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“Non possiamo accettare lo scempio del diritto internazionale umanitario a cui assistiamo”. Questo il messaggio forte e chiaro lanciato da Giuristi Democratici, ASGI, Comma2 e Legal Team Italia all’indomani dell’attacco alla Global Sumud Flottiglia. E proprio in difesa del Diritto Internazionale come strumento e fondamenta della democrazia che queste associazioni di giuristi hanno annunciato l’adesione allo sciopero generale del 3 ottobre proclamato dalla Cgil.
“Nella serata e nella notte del 1 ottobre la Marina Militare Israeliana – si legge in una nota - ha attaccato, in acque internazionali, una ventina delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Lo ha fatto, oltre tutto, preannunciandolo e con il sostegno di fatto, tra gli altri, del governo italiano, la cui premier si è esibita in questi giorni in dichiarazioni aggressive nei confronti degli attivisti imbarcati, anziché delle politiche criminali in atto (o progettate) per la popolazione palestinese e a Gaza”. La violazione del diritto internazionale sta proprio qui, Israele ha fermato le imbarcazioni della Flottilla in acque internazionale.
Non si può assistere indifferenti a veri e propri crimini contro l’umanità in violazione di ogni legge: “Il blocco israeliano e l’occupazione di Gaza, l’assalto alla Flotilla (oltre tutto, ancora in acque internazionali), l’uso di idranti e di granate stordenti contro gli attivisti imbarcati, ma soprattutto il genocidio in corso, l’impedimento all’ingresso di aiuti umanitari, l’invasione militare e coloniale non possono che essere chiamati con il loro nome, definiti illegali, criminali e avversati in ogni sede”.
Secondo i giuristi e le giuriste aderenti alle associazioni anche il Governo italiano è, quantomeno, inadempiente. “Il governo italiano doveva impedire (e non l’ha fatto) l’aggressione alla Flotilla, quanto meno ai nostri connazionali. Il minimo che possa fare ora è esigere l’assoluta incolumità degli attivisti arrestati e di quelli che verranno arrestati nelle prossime ore, assisterli nel rimpatrio e sostenerli nell’impugnazione delle espulsioni che verranno disposte nei loro confronti, e mettere in atto poi tutte le forme di protesta istituzionale e diplomatica, richiamando l’ambasciatore italiano e soprattutto bloccando definitivamente ed in maniera assoluta l’invio di armamenti a Israele, interrompendo i rapporti commerciali”.
Non è affatto vero che l’esercito israeliano abbia agito in piena legalità internazionale ha ricordarlo ancora la nota firmata da Giuristi Democratici, ASGI, Comma2 e Legal Team Italia: “Lasciano infine basiti le dichiarazioni del vicepresidente del consiglio dei ministri Tajani sull’operato dell’IDF (“Comunque quello che dice il diritto è importante, ma fino a un certo punto”), dichiarazioni che non necessitano di alcun tipo di commento da parte nostra, ma che rivelano assoluta mancanza di postura istituzionale e incapacità di svolgere in maniera dignitosa un importante ruolo costituzionale”.
Sciopero generale e mobilitazioni si muovono, invece, nel soldo del diritto nazionale e internazionale: “Le manifestazioni in corso in tutta Italia hanno il nostro pieno sostegno e adesione, così come lo sciopero generale indetto per la giornata del 3 ottobre 2025”. “Invitiamo tutti i giuristi e le giuriste ed i lavoratori del settore giustizia – conclude la nota - alla mobilitazione in tutte le piazze e le sedi giudiziarie”.