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“Le produzioni delle Acciaierie Valbruna di Bolzano e Vicenza sono strategiche, ma ancora nessuna risposta”. Così il coordinatore Siderurgia Fiom Cgil nazionale Loris Scarpa, il segretario generale Fiom Cgil Bolzano Marco Bernardoni e il segretario generale Fiom Cgil Vicenza Morgan Prebianca commentano l’incontro che si è tenuto martedì 4 novembre al ministero delle Imprese sulla vertenza delle Acciaierie Valbruna.
“L’incontro era stato annunciato come l’opportunità per risolvere i problemi attraverso la golden power”, spiegano: “Tuttavia la Provincia si è presentata a quest’incontro priva di risposte concrete, sia per i lavoratori sia per l’azienda, nonostante la decretazione della strategicità delle produzioni e l’importanza della continuità produttiva riconosciuta dal governo. Dobbiamo quindi aspettare il Consiglio provinciale di venerdì prossimo e la decisione del Tar prevista per il 17 novembre, mentre il bando prosegue il suo corso”.
Scarpa, Bernardoni e Prebianca ritengono “le decisioni prese dalla Provincia finora irresponsabili e illogiche, poiché si mettono a rischio 1.800 posti di lavoro in due province. Le comunicazioni aziendali, che prevedono potenziali riorganizzazioni con spostamenti di produzione all’estero, sono inaccettabili. È fondamentale ritirare il bando e messi a uno stesso tavolo tutti i soggetti coinvolti per il bene dei lavoratori e delle comunità locali”.
I tre dirigenti Fiom così concludono: “La lotta deve proseguire fino al ritiro del bando e per impedire qualsiasi riorganizzazione aziendale che metta a rischio la continuità produttiva e la tenuta occupazionale”.























