“Resistenza e resilienza” sono le due parole chiave che faranno da titolo alla terza edizione della Settimana dei Diritti Umani. Dal 2023, Rovigo ospita il festival promosso da Voci per la Libertà, in concomitanza con l’appuntamento conclusivo di Una canzone per Amnesty, che da 28 anni premia le più belle canzoni sui diritti umani.

Il premio a Dargen D’Amico

Quest’anno il riconoscimento è andato a Dargen D’Amico per Onda alta, che affronta il dramma delle migrazioni via mare, dando voce a chi si trova costretto a lasciare la propria terra e affrontare viaggi pericolosi e disperati per raggiungere l’Europa. “Il brano racconta, in maniera suggestiva ed emozionante, i viaggi che tante persone sono costrette a intraprendere per raggiungere luoghi sicuri – ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia -. In un momento storico in cui si invocano e praticano le chiusure delle frontiere e si mettono a rischio vite umane rimandandole in paesi assai poco sicuri, Onda alta rimette al centro l’essere umano e i pericoli che è costretto a correre chi non ha più quasi nulla da perdere, perché quasi tutto ha già perso”. 

Il festival “Voci per la Libertà”

Il musicista verrà premiato a conclusione della settimana, che sarà dedicata ai tre giorni del festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty. Concerti, ospiti, testimonianze e l’esibizione dei finalisti nella sezione Emergenti. Quest’anno l’evento è ancora più importante, perché rientra nel calendario delle attività per i 50 anni di impegno di Amnesty International. “Resistenza e resilienza” saranno il filo conduttore di dibattiti, mostre, proiezioni e spettacoli, con particolare attenzione al diritto alla protesta pacifica e alla libertà d’informazione, in un momento storico in cui entrambe, anche nei paesi occidentali, sembrano essere messe in discussione e minacciate da spinte reazionarie.

La libertà d’informazione al centro

“Una manifestazione che ogni anno diventa sempre più necessaria - commenta il direttore artistico Michele Lionello - soprattutto in un tempo segnato da guerre, emergenze ambientali, repressioni delle libertà civili e attacchi all’informazione libera. Quest’anno poniamo l’accento sul coraggio di chi resiste e sulla forza di chi ogni giorno, con determinazione, costruisce comunità più inclusive”. La manifestazione animerà, dal 14 al 20 luglio, alcuni luoghi simbolo della città di Rovigo: la Sala della Gran Guardia, i Giardini delle Due Torri, la Pescheria Nuova, Piazza Vittorio Emanuele II, che sarà come di consueto il palcoscenico di Voci per la Libertà.

I protagonisti e gli eventi

Il festival nasce dalla collaborazione tra associazioni, realtà culturali e volontari del territorio, con il sostegno di enti locali, organizzazioni sindacali confederali, cooperative sociali e partner nazionali. Tanti saranno i protagonisti del mondo della cultura, dello spettacolo e della società presenti durante la settimana. Tra gli artisti Paolo Jannacci, Martina Attili, Statuto, Yvonne Sciò, Federica Sabatini, Antonio De Matteo, Daniele Fabbri. Quest’ultimo sarà tra gli ospiti, il 15 luglio, del dibattito “Libertà sotto assedio: tra censura e repressione del dissenso”, con la giornalista Elisa Barion, su come l’arte e l’attivismo rispondano alla censura. Da segnalare, lunedì 14 luglio, la proiezione del film Womeness, con la regista Yvonne Sciò, sul ruolo delle donne nella società contemporanea. Mentre mercoledì 16 luglio si terrà il concerto spettacolo “Era bello il mio ragazzo. Musica e parole di vita e lavoro”, con Daniele Labelli (pianoforte), Silvia Smaniotto (voce) e Marco Cargnelli (attore).

Le mostre

Tre le mostre molto interessanti e visitabili per l’intera settimana. Breaking Free, installazione che attraverso l’uso di fotografie e racconti si concentrerà su storie di bambini nati da stupri di guerra e sulle loro madri, evidenziando le difficoltà e la resilienza di queste famiglie. La lotta, il coraggio e l’amore, mostra fotografica che Amnesty International Italia e il fotografo Antonio De Matteo hanno realizzato dedicandola alle vittime e ai sopravvissuti alla violenza di Stato. Infine, la collettiva fotografica I Grant You Refuge, che documenta la vita quotidiana e la resilienza della popolazione civile a Gaza, in Palestina. Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso libero.

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