I numeri sono chiari: la produzione è in calo ininterrotto da quasi tre anni, i primi nove mesi del 2025 registrano un -0,9 per cento in termini annui (dati Confindustria). Una crisi che non risparmia alcun settore: non un semplice ciclo negativo, ma il risultato dell’assenza strutturale di politica industriale, cui la finanziaria che il governo si appresta a varare non sa porre rimedio.

“La legge di bilancio – spiega il segretario confederale Cgil Luigi Giove –ignora la caduta libera della produzione industriale, l’automotive in ritirata, l’acciaio in crisi permanente, la scomparsa dal perimetro produttivo nazionale della chimica di base e le tante crisi delle aree industriali del Mezzogiorno”.

Con lo sciopero generale del 12 dicembre la Cgil ha evidenziato la necessità di "vere politiche industriali per i settori manifatturieri e i servizi, per innovare il nostro sistema produttivo, governare la transizione ambientale e digitale, difendere l’occupazione, qualificare la formazione e creare nuovo lavoro stabile e di qualità”.

La Confederazione ha evidenziato che “si accelera un processo di deindustrializzazione che prosegue da tre anni. Ma il governo non mette in campo alcuna politica industriale in grado di invertire il declino e affrontare la sfida della conversione tecnologica, energetica ed ecologica del nostro sistema produttivo”.

Automotive

Cassa integrazione straordinaria per i 366 lavoratori della Cooper Standard Automotive Italy di Battipaglia (Salerno, azienda produttrice di componenti in gomma per il settore automobilistico. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 10 ottobre, si concluderà il 9 ottobre 2026. La cigs scongiura la chiusura dello stabilimento, con il conseguente licenziamento collettivo. Nell’intesa siglata al Mimit il 9 ottobre l’azienda si è impegnata a individuare, attraverso un advisor, soggetti industriali interessati a garantire la continuità produttiva e occupazionale. 

IMAGOECONOMICA
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Emanato il 31 ottobre dal ministero del Lavoro il decreto di proroga dei contratti di solidarietà per i 3.750 lavoratori del sito di Pomigliano d’Arco (Napoli) della casa automobilistica Stellantis Europe. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 28 agosto, si concluderà il 27 agosto 2026. Attualmente su 32.803 addetti (dati Fiom Cgil), ben 20.233 sono coinvolti da ammortizzatori sociali, pari al 61,6% del personale.

Emanato il 12 novembre dal ministero del Lavoro il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i lavoratori della Agco di Breganze (Vicenza), multinazionale statunitense e terzo produttore mondiale di macchine agricole. L’azienda attraversa da tempo una fase di difficoltà, che ha visto fuoriuscite volontarie, mancati rinnovi di contratti a termine, ricollocamenti, cassa integrazione e periodi di stop produttivo. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 3 novembre, si concluderà il 31 ottobre 2026.

Cinquanta uscite incentivate volontarie per rilanciare l’azienda in difficoltà. Questo l’accordo raggiunto a metà novembre nell’azienda Sole di Oderzo (Treviso), storico stabilimento di componentistica per automotive (con 520 dipendenti). L’intesa contiene anche un piano di riorganizzazione che punta a diversificare le produzioni. Sindacati: “L’incentivo all’esodo sarà differente fra chi avrà la possibilità di utilizzarlo come scivolo per raggiungere la pensione e chi invece, per motivi anagrafici, è ancora distante dall’età pensionabile, quindi potrà combinarlo con l’indennità di disoccupazione per ricollocarsi”. 

Contratti di solidarietà per i circa 300 lavoratori dello stabilimento di Assemini (Cagliari) della Bekaert Sardegna, multinazionale olandese produttrice di corde di metallo per pneumatici. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 15 ottobre, si concluderà il 15 gennaio 2026. L’azienda ha annunciato la decisione di voler vendere l’impianto a causa della crisi del settore automotive e della concorrenza cinese, la società Sernet è stata incaricata di cercare un acquirente. Attualmente sono in corso incontri presso il ministero delle Imprese, il prossimo vertice è fissato per gennaio 2026.

