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La Flotilla è stata fermata, dopo le operazioni iniziate nella serata di ieri 1 ottobre. il ministro degli Esteri israeliano fa sapere che nessuno è riuscito nel suo tentativo “di violare il legittimo blocco navale”.
In Italia proseguono le manifestazioni in molte città.
IN EVIDENZA
20:21
Fp Cgil, “Gravi minacce, difenderemo legalmente i lavoratori”
18:33
Fonti Mit, chi sciopera domani ne pagherà le conseguenze
17:17
Partito il corteo al Colosseo
Fp Cgil, “Gravi minacce, difenderemo legalmente i lavoratori”
“Le minacce di sanzioni che trapelano in alcuni Enti pubblici sono un evidente grave attacco al diritto di sciopero. Non ci faremo intimorire da Dirigenti che si prestano all'azione repressiva di questo Governo e difenderemo tutte le lavoratrici e i lavoratori interessati da qualsiasi provvedimento disciplinare”. Così la Funzione Pubblica Cgil risponde alla dichiarazione del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza
A Roma in 50 mila a Piramide
È arrivato senza disordini a Piramide il corteo di Roma partito dal Colosseo a sostegno di Gaza e della Sumud Flotilla. Gli organizzatori dal furgone in testa comunicano che i partecipanti sono ''50mila, per la Flotilla. Blocchiamo tutto''. I partecipanti si stanno organizzando per lo sciopero generale di domani.
Fonti Mit, chi sciopera domani ne pagherà le conseguenze
"Chi domani parteciperà a uno sciopero dichiarato illegittimo dalla Commissione, ne pagherà personalmente le conseguenze, come previsto dalla legge". Lo riferiscono fonti del Mit.
Corteo e flashmob di solidarietà alla Flotilla a Bolzano
Corteo e flashmob di solidarietà alla Freedom Sumud Flotilla e a Gaza questa sera anche a Bolzano. Oltre 300 persone si sono ritrovate in piazza Mazzini, a pochi passi dalla sede Rai, e con slogan e bandiere hanno manifestato la loro vicinanza alla Flottilla, da lì a breve si metterà in moto il corteo per raggiungere l'ospedale di Bolzano, dove alle ore 21 è previsto un flashmob con torce elettriche, lampade e luci per "illuminare simbolicamente la notte di Gaza", così gli organizzatori.
In 5 mila in corteo proPal verso il centro di Milano
Sono circa 5 mila i manifestanti proPal e sostenitori della Flotilla partiti da piazzale Loreto a Milano e diretti verso il centro. Tra gli slogan e i cori gridati al megafono, "se non cambierà bloccheremo la città" e "Netanyahu assassino, Donald Trump assassino". Ad aprire il corteo, uno striscione con scritto "Blocchiamo tutto".
A Torino in diecimila in piazza in sostegno alla Flotilla
Sono almeno diecimila i pro Palestina che si sono ritrovati in piazza Castello, davanti alla Prefettura a Torino e sono partiti in corteo verso le 19.15. È l'ultimo degli appuntamenti di una giornata di mobilitazione contro il blocco israeliano alla Global Sumud Flotilla. "Gaza ha vinto nonostante il dolore" si legge nello striscione - che apre il corteo - dell'Associazione dei palestinesi in Italia. "Dobbiamo bloccare la catena di morte che parte anche da qui", dicono al microfono. "Questa non è più solo una battaglia contro il genocidio, ma contro questo governo. Un governo che usa i nostri soldi per finanziare la guerra e non per la sanità. Ieri ci hanno dato dei violenti, questa è la loro violenza di fronte al genocidio", aggiungono.
Partito il corteo al Colosseo
Migliaia di manifestanti a Roma, all'appuntamento al Colosseo. Molte le persone che stanno ancora arrivando per prendere parte.
