Prime pagine

“Pensioni, scivolo anti licenziamenti” è l’apertura de Il Sole 24 ore che in taglio basso sceglie ancora l’economia: “Riforma fondo salva stati, confronto ad alto rischio per il governo alle Camere”. “Quarantena per chi a Natale rientra dall’estero” la scelta del Corriere della Sera mentre La Repubblica opta per l’economia “Mes, trappola per il premier”. Maradona è il protagonista della foto notizia sia de Il Messaggero che de Il Manifesto, il primo, poi, titola “Natale, quarantena per chi torna dall’estero”. La Stampa torna sulle decisioni in arrivo per il periodo delle feste “Covid, Conte non cede coprifuoco alle 21 a Natale e Capodanno” e il Fatto Quotidiano si interroga: “I vaccini ci salavano solo dai sintomi”.

Le interviste

Federico Rampini pubblica su La Repubblica una lunga conversazione con l’economista Branko Milanovic mettendo a confronto i due modelli di capitalismo che governano il mondo, quello occidentale e quello cinese: vince il modello asiatico ma, afferma lo studioso: “Il ruolo dello stato è tornata al centro della discussione politica. Quando ci sono circostante straordinarie, quando devi avere ospedali capaci di ricevere un numero sufficiente di pazienti, devi incrementare il ruolo dello stato rispetto a quando si guardava solo alla massimizzazione del profitto”. Rispondendo poi ad una domanda sulle diseguaglianze, l’economista aggiunge: “Se si guarda alle forze sistemiche che incrementano le diseguaglianze nelle società capitalistiche, queste portano alla creazione di una classe superiore molto istruita e che tende a trasmettere i propri vantaggi ai figli. Attraverso l’eredità finanziaria; attraverso un alto livello di istruzione; attraverso la rete delle relazioni sociali. Il pericolo è di creare una classe superiore permanente come una nuova aristocrazia. Bisogna rompere queste diverse catene di trasmissione, in modi diversi. Il primo è la tassazione dell’eredità, rompendo la trasmissione finanziaria. Poi si deve rompere la parte educativa enfatizzando l’istruzione pubblica”.

Sempre sul quotidiano romano, Anais Ginori intervista il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire ragionando di pandemia, Recovery Fun e Mes: “È essenziale che la riforma del Mes sia definitivamente adottata e ratificata – dice il ministro – Credo che la situazione sanitaria migliorerà dal punto di vista sanitario ed economico ma la nostra responsabilità è anche anticipare nuovi choc”. La riforma del fondo salva-stati, su cui l’Italia aveva messo un veto, rappresenta secondo La Maire una sorta di “polizza vita” e una ulteriore rete di sicurezza per il settore bancario e quindi per tutti i risparmiatori europei”. Il ministro francese sottolinea, inoltre, lo sforzo che si sta facendo e occorre fare, per superare i veti di Poloni e Ungheria sul Recovery Fund.

Editoriali e commenti

Il ministro della Salute Roberto Speranza firma una lettera pubblicata da La Repubblica: “C’è una lezione che arriva da questi mesi di lotta alla pandemia – afferma – la nuova centralità dei beni pubblici fondamentali”. E più avanti aggiunge: “È indispensabile un diverso rapporto tra istituzioni e mercato per coniugare sviluppo e giustizia sociale, ridurre le diseguaglianze, garantire diritti, a partire da quelli del lavoro, superare forme di precariato inaccettabili. Dentro questo disegno si colloca una nuova idea democratica dell’Europa”.

Alessandro Zaccuri lancia un appello dalle colonne dell’Avvenire: Decidere si decide poco o comunque non abbastanza, ma se non altro di scuola in questi giorni si parla, e si parla anche molto. Sull’Università, invece, sembra che nessuno abbia niente da dire. (….) In Italia, per fortuna, da tempo l’accesso all’Università non è più un privilegio. Riguarda tutti, è per il bene di tutti. Tutti dovrebbero prendersene cura ed essere un po’in pensiero per la sua sorte. Se non altro potrebbero parlarne di più”.

Giusto ieri Collettiva ha trasmesso in diretta streaming una iniziativa organizzata dalla Slc Cgil sull’Università. Tra gli ospiti, oltre a Francesco Sinopoli, segretario generale della categoria, anche il ministro dell’Università Manfredi e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Qui il resoconto dell’incontro

Interessante riflessione dell’economista Emanuele Felice a pag. 12 di Domani, l’autore analizzando il voto presidenziale Usa e quello inglese sulla Brexit, ragiona sul fatto che “la città non basta più come base per la democrazia” e in conclusione afferma: “Sanare la frattura economica vuol dire tornare a fare politiche redistributive a favore delle aree svantaggiate, per intervenire là dove non conviene al mercato riattivare l’ascensore sociale. Se saprà ricomporre la frattura tra le città e le aree interne, che è poi la frattura tra i vincenti e i perdenti della globalizzazione, la democrazia ritroverà anche i suoi valori. E l’occidente la sua forza”. Sempre su Domani, il direttore Stefano Feltri analizza la legge di bilancio e afferma: “Troppo potere e poche idee sui fondi Ue: i veri numeri”.

