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Lo scorso 2 agosto il ministro della Cultura Alessandro Giuli si è recato in Puglia, per fare visita al Parco Archeologico di Canne della Battaglia. In quella occasione la Fp Cgil gli ha inviato una richiesta formale di incontro, accompagnata da una lettera aperta che denuncia il grave stato di crisi dei luoghi della cultura in regione.
Una situazione drammatica
“La situazione è drammatica – dichiara Matteo Scagliarini, coordinatore Fp Cgil Mic Puglia – il personale è ampiamente sottodimensionato, molti siti sono costretti a chiudere nei giorni festivi e in alcuni casi neppure i turni feriali sono più garantiti”. Proprio questa è la condizione del parco archeologico e Antiquarium di Canne della Battaglia che ha ospitato il ministro, con un importante impegno di spesa per la ricorrenza del 2 agosto, come segnalato dall’organizzazione sindacale. Anche il sistema di tutela dei beni culturali e paesaggistici è messo in sofferenza dalla riforma.
L’allarme della Fp Cgil
“Senza interventi urgenti, il patrimonio culturale pugliese è a rischio” prosegue Scagliarini, facendo eco a quanto già denunciato dalla Fp Cgil anche al livello nazionale. “Chiediamo al Ministro un incontro diretto – aggiunge Dario Capozzi Orsini, segretario Fp Puglia – perché i lavoratori non possono più sopportare il peso di una riorganizzazione caotica, senza risorse né personale. Serve una visione politica e un cambio di passo concreto.”
I nodi principali:
Sotto-organico cronico: presso la Direzione Regionale Musei Nazionali Puglia su 110 unità previste, solo 91 sono in servizio. Chiusure programmate in molti siti, anche a Canne della Battaglia. Così pure le soprintendenze. Direzioni vacanti e gestione paralizzata da anni, con organigrammi bloccati.
Riforme incomplete: nuovi istituti autonomi privi di statuto e strumenti operativi, mentre le soprintendenze restano nella confusione a causa della riforma che non decolla.
Archivi e biblioteche abbandonati: carenza di professionalità tecnico-scientifiche quali bibliotecari e archivisti. In alcune situazioni la logistica inadeguata mette a rischio la conservazione dei fondi documentali.