L'Auser sostiene lo sciopero generale e scende in piazza
L'Auser "sostiene la decisione dello sciopero generale indetto dalla Cgil per venerdì 3 ottobre a sostegno della missione umanitaria Flottilla e per Gaza e si unisce alla mobilitazione per affermare il diritto dei popoli alla pace, alla giustizia e alla libertà, contro ogni forma di guerra e di oppressione. Condanniamo con fermezza l’aggressione dell’esercito israeliano contro le imbarcazioni civili della Flottilla dirette a Gaza, abbordate mentre trasportavano aiuti umanitari destinati alla popolazione palestinese". Lo afferma il presidente, Domenico Pantaleo. "Un fatto di una gravità estrema - prosegue - volto ad impedire un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione di Gaza. Ancora una volta assistiamo alla violazione dei diritti umani fondamentali, con l’obiettivo di impedire la solidarietà internazionale nei confronti di un popolo sottoposto a una vera e propria operazione di genocidio da parte del governo israeliano". E ancora: "sprimiamo la nostra piena vicinanza e solidarietà a chi con coraggio ha scelto di schierarsi dalla parte della pace, della giustizia e della convivenza tra i popoli. Una nota di speranza arriva dalla grande mobilitazione dei giovani che rifiutano l’indifferenza e il silenzio, portando nelle piazze, nelle scuole e nei quartieri il richiamo alla pace, alla dignità dei popoli". Per tutte queste ragioni l’Auser sarà in piazza al fianco della Cgil e di tutte le realtà democratiche e pacifiste.
Landini: "Restituire ai lavoratori 24 miliardi di Irpef pagati in più"
"Il fisco sta facendo pagare a lavoratori e pensionati 24 miliardi di Irpef in più di quello che dovevano pagare, in tre anni. Chiediamo che quei 24 miliardi pagati in più tornino ai lavoratori. E chiediamo che venga introdotto un meccanismo automatico in modo che al crescere dell'inflazione non succeda più quello che è successo adesso". Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. "E chiediamo anche - aggiunge - che venga contrastata davvero l'evasione fiscale: basta con la rottamazione delle cartelle, basta con il favorire la rendita finanziaria e immobiliare. Se si vuole fare una riforma fiscale, questo è il punto da cui partire, non abbiamo bisogno di pannicelli caldi ma di modifiche: è il momento di fare quelle scelte che non sono state fatte".
Magistratura Democratica: "Anche noi domani in piazza"
Giuristi: "L'assalto alla Flotilla è un atto di pirateria"
Landini: "Difendere la pace non è diverso da difendere i lavoratori e il sistema sociale"
"Difendere la pace non è una cosa diversa dal difendere i diritti dei lavoratori e il sistema sociale, perché la logica che sta portando alle guerre e al genocidio sta determinando l'aumento delle spese militari senza precedenti, per poi comprare le armi da Trump, che ha messo i dazi determinando ulteriori problemi. Battersi per la pace non significa non affrontare i problemi delle persone, anzi. Siamo contrari all'idea di spendere soldi in più per le armi: 100 miliardi è la cifra di cui sta parlando il governo, quei 100 miliardi devono essere spesi per curare le persone, per le scuole, per far lavorare le persone e combattere la precarietà". Lo Lo dichiara il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a RaiNews24.
Landini: "Violata sicurezza lavoratori e Costituzione"
"Il nostro sciopero è pienamente legittimo perché noi l'abbiamo fatto rispettando la legge 146 che prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c'è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso". Lo ha detto a RaiNews24 il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, confermando l'agitazione del 3 ottobre. "Anzi - ha aggiunto Landini - impugniamo la delibera della Commissione: se questa dovesse comportare verso l'organizzazione sindacale delle sanzioni siamo pronti a impugnare anche quelle".
Landini: "Sciopero legittimo, impugniamo la delibera e andiamo avanti"
Lo sciopero generale del 3 ottobre "è legittimo, impugniamo la delibera e andiamo avanti". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, risponde al Garante degli scioperi che aveva dichiarato la protesta illegittima.
Garante: "Illegittimo sciopero generale senza preavviso"
La Commissione di garanzia sugli scioperi ha valutato illegittimo lo sciopero generale proclamato per domani, 3 ottobre, "in violazione dell'obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90". Lo si legge in una nota. In particolare il Garante ha ritenuto "inconferente il richiamo dei sindacati proclamanti all'art. 2, comma 7, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo 'nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell'ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori'". L'Autorità ha quindi inviato un'indicazione immediata alle organizzazioni sindacali, ricordando che "il mancato adeguamento comporta, tra l'altro, l'apertura di un procedimento di valutazione del comportamento".