Industria

A giugno 2026 la produzione della Stäubli di Carate Brianza (Monza) cesserà definitivamente. È stato siglato a metà dicembre l’accordo sulla gestione degli esuberi dichiarati a fine settembre dalla multinazionale svizzera attiva nei settori tessile, robotica ed elettronica industriale. Per circa dieci dipendenti si prevede l’accompagnamento alla pensione, mentre per altri 25 lavoratori è stata stabilita un’incentivazione economica su base volontaria. Nel sito lombardo resteranno gli uffici commerciale, progettazione e quelli relativi a funzioni non produttive. 

Emanato il 27 ottobre dal ministero del Lavoro il decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria per i circa 300 lavoratori degli stabilimenti di Assemini (Cagliari), Massa, Gattinara (Vicenza) e Vado Ligure (Savona) della Sanac, azienda produttrice di materiali refrattari attualmente in amministrazione straordinaria. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° novembre, si concluderà il 31 ottobre 2026. La società è in vendita: in corso è il settimo bando (in dieci anni), le manifestazioni d’interesse dovranno essere inviate entro il 9 gennaio 2026.

Emanato il 24 ottobre dal ministero del Lavoro il decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività per i 79 addetti degli stabilimenti di Ponte di Piave e Oderzo (entrambi in provincia di Treviso) della Likum, azienda progettista e produttrice di stampi per materie plastiche, recentemente venduta dal fondo tedesco Accursia Capital alla società rumena Fast Effectiv Solution 360. L’azienda, in un accordo raggiunto con i sindacati il 9 ottobre, ha previsto anche incentivi all’esodo volontario.

Prorogati i contratti di solidarietà per i dipendenti dello stabilimento di Piedimonte San Germano (Frosinone) della Denso Thermal Systems, azienda torinese (che in Italia annovera 3.400 addetti distribuiti in sette sedi) produttrice sia di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione per l’automotive sia di condizionatori domestici fissi. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° giugno, si concluderà il 31 marzo 2026. Analoga misura è stata attivata per i dipendenti dell’impianto di Poirino (Torino): iniziato il 4 novembre, il contratto di solidarietà si concluderà il 31 marzo 2026.

Cassa integrazione straordinaria per i 107 dipendenti della Goldoni Keestrack di Migliarina di Carpi (Modena), azienda (di proprietà belga) produttrice di macchine agricole e movimento terra. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 10 novembre, si concluderà il 31 dicembre, e molto probabilmente verrà prorogato anche nel 2026. L’azienda attraversa da tempo una fase di difficoltà (da più di un anno e mezzo si ricorre alla cassa integrazione) a causa della flessione del mercato di riferimento e sarebbe in procinto di essere acquisita dalla holding turca Asko. 

BIESSE GROUP AZIENDA INDUSTRIA IMPIANTISTICA COSTRUZIONI LOGO
BIESSE GROUP AZIENDA INDUSTRIA IMPIANTISTICA COSTRUZIONI LOGO
Lavoratori Biesse, stabilimento di Pesaro

Nuova proroga di un anno dei contratti di solidarietà per i 1.600 lavoratori della Biesse di Pesaro, azienda produttrice di linee, componenti e macchine per la lavorazione di legno e industria in genere. Il nuovo ammortizzatore sociale, iniziato il 27 ottobre, si concluderà il 26 ottobre 2026. Considerato il perdurare della crisi del settore, nonché il calo di ordinativi e ricavi, in precedenza la società aveva attivato misure di sostegno al reddito dall’ottobre 2024 al giugno 2025 e poi dal il 1° luglio 2025 al 26 ottobre scorso.