Infine su La Stampa, Luigi Manconi torna a sollecitare una diversa attenzione e una diversa strategia dell’Italia per Zaky lo studente dell’Università di Bologna incarcerato in Egitto. (pag.18)

Economia e lavoro

Marco Togna su Colletiva.it dà conto della conferenza stampa dei sindacati metalmeccanici alla vigilia dell’annunciato ingresso di Invitalia nel capitale sociale a fianco di ArcelorMittal. Molti gli articoli sui quotidiani oggi in edicola che parlano dell’accordo. Ne scrivono Paolo Bricco e Domenico Palmiotti a pag. 15 de Il Sole 24 ore; Giusy Francese a pag.19 de Il Messaggero; Massimo Franchi a pag. 10 de Il Manifesto che pone l’accento sulle richieste di Fiom Fim e Uilm: Vogliamo una trattativa vera. Se entra lo Stato niente esuberi”. Ancora è possibile leggere Gilda Ferrari su il Secolo XIX e Mimmo Mazza su La Gazzetta del Mezzogiorno.

Conquiste del lavoro torna a dar voce alla vicenda della mancata nomina del commissario alla sanità per la Calabria, oggi Cgil Cisl Uil saranno in presidio a Catanzaro di fronte alla cittadella regionale.

“Erano stati presentati come la soluzione a tutti i mali del complicato mondo del lavoro italiano. Era stata promessa loro la stabilizzazione. Ma al di là degli annunci, le carte dicono che per il momento per i navigator sembra profilarsi una fine triste e anche un po’ solitaria. Una beffa per i 2.700 tutor assunti per due anni con il compito di aiutare chi prende il reddito di cittadinanza a trovare un lavoro”. Questo l’incipit dell’articolo a firma Lorenzo Salvia (pag.19) del Corriere della Sera che racconta dell’ennesimo paradosso italiano.

Claudio Tucci a pag. 3 de il Sole 24 ore da conto di una ipotesi allo studio del governo di utilizzare la norma che sperimenta il contratto di espansione per ipotizzare l’utilizzo delle pensioni come scivolo anti licenziamenti.

Molto spazio dedica Il Sole 24 ore ad analizzare alcuni aspetti della manovra all’attenzione delle Camere. A pag. 2 del quotidiano di Confindustria Marco Mobili e Giovanni Parente, delineano la mappa dei contribuenti che saranno interessati dalla pace fiscale, e sempre a pag.2 analisi degli effetti del primo Decreto Ristori.

Interessante corrispondenza da Bruxelles di Alberto D’Argenio, pag.31 de La Repubblica, sull’arrivo della direttiva sui servizi digitali: “L’Europa è pronta a smembrare i colossi del web che non rispetteranno le nuove regole sul digitale”. E quali saranno le regole a cui le multinazionali dovranno sottostare per evitare sanzioni: “Le aziende digitali saranno costrette ad aprire i loro algoritmi, a rendere trasparente il mercato pubblicitario e a condividere parte dei dati raccolti in rete ai rivali, proprio per evitare un abuso di posizioni dominanti. Inoltre dovranno contrastare l’incitamento all’odio, alla violenza e alla contraffazione”.

Infine ieri a Roma è stato sgombrato il Cinema Palazzo, spazio sociale e culturale occupato dal 2011. Ne parlano solo Il Manifesto con Giansandro Merli a pag. 9 e Collettiva.it

Da segnalare molti articoli di cronaca legati alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ieri si sono dovuti registrare altri due femminicidi, uno in Calabria l’altro in Veneto. Molti, ovviamente, gli articoli sulla pandemia e l’emergenza sanitaria. La curva dei contagi scende, la conta dei morti è purtroppo sempre alta, cosa succederà a Natale.

In apertura su Collettiva.it la nuova puntata del viaggio nelle Regioni della Sanità

La fatica e l'impegno
Tra improvvisazione e disorganizzazione
Un film già visto
La solitudine della cura di Patrizia Fistesmaire
Troppe pandemie da contrastare di Gavino Macciocco

Aperta, anche sui giornali la discussione sul rientro o meno e quando dei ragazzi e delle ragazze nelle aule scolastiche. L’associazione dei presidi del Lazio denuncia che poco è stato fatto per i trasporti. Segnaliamo il commento di Gianna Fragonara a pag. 16 del Corriere della Sera: “Perché la riapertura – seppur graduale – delle scuole superiori non sia soltanto uno slogan buono per farsi applaudire dai social, non è sufficiente che il nuovo Dpcm indichi la data in cui i primi pochi fortunati studenti potranno rimettere piede nelle loro aule. Servirebbe che il governo decidesse cosa intende fare nei prossimi mesi e, cioè, se le scuole e gli adolescenti restano dei sorvegliati speciali come lo sono i ristoranti, i negozi e i campi da sci o se invece, una volta riaperte, le scuole non richiuderanno fino alla fine dell’anno scolastico”.

L'Agenda degli appuntamenti
Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.