Arci smentisce Tajani: false le dichiarazioni sulla nave Karma
In merito alle dichiarazioni rese dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’Arci "precisa che la nave Karma è stata intercettata a 36 miglia da Gaza mentre navigava insieme alle altre imbarcazioni della Global Sumud Flotilla ed è stata obbligata a dirigersi verso il porto di Ashdod scortata da due unità della marina israeliana. Non corrisponde al vero che gli aiuti umanitari trasportati saranno consegnati in quel porto, né che la nave si sia diretta volontariamente verso Ashdod". Il comunicato quindi aggiunge: "Al momento non abbiamo alcuna notizia certa sulle sorti dell’equipaggio della Karma e, come per tutte le altre imbarcazioni della Flotilla, le comunicazioni sono state interrotte. Esprimiamo forte preoccupazione per la sorte degli attivisti e delle attiviste di tutta la Flotilla e chiediamo che il Governo italiano si adoperi con urgenza per garantire il rispetto dei diritti fondamentali di tutte le persone fermate illegalmente da Israele in acque internazionali. La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile e pacifica, volta a rompere l’assedio illegale imposto a Gaza e ad aprire un corridoio umanitario permanente. La nostra priorità - dunque - rimane Gaza e la Palestina, per questo siamo mobilitati in permanenza e chiediamo al Governo italiano di garantire la sicurezza e l’incolumità degli equipaggi coinvolti".
Fnsi: solidali con la Flotilla, continuiamo a informare i cittadini
La Federazione nazionale della Stampa italiana è solidale con i componenti di Global Sumud Flotilla "che hanno tentato di aprire un corridoio umanitario per Gaza; è vicina al popolo palestinese, ostaggio di una tragica guerra scatenata dopo il massacro di civili israeliani avvenuto il 7 ottobre ad opera dei terroristi di Hamas''. È quanto si legge in una nota. ''Nonostante ciò la Fnsi ha però deciso di non aderire allo sciopero generale per consentire a tutti i giornalisti di poter informare i cittadini e tenere acceso un faro su ciò che sta accadendo oggi a Gaza, in Israele, e anche in Italia. Un dovere di informazione cui, in questo momento, non si può abdicare. Inoltre, la Fnsi chiede a Israele, e lo farà anche interpellando direttamente l'ambasciatore israeliano in Italia, di rilasciare immediatamente i colleghi giornalisti che sono stati fermati assieme agli attivisti di Flotilla. Non lasceremo soli i colleghi che hanno rischiato e continuano a rischiare pur di raccontare la missione umanitaria. Riteniamo di non poter cedere alle spinte, pur condivisibili, di essere parte di una protesta, abdicando al nostro ruolo di operatori dell'informazione, ma vista la situazione che investe la sfera emotiva dei singoli, i Comitati di redazione e le Associazioni Regionali di Stampa possono autonomamente aderire allo sciopero proclamato per assicurare copertura sindacale ai singoli colleghi''.
Emergency aderisce allo sciopero: "Mai vista simile brutalità"
Anche Emergency si unisce alle manifestazioni convocate in occasione dello sciopero generale, a difesa degli attivisti della Flotilla illegalmente intercettati dalle forze israeliane in acque internazionali e per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Con l'intercettazione della Flotilla e con il fermo degli attivisti in acque internazionali, il Governo israeliano si è reso responsabile di un atto ostile contro una missione umanitaria non violenta - commenta Emergency -. Siamo di fronte a un gravissimo episodio fuori dal diritto internazionale, rispetto al quale chiediamo al nostro Governo e alle istituzioni internazionali un impegno politico e diplomatico per garantire la sicurezza degli attivisti che hanno agito nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario". L'organizzazione quindi aggiunge: "In oltre 30 anni di storia e di interventi umanitari in zone di conflitto non abbiamo mai visto una brutalità come quella che si sta esercitando da mesi contro la popolazione gazawi intrappolata tra bombe, macerie e fame".
Magistratura democratica aderisce allo sciopero generale
"Il diritto è una conquista dell'umanità che regola i conflitti e tutela gli individui e i popoli dalla sopraffazione del più forte e dalla violenza.
La forza del diritto si fonda sul rispetto delle regole poste dalla legge e, prime fra tutte, dalle Convenzioni internazionali e dalle Carte dei diritti fondamentali.
Quando ogni regola e ogni principio risultano violati è necessario alimentare le forme di resistenza umana e pacifica e manifestare il proprio dissenso.
Per questo Magistratura democratica aderisce e partecipa alla mobilitazione indetta dai sindacati dei lavoratori per la giornata del 3 ottobre 2025 a sostegno del rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale anche a
Gaza".