Contratti di solidarietà per i 238 dipendenti della Machining Centers Manufacturing di Borgo di Sotto di Vigolzone (Piacenza), storica azienda attiva nella progettazione e costruzione di centri di lavoro per la produzione automatizzata di componenti meccanici per i settori aerospace ed energia. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 21 luglio, si concluderà il 20 gennaio 2026. La società, di proprietà cinese e alle prese dal giugno scorso con problemi di liquidità, è in procinto di essere venduta all’impresa italiana Vigel, produttrice di macchine utensili (in particolare per l’automotive).

Emanato il 19 novembre dal ministero del Lavoro il decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria in deroga in favore dei 51 dipendenti della Gsi Lucchini di Piombino (Livorno), azienda specializzata nella produzione e rigenerazione di assili ferroviari e componentistica per il trasporto su rotaia. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° novembre, si conclude il 30 aprile 2026. Contestualmente alla firma dell’accordo, sono state anche definite politiche attive del lavoro per salvaguardare le professionalità presenti in azienda.

La comunicazione ufficiale è arrivata il 3 novembre: la Marangoni Meccanica di Rovereto (Trento), storica azienda produttrice di macchinari per pneumatici di grandi dimensioni, ha chiuso definitivamente. Per i 40 lavoratori è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. Dall’ottobre 2024 l’azienda era in concordato preventivo e aspettava eventuali investitori, ma al tribunale non sono arrivate offerte. Agli ormai ex dipendenti la Provincia di Trento ha garantito percorsi di riqualificazione professionale e ricollocazione. 

Può considerarsi conclusa la ristrutturazione dello stabilimento Beko Europe di Melano di Fabriano (Ancona). Il bilancio al 17 dicembre era di 66 uscite, tra licenziamenti incentivati e risoluzioni consensuali, a fronte di un target di 64 operai previsto dall'accordo sottoscritto al ministero delle Imprese. A queste si aggiungono fino a un massimo di 207 esuberi nelle funzioni impiegatizie (tra uffici centrali e Centro ricerca e sviluppo): in questo caso le uscite volontarie incentivate sono arrivate a quota 73.

Ceramica, commercio, legno

Un anno di cassa integrazione straordinaria per i 94 dipendenti della sede centrale di Reggio Emilia della Realco, storica cooperativa della grande distribuzione con oltre 120 punti vendita in Emilia Romagna. La misura, iniziata il 1° novembre e della durata di 12 mesi, si è resa necessaria per fronteggiare una fase di pesante difficoltà economica, segnata dalla contrazione delle vendite e dall’aumento dell’indebitamento. L’ammortizzatore sociale sarà applicato a rotazione, ogni dipendente manterrà almeno il 25 per cento delle ore lavorate nel trimestre.

Contratti di solidarietà per i 14 dipendenti della storica azienda Camurati Profumi di San Mauro Torinese (Torino). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 3 novembre, si concluderà il 30 aprile 2026. La riduzione dell’orario sarà fino al 65 per cento, gestita con rotazione; previsti l’integrazione salariale per le ore non lavorate e un incontro di monitoraggio a 90 giorni dall’avvio della misura. I contratti di solidarietà scongiurano i licenziamenti che erano stati annunciati nei mesi scorsi. 

Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione per i 324 dipendenti di Ceramica Dolomite di Borgo Valbelluna (Bellino). L’accordo, siglato il 9 dicembre, prevede l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale per 12 mesi, secondo criteri di rotazione. Nel frattempo, azienda e sindacati cercheranno i modi per gestire i 60 esuberi indicati nel piano di rilancio della società. L’intesa prevede incentivi all’esodo, programmi formativi per il ricollocamento dei lavoratori e investimenti nel 2026 per 4,3 milioni di euro. I prossimi incontri tra le parti sociali avverranno nelle giornate dell’8-9 gennaio.

