A Roma, al ministero delle Imprese e del made in Italy, si è tenuto nel pomeriggio di ieri, 8 ottobre, l’incontro di crisi sulla Cooper Standard di Battipaglia, in provincia di Salerno. I lavoratori, in sciopero a oltranza da oltre venti giorni, hanno seguito l’esito del tavolo che ha portato a un’intesa considerata decisiva per il futuro del sito.

Un presidio storico dell’automotive

Lo stabilimento di Battipaglia produce componenti in gomma per il settore automotive e rappresenta da decenni uno dei presidi industriali più significativi della Piana del Sele. Negli ultimi mesi la proprietà aveva annunciato la volontà di chiudere il sito, aprendo una vertenza complessa con oltre 370 lavoratrici e lavoratori coinvolti e con forti ricadute sul tessuto economico locale. Le proteste e lo sciopero a oltranza avevano acceso l’attenzione del territorio e delle istituzioni.

Accordo quadro per scongiurare la chiusura

“Abbiamo ottenuto un accordo quadro – rivelano le segreterie nazionali e territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – che dovrebbe scongiurare la paventata chiusura dello stabilimento in cui sono impiegati oltre 370 lavoratrici e lavoratori”. L’intesa prevede che l’azienda si attivi per individuare, attraverso un advisor, soggetti industriali interessati a garantire la continuità produttiva e occupazionale. In caso di cessione del sito, i rapporti di lavoro saranno tutelati e trasferiti alla nuova proprietà.

Cassa integrazione e sostegno al reddito

Oltre al principio di continuità occupazionale, i sindacati hanno ottenuto ulteriori garanzie per i lavoratori. Il periodo necessario a individuare un soggetto subentrante sarà coperto da cassa integrazione straordinaria. La Cooper Standard, inoltre, si è impegnata a favorire la compravendita mettendo a disposizione tutti gli asset anche a titolo gratuito e riconoscendo un sostegno al reddito per le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato allo sciopero nelle scorse settimane.

Monitoraggio del percorso

Il ministero e i tavoli territoriali garantiranno il monitoraggio dell’accordo e dell’intero percorso di reindustrializzazione, con l’obiettivo di evitare la chiusura dello stabilimento e assicurare un futuro produttivo al sito di Battipaglia.