L'Esecutivo di Magistratura democratica
Dalla Turchia partite altre 45 imbarcazioni per dare solidarietà al convoglio diretto a Gaza
45 imbarcazioni civili sono partire da Arsuz, località nel sud est della Turchia a sud di Iskenderun, per il Mediterraneo orientale con lo scopo di "dare sostegno alla Global Sumud Flotilla". Lo riporta Sabah, pubblicando un video in cui si vedono decine di piccole imbarcazioni in mare con a bordo attivisti che sventolano bandiere turche e palestinesi.
Flotilla: proteste a Parma, corteo universitari. Presidio permanente nella Facoltà di Lettere
Dopo la manifestazione di ieri sera in centro città in segno di solidarietà alla Flotilla, con blocco dei treni in stazione, sono in corso nuove proteste a Parma. In tarda mattinata è partito il corteo studentesco in direzione del Chiostro della Facoltà di Lettere presso il Dipartimento di scienze umanistiche e sociali dell'ateneo. "L'Università degli studi di Parma da questo momento e per le 24 ore sarà presidiata per porre l'attenzione sull'attacco alla Global Sumud Flotilla, per dire stop al Genocidio ad opera di Israele, per schierarsi a gran voce contro il sionismo" recita una nota dell'Udu che aggiunge "studenti e lavoratori, ora come non mai hanno il dovere di scioperare, oggi, domani e questo sabato, in maniera unitaria, lanciando un segnale chiaro: ora che avete bloccato la Flotilla, noi blocchiamo tutto".
Torino, manifestanti bloccano tangenziale Moncalieri
Il corteo degli studenti pro Palestina partito questa mattina da Palazzo Nuovo a Torino ha imboccato poco fa lo svincolo della tangenziale a Moncalieri. Al corteo stanno partecipando alcune centinaia di persone. Intanto, un centinaio di altri manifestanti ha raggiunto in bici le strade che circondano lo scalo di Caselle. ''Anche oggi siamo scesi in piazza dalla parte giusta della storia - hanno detto dal microfono - un grande corteo per ribadire il nostro sostegno alla Palestina, l'indignazione per il genocidio e la complicità di Unione Europea, Stati Uniti e del nostro governo. Anche oggi abbiamo dimostrato che se vogliamo possiamo bloccare tutto''.
Di Cola, Cgil Roma Lazio, al governo: "Chi venerdì sciopererà, lo farà rinunciando al salario"
Tajani: "Salgono a 40 gli italiani della Flotilla fermati"
"Le autorità israeliane hanno confermato poco fa la conclusione dell'operazione della Marina israeliana di fermo della Flotilla in mare. È in corso il trasferimento dei suoi membri al porto di Ashdod in vista delle successive procedure di espulsione. Come previsto sta salendo il numero degli italiani fermati. Sono ora 40. Il quadro sarà definitivo al termine di tutte le procedure di identificazione". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, fornendo nelle sue repliche al Senato gli ultimi aggiornamenti sulla situazione della Flotilla.
La 100 piazze dello sciopero di domani 3 ottobre
Landini: "Meloni offende, dovrebbe portare rispetto"
"La presidente del Consiglio dovrebbe portare rispetto a chi paga le tasse e a chi lavora". Dire che con lo sciopero si cerca il 'weekend lungo', "è un'offesa". Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo su LA7 a L'Aria che tira. "Sono in discussione i valori della democrazia, il diritto delle persone di vivere in pace. Una persona normale e un sindacato che è fatto di valori non può stare a guardare", ha aggiunto ricordando che "nel 1943 per dire no alla guerra furono i lavoratori e le lavoratrici ad usare strumento dello sciopero" per ristabilire pace e democrazia.
Ministero Esteri Israele: 'la provocazione della Flotilla è finita'
La "provocazione" della Global Sumud Flotilla "è finita". Lo dice il Ministero degli Esteri israeliano in una nota. "Nessuno degli yacht di 'Hamas-Sumud' è riuscito nel suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva o di violare il legittimo blocco navale", si legge nella nota. Il ministero israeliano afferma che "tutti i passeggeri sono sani e salvi. Stanno viaggiando sani e salvi verso Israele, da dove saranno deportati in Europa". Una nave, con possibili problemi meccanici, rimane in mare a una certa distanza da Gaza. Il ministero afferma che "se si avvicinasse, anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e violare il blocco sarebbe impedito".