Emanato dal ministero del Lavoro il 17 novembre il decreto di concessione dei contratti di solidarietà per i 259 dipendenti di Luisa Via Roma, storico rivenditore di abbigliamento, arredamento e prodotti lifestyle di alta gamma di Firenze e Sesto Fiorentino. L’ammortizzatore sociale (con pagamento diretto Inps), iniziato il 13 ottobre, si concluderà l’11 novembre 2026.

Prorogati per l’intero 2025 gli ammortizzatori sociali alla Natuzzi, player mondiale nella produzione e distribuzione di poltrone e divani. La cassa integrazione straordinaria per i 1.787 lavoratrici e lavoratori degli stabilimenti di Santeramo in Colle (Bari), Matera e Laterza (Taranto), iniziata il 1° novembre, si concluderà il 31 dicembre. Nei tre impianti era già in vigore un contratto di solidarietà, cominciato il 1° gennaio e scaduto il 31 ottobre. L’accordo, raggiunto al ministero delle Imprese il 5 novembre, prevede anche la possibilità di una nuova richiesta per il 2026 in caso di rifinanziamento.

Accordo raggiunto all’inizio di dicembre per la gestione degli esuberi in Metro Italia e Metro Dolomiti, società di vendite all’ingrosso e servizi per la ristorazione. Le uscite, per un massimo di 110 lavoratori, saranno volontarie e avverranno mediante isopensione. La scadenza per le domande, che potranno presentare i dipendenti con almeno 62 anni compiuti al 31 maggio 2026, è fissata al 18 gennaio 2026. Gli aderenti riceveranno una prestazione economica mensile erogata dall’Inps e finanziata dalla società fino alla maturazione del trattamento pensionistico, per un periodo massimo di sette anni. 

TAVOLO YOOX LA STORIA NON SI CANCELLA CON UN TRATTO DI PENNA PROTESTA PROTESTE STRISCIONE
TAVOLO YOOX LA STORIA NON SI CANCELLA CON UN TRATTO DI PENNA PROTESTA PROTESTE STRISCIONE
Lavoratori Yoox, ministero delle Imprese

Raggiunto il 4 dicembre l’accordo per la gestione degli esuberi alla Yoox, azienda di vendita online di articoli di moda e design, che il 2 settembre aveva aperto la procedura di licenziamento collettivo per 211 dipendenti di Milano e Bologna. L’accordo prevede la riduzione delle uscite a 145, che avverranno previa adesione volontaria e con incentivazione economica. Qualora non si raggiungesse la risoluzione dei 145 rapporti di lavoro, vi sarà la possibilità di accedere alla cassa integrazione straordinaria per sei mesi. Sindacati: “Centrato l’obiettivo di ridurre l’impatto sociale sui territori”.

Alimentare, logistica, pulimento

Chiude la Deligusti di Melegnano (Milano), azienda produttrice e distributrice di marinati ittici e prodotti della terra, che a inizio ottobre aveva comunicato la decisione di trasferisce le proprie attività in Spagna. Nell’ultimo periodo si era presentata una cordata di imprenditori italiani, ma la trattativa è saltata. Per i 36 lavoratori saranno ora attivati i 24 mesi di indennità di disoccupazione (Naspi) e verrà loro assegnata una buonuscita economica.

Accordo raggiunto per la gestione dei 21 esuberi dell’area produttiva dello storico Salumificio Franchi di Borgosesia (Vercelli). I lavoratori sono stati suddivisi in tre fasce: chi raggiungerà la pensione entro il 2027, chi la raggiungerà entro il 2030, infine tutti gli altri. Per ogni fascia è stato stabilito un incentivo all’esodo, comprensivo del pagamento per il preavviso. Per tutti i lavoratori, ovviamente, è scattato l’accesso alla Naspi.

