso balcone, ma ci stanno lavorando alacremente. Anzi, questo governo vuol fare di meglio: abolire direttamente i poveri. Eliminarli dallo Stivale terracqueo.

Ce la stanno mettendo tutta. Hanno cancellato il reddito di cittadinanza, smantellato i servizi sociali, demolito il servizio sanitario nazionale, sbertucciato il salario minimo, azzerato perfino i fondi per gli affitti e per la morosità incolpevole.

Ma niente, questi indigenti - e pure ingrati - restano attaccati alla canna del gas, arrancano fino alla seconda settimana ma non schiattano. Anzi, quel poco fiato che gli rimane lo usano per alzare la voce e lamentarsi.

Una zavorra insopportabile per un Paese campione del mondo di polvere sotto il tappeto. L’occupazione sale, l’economia schizza, i ristoranti sono pieni, i neri hanno il ritmo nel sangue. E la povertà? Non pervenuta.