Klair Manohar Lal è arrivato in Italia dall’India nel 2015. Negli ultimi quattro anni ha conosciuto lo sfruttamento in un’azienda di accessori moda del distretto fiorentino. “Non ho mai visto rispettare quanto scritto nel mio contratto”, dice. “Lavoravo dieci ore al giorno, sabato compreso. Non mi è mai stato pagato il salario pattuito e non ho mai potuto usufruire di un giorno di ferie”.

Poi, il licenziamento improvviso. “Ero disperato e non sono riuscito a far valere le mie ragioni. Quando mi sono rivolto alla Cgil ho capito quali fossero i miei diritti. Ora è in corso un procedimento legale”. E aggiunge: “Non è giusto lavorare così tanto senza il dovuto riconoscimento. Se nessuno ti ascolta, il sindacato può aiutarti”.

Klair Manohar Lal è uno dei lavoratori che nei giorni scorsi a Firenze ha testimoniato la fragilità della propria condizione lavorativa nella filiera della moda in un flash mob contro lo scudo penale per le Pmi, disegno di legge del governo che riduce la responsabilità delle imprese committenti.

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