“In economia il tempo è prezioso e certamente sulle Zes in Sicilia se ne è già perso troppo, in confronto anche alle altre regioni del meridione. Il 25 settembre ora chi è pronto partirà e il governo regionale deve assumersi tutte le sue responsabilità anche quelle inerenti a un confronto con le parti sociali che finora si è svolto su binari più formali che sostanziali”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino. ”Negli incontri del 31 luglio e del 5 agosto- afferma Mannino- non ci sono state fornite informazioni adeguate per una replica compiuta. Tuttavia- sottolinea il segretario della Cgil- siamo riusciti a individuare alcune criticità che sarà bene affrontare subito per non incappare in ulteriori ritardi e vorremmo essere messi nelle condizioni di esplicitarle con l’obiettivo del loro superamento”. “Il nostro auspicio in generale – continua- è che le scelte vengano operate sulla base di un piano di sviluppo strategico che espliciti le opzioni e le attività sulle quali la regione punta per attrarre investimenti e ad oggi non ci pare che sia così. Pare anzi che la visione d’insieme manchi del tutto”. Mannino aggiunge: “Possiamo dire con chiarezza dunque che non condividiamo il percorso e alcune scelte di merito fermo restando che bisogna andare avanti. Lavoreremo dunque affinché le nostre proposte per migliorare e qualificare la proposta del governo possano trovare accoglienza attraverso il confronto con le istituzioni competenti. Mannino ricorda che “i finanziamenti per le Zes sono previsti sino al 2020”. E che “le altre Regioni che hanno avuto approvato la proposta di Zes hanno previsto agevolazioni aggiuntive per gli investitori”. L’idea generale è che “anche in questa occasione – rileva Mannino- il Governo Musumeci stia mostrando una incapacità di esprimere un’idea generale di sviluppo per la Sicilia”.