Raggiunto l’accordo sui 311 licenziamenti alla Fiege Logistics di Stradella (Pavia), società tedesca che si occupa della gestione del magazzino di Shein, noto marchio cinese dell’abbigliamento low cost, che il 31 dicembre chiuderà per trasferire l’attività in Polonia. Stabilite le buonuscite per i lavoratori (24 mila, 18 mila e 14 mila euro, secondo gli anni di anzianità di servizio), che si aggiungono alla Naspi. Previsti anche 170 ricollocamenti negli altri impianti Fiege di Stradella, Castel San Giovanni (Sephora), Novara e Bologna, con un incentivo di 6 mila euro per sostenere le spese di affitto di una nuova abitazione.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività per i dipendenti della Hc Log, azienda di logistica attiva nella movimentazione di auto all’autoparco Il Faldo di Collesalvetti (Livorno). L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° ottobre, si concluderà il 31 dicembre. La crisi è dovuta alla risoluzione del contratto di appalto con Autotrade Logistics (gruppo Koeller); attualmente sono in corso trattative per l’internalizzazione e il ricollocamento dei complessivi 66 lavoratori.

Un anno di contratti di solidarietà per i 45 lavoratori della Nippon Express Italia di Bologna, multinazionale giapponese di logistica e spedizioni nel settore del fashion. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° dicembre, si concluderà il 30 novembre 2026. A determinarne l’adozione è stata la disdetta, dopo oltre dieci anni, del contratto di fornitura di servizi con il cliente “La Sportiva”, noto marchio italiano che produce scarpe e abbigliamento tecnico, che assorbiva circa l’80 per cento del lavoro svolto nel magazzino.

Ulteriori sei mesi di cassa integrazione per i 53 lavoratori della Fdm, azienda della logistica operante nell'indotto Stellantis di San Nicola di Melfi (Potenza). L’intesa, raggiunta il 13 dicembre, prevede il ritiro ufficiale delle lettere di licenziamento precedentemente inviate ai dipendenti. Attualmente in azienda è attiva una cassa integrazione per 12 mesi, iniziata il 9 febbraio. Per questi addetti, inoltre, sono previsti anche percorsi di formazione avanzata.

Cassa integrazione straordinaria per cessazione d’attività per i circa 600 dipendenti della Postalcoop di Cirié (Torino), cooperativa di logistica con servizi di recapito per Opera Delivery e Nexive Network (entrambe società di Poste Italiane, travolta dall’operazione “Epicentro” della Guardia di finanza. L’ammortizzatore sociale, iniziato il 22 settembre, si concluderà il 31 dicembre. A essere coinvolti sono anche i lavoratori dei magazzini di Vimodrone (Milano), Villalba (Treviso), Reggio Emilia, Civitella in Val di Chiana (Arezzo), San Mauro Torinese, Mappano, Settimo Torinese, Nichelino e Grugliasco (tutti in provincia di Torino).

Emanato il 24 ottobre dal ministero del Lavoro il decreto di proroga dei contratti di solidarietà per i lavoratori della Iscot Italia, azienda torinese dell’indotto Stellantis di Piedimonte San Germano (Frosinone), attiva nel settore della pulizia specializzata di impianti e macchinari industriali. Per i 40 addetti ai settori verniciatura e plastica l’ammortizzatore sociale, iniziato il 1° ottobre, si concluderà il 31 dicembre. Il contratto di solidarietà precedente, iniziato il 1° gennaio, si era concluso il 30 settembre.

Carta, credito, informatica, occhialeria, servizi, tessile

È stato firmato il 29 novembre l’accordo sul ricambio generazionale tra sindacati e Banco Bpm. L’intesa prevede (nell’ambito del piano industriale 2023/2026) fino a 120 uscite volontarie di lavoratori che abbiano maturato l’accesso alla prestazione pensionistica (“anticipata” o di “vecchiaia”) entro il 1° gennaio 2027. Nel contempo, l’accordo stabilisce 90 nuove assunzioni nel 2026, garantendo un tasso di sostituzione del 75 per cento. Fisac Cgil: “Siamo riusciti a coniugare per la prima volta la gestione di pensionamenti incentivati volontari con un piano di ingressi proporzionato e tempestivo”.