Landini: "Chi sta creando il caos è chi ci governa, non certo noi"
''Noi non stiamo creando nessun caos. Chi sta creando il caso in questo Paese è oggi chi ci governa. In piazza in questi giorni ci sono state le persone normali, noi non andiamo in piazza a cercare gli scontri. Ricercare scontri è un modo per delegittimare lo sciopero. Serve insomma a chi vuole fare casino. Noi andiamo in piazza e non invitiamo nessuno a ricercare scontri. Noi andiamo in piazza senza nessuna violenza. Noi diciamo no al genocidio a Gaza''. Lo sottolinea il leader della Cgil, Maurizio Landini, in occasione de 'L'Aria che tira' su La7.
Landini: "Precettazione sarebbe un atto illegittimo"
''Il nostro sciopero è legittimo perché quando si mette in discussione l'ordine costituzionale, la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini, queste due condizioni permettono di poter proclamare lo sciopero. Noi lo abbiamo proclamato nel rispetto della legge 146. Se dovesse arrivare una precettazione sarebbe un atto illegittimo e contro il diritto di sciopero''. Lo sottolinea il leader della Cgil, Maurizio Landini, in occasione de 'L'Aria che tira' su La7.
Ordine dei giornalisti chiede di far entrare stampa Gaza
"Chiediamo che i giornalisti attualmente detenuti arbitrariamente vengano immediatamente rilasciati al fine di poter svolgere il loro lavoro. A bordo della Flottilla vi erano numerosi giornalisti presenti per documentare gli eventi, tra cui diversi italiani. Anch'essi sono stati fermati dall'esercito israeliano in seguito agli abbordaggi illegali avvenuti in acque internazionali, in spregio di ogni regola del diritto. Anche per questo ribadiamo ancora una volta, insieme alle organizzazioni internazionali dei giornalisti, la richiesta di far entrare a Gaza la stampa internazionale per testimoniare quello che accade alla popolazione civile. Se la libertà di stampa non è uno slogan va garantita sempre e ovunque". Lo dichiara Carlo Bartoli, presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti.
Spagna, appello dei sindacati a mobilitazione
Il sindacato Comisiones Obreras (CcOo) ha condannato il "blocco militare illegale" imposto dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu alla Flotilla e ha invitato le autorità spagnole e internazionali alla "massima implicazione" per la protezione di tutti gli equipaggi della spedizione umanitaria, intercettata in acque internazionali dalle forze dell'esercito israeliano a fronte della "manifesta violazione del diritto internazionale fatta da Israele con questi arresti". Per questo motivo, in un comunicato ha fatto appello agli spagnoli a partecipare "in massa" alle mobilitazioni convocate per oggi e per sabato in varie città spagnole, contro "questo nuovo attacco israeliano ad attivisti che, in maniera pacifica, tentano di palliare la sofferenza a Gaza" e denunciare "la colonizzazione israeliana dei territori e delle acque palestinesi".
Una manifestazione nazionale è stata convocata da CcOo e Union General de Trabajadores (Ugt) per il prossimo 15 ottobre, in segno di "sostegno al popolo palestinese" e per denunciare "il genocidio e la violazione sistematica degli accordi internazionali da parte di Israele da tre decenni nei territori palestinesi".
Sciopero Gaza: adesione Usigrai, garantita copertura informativa
Usigrai aderisce allo sciopero generale del 3 ottobre, proclamato dalla Cgil, ma sarà garantita la copertura informativa: "Il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai - si legge in una nota dell'Esecutivo Usigrai - ritiene che le colleghe e i colleghi che vorranno aderire allo sciopero generale di venerdì 3 ottobre, proclamato dalla Cgil, dovranno poterlo fare contando sulla piena assistenza sindacale". Tuttavia, aggiunge, "il fermo degli attivisti e le mobilitazioni in corso in tutta Italia hanno bisogno di essere raccontate dal Servizio pubblico della Rai". Per queste ragioni, l'Usigrai annuncia l'adesione allo sciopero indetto dalla Cgil (ai sensi del comma 7 dell'art. 2 della legge n.146 del 1990 sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali) e, allo stesso tempo, chiede ai propri iscritti di "garantire la copertura informativa della giornata del 3 ottobre, nelle modalità previste dall'accordo 4 dicembre 2000, nelle forme e nei modi che saranno predisposte da ciascuna redazione": pertanto, invita "giornaliste e giornalisti a garantire con responsabilità le prestazioni essenziali al prodotto informativo. Sara' anche questo un modo - conclude la nota - per dare il giusto contributo ad una mobilitazione che il sindacato Usigrai ha sostenuto e sostiene; quella per la pace, la libertà e i diritti umani, come garantiti dalla nostra Costituzione".
