PHOTO
Le feste di Natale non sono le stesse per tutti: nel settore terziario oltre 10 milioni di lavoratrici e lavoratori si ritrovano senza pause né ferie, perché sono chiamati a garantire i servizi fondamentali. È l’allarme che arriva dalla Filcams Cgil.
Il sindacato di categoria fa il punto su “un mondo del lavoro frammentato e complesso – così lo definisce -, mondo che chiama a nuove forme di rappresentanza e partecipazione”.