Un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Giano di Fabriano (Ancona), azienda produttrice di carta per ufficio del gruppo Fedrigoni. La vertenza era iniziata nell’ottobre 2024 con l’annuncio della chiusura dell’impianto e conseguenti 173 licenziamenti. L’accordo, raggiunto l’11 dicembre, prevede anche un pacchetto formativo per complessive 416 ore. Riguardo gli esuberi, questi si sono ridotti a 31. L’azienda ha confermato investimenti per tre milioni di euro, concentrati sui settori della per banconote e di sicurezza e sul comparto del disegno artistico.

Siglato a metà dicembre un accordo che prevede esodi, come atteso in conseguenza della fusione fra Bper e Banca popolare di Sondrio, tramite il pensionamento incentivato o l’accesso al fondo esodi di 800 dipendenti che matureranno la pensione entro il 1° gennaio 2032. La cessazione del rapporto di lavoro è stabilita tra il 30 settembre e il 31 dicembre 2026. A fronte delle uscite sono previsti 666 nuovi ingressi (pari all’83,2 per cento delle uscite), tra assunzioni e stabilizzazioni di chi lavora (o ha lavorato) in somministrazione o a tempo determinato.

Siglato il 27 ottobre l’accordo per il futuro dello stabilimento Innovatek di Longarone (Belluno), ex ramo d’azienda Safilo (rilevato a fine 2023) che attualmente impiega 75 lavoratori su 152. L’intesa prevede la proroga di un anno della cassa integrazione straordinaria, l’adozione di un’indennità aggiuntiva per i lavoratori sospesi (sulle ore eccedenti il 20 per cento del totale mensile), incentivi all’esodo per 35 lavoratori (che si aggiungono ai 17 pensionandi che hanno sottoscritto un precedente accordo) che lasceranno volontariamente l’azienda entro il 31 dicembre prossimo e percorsi di ricollocamento e formazione per chi sceglierà l’uscita volontaria.

Revoca dei licenziamenti annunciati a metà ottobre e attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga fino al 1° febbraio 2026 per i 12 lavoratori della Manifattura del Casentino, storica azienda di Bibbiena (Arezzo) produttrice del celebre “panno del Casentino”, tessuto simbolo della tradizione artigianale toscana. Questo l’esito del confronto che si è svolto il 14 novembre presso la Regione Toscana per valutare gli sviluppi della situazione a seguito della recente messa in liquidazione della società. Ora si apre una fase di interlocuzioni per verificare la concreta possibilità di interventi da parte di nuovi investitori.

Dopo l’annuncio di cessare l’attività il 31 dicembre prossimo, l’azienda di informatica Softlab Tech ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 146 dipendenti rimasti tra le sedi di Caserta, Maddaloni (Caserta) e Roma, attualmente in cassa integrazione a zero ore. La maggior parte dei lavoratori interessati (127 addetti) sono i superstiti dei circa 250 ex dipendenti della multinazionale Jabil di Marcianise (Caserta) che qualche anno fa accettarono di transitare in Softlab Tech. Al ministero delle Imprese attualmente sono in corso colloqui per favorire la ricollocazione dei lavoratori in altre realtà produttive del territorio.

Siglato il 2 dicembre l’accordo sulla gestione dei 70 esuberi (su 148 addetti complessivi) alla Swinger International di Bussolengo (Verona), azienda produttrice di jeans per grandi firme. L’intesa non è stata firmata dalla Filctem Cgil. Il 10 novembre la società aveva avviato la cassa integrazione straordinaria per otto mesi, il 25 novembre ha comunicato il licenziamento collettivo. Filctem: “Azienda e Confindustria non hanno recepito le nostre richieste che prevedevano l’inserimento di una clausola di salvaguardia rispetto alla decorrenza dei termini dei licenziamenti. L’incentivazione all’esodo, inoltre, è del tutto inadeguata”.