Flotilla: "perso contatti con le barche,fermati gli italiani"
"Abbiamo perso i contatti con tutte le imbarcazioni. Almeno 40 risultano intercettate e delle altre sette non abbiamo notizie. Stiamo provando a seguirle ma è sempre più difficile capire". Lo spiega la portavoce italiana del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia. "Credo che gli italiani a bordo siano stati fermati tutti" aggiunge.
Cresce protesta studentesca a Torino, licei in occupazione
Cresce a Torino lo stato di agitazione degli studenti medi in sostegno alla Global Sumud Flotilla. Questa mattina circa un centinaio di ragazzi sono partiti in corteo dal liceo Einstein di via Bologna, in assemblea permanente da giorni e ora in occupazione, per raggiungere Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, anch'essa occupata. Al momento risultano in occupazione anche i licei Primo Artistico, Copernico-Luxemburg, Gobetti, Galileo Ferraris e Gioberti. Secondo gli studenti, altri istituti potrebbero annunciare la mobilitazione già nelle prossime ore.
Quattro barche della Flotilla proseguono la navigazione, la Mikeno è ferma nelle acque antistanti a Gaza
Sono quattro le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla che risultano dal tracker ancora in navigazione. La Mikeno, al momento la più vicina a Gaza, risulta ancora ferma a zero nodi.
Media Israele, abbordate 40 su 47 barche della Flotilla
Le forze dell'unità di commando navale Shayetet 13 della Marina israeliana hanno abbordato circa 40 delle 47 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Almeno quattro imbarcazioni sono bloccate in mare a causa di problemi tecnici, indipendenti dalle azioni militari, mentre altre tre sono ancora in navigazione monitorate della Marina per assicurarsi che non raggiungano Gaza. Lo riferisce il Times of Israel, aggiungendo che la Marina è pronta a trattenere anche gli attivisti a bordo di quelle imbarcazioni o a rimorchiarli in porto.
Media, due barche verso Gaza, persi contatti con Mikeno
Allo stato attuale, due barche della Global Sumud Flotilla si stanno ancora dirigendo verso Gaza: la Fair Lady e la Marinette. Lo affermano attivisti ai media panarabi. La Mikeno, che secondo i media turchi sarebbe arrivata nelle acque di Gaza, ha perso il contatto con gli organizzatori.
Rete studenti medi Marche, 'scioperiamo per bloccare tutto'
La Rete degli studenti medi delle Marche aderisce allo sciopero di domani, venerdì 3 ottobre, convocato dai sindacati in solidarietà con la popolazione palestinese e con la Global Sumud Flottilla. In un comunicato l'organizzazione studentesca denuncia il blocco navale imposto da Israele e chiede al governo italiano di "prendere posizione contro le violazioni del diritto internazionale". La Rete annuncia inoltre i vari appuntamenti che ci saranno domani nelle Marche per aderire allo sciopero: a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) ci sarà un presidio in piazza dei Bambini del Mondo alle 8, ad Ascoli Piceno un corteo con partenza da piazza Matteotti alle 11, a Fermo un corteo con partenza dal Terminal Mario Dondero alle 7.30, a Macerata un presidio in piazza della Libertà alle 9.30, ad Ancona un corteo con partenza da piazza del Crocifisso (nel rione Archi alle 16, a Pesaro un presidio in piazzale Lazzarini alle 10. "Blocchiamo tutto per la Flottila. Chiediamo lo stop alla complicità, alla fornitura di armi, al silenzio di fronte a un genocidio", si legge nel comunicato dell'organizzazione studentesca, che invita studenti e cittadini a unirsi alla mobilitazione.
Occupata facoltà di lettere all'università di Pisa
I collettivi universitari da ieri sera hanno occupato la facoltà di lettera dell'Università di Pisa in segno di solidarietà alla Goobal Sumud Flotilla intercettata dalle forze israeliane che le hanno impedito di raggiungere Gaza. L'occupazione è scattata al termine del corteo spontaneo promosso in serata e culminato con la temporanea occupazione dei binari della stazione ferroviaria e conseguente stop di un'ora alla circolazione dei treni. Stamani intanto alcune scolaresche degli istituti superiori hanno disertato le aule o ritardato l'ingresso a scuola, mentre alle 13.30 è in programma un'assemblea studentesca che deciderà le prossime azioni e se estendere le occupazioni anche ad altri dipartimenti dell'ateneo pisano.
A Bologna bloccato il rettorato dell'Università
I collettivi universitari a Bologna questa mattina sono tornati in azione bloccando diverse sedi universitarie per manifestare contro l'arresto degli equipaggi della Global Sumud Flotilla. "Block the University" recita uno striscione all'ingresso del rettorato. In via Zamboni c'è una barriera realizzata con copertoni e sedie, mentre l'ingresso di molte facoltà è bloccato dai picchetti dei collettivi. Tende sono spuntate in rettorato, che risulta bloccato.
Bari, studenti interrompono lezioni UniBa, 'blocchiamo tutto'
Alcuni studenti dell'Università Aldo Moro di Bari, riuniti nella sigla Cambiare rotta, stamattina stanno tentando di interrompere le lezioni in quattro plessi - Ateneo, Lingue, Scienze politiche e Giurisprudenza - come atto di protesta e mobilitazione in favore della Global Sumud Flotilla e del popolo palestinese. Gli studenti irrompono nelle aule, fermano la lezione e chiedono a professori e studenti di unirsi alla protesta. Gli studenti si sono anche riuniti davanti al rettorato chiedendo di incontrare il nuovo rettore Roberto Bellotti perché "prenda posizione affinchè Israele vada fuori dall'Università". "Abbiamo anche fatto partire un corteo - spiega la studentessa Antonella De Renzo - che ha sfilato in tutta l'area dell'università partendo dall'ateneo". A breve, annuncia, "occuperemo un'aula al secondo piano".
Meloni, sciopero? Weekend lungo e rivoluzione non insieme
"Mi sarei aspettata che i sindacati almeno su una questione che reputavano così importante" come Gaza "non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì. Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme". Lo ha detto Giorgia Meloni a Copenaghen.
Dilaga protesta studenti italiani,occupazioni e cortei
Le manifestazioni e i cortei non si fermano. In tutta Italia per scuole e università si riprende questa mattina, poche ore dopo la mobilitazione scattata ieri in tarda serata appena giunta la notizia dell'abbordaggio delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla da parte della Marina israeliana. In molti atenei sono scattate le occupazioni e per oggi sono in programma cortei e assemblee, da Nord a Sud in vista dello sciopero generale di venerdì. L'Università Statale di Milano è stata occupata dagli attivisti di 'Cambiare Rotta Milano' dopo tre settimane in mobilitazione permanente, con presidi, assemblee studentesche con i lavoratori e mobilitazioni. A Roma gli studenti di 'Cambiare Rotta' hanno bloccato la facoltà di Lettere a La Sapienza. Assemblee anche al Morgagni e in molti altri licei della Capitale. A Torino è stata bloccata la didattica al Palazzo Nuovo, una delle principali sedi dell'Università degli Studi di Torino. A Genova proseguono le mobilitazioni nella zona universitaria del Balbi. A Bologna sui social vengono segnalate le mobilitazioni degli studenti del Sabin, del Minghetti, del Fermi e diversi altri, con un corteo aperto dallo striscione "Blocchiamo tutto". Mobilitazioni anche a Bari con un presidio di studenti universitari e un sit-in in programma davanti al rettorato dell'università Aldo Moro.
Firenze, studenti istituti superiori in piazza
Gli studenti di alcune scuole superiori si sono questa mattina mobilitati per protestare contro l'arrembaggio israeliano alle navi della Global Sumud Flotilla. In particolare gli alunni dei licei Michelangiolo e Castelnuovo hanno scelto di non entrare in classe, mentre altri istituti hanno scelto di convocare un'assemblea. In città, gli studenti che si sono riversati per le vie del centro, hanno creato problemi alla circolazione dei bus urbani. In alcune strade si sono registrate lunghe file di mezzi fermi, mentre i manifestanti sventolavano bandiere palestinesi e intonavano cori come "Siamo tutti antisionisti". Manifestazione di studenti anche al liceo artistico Porta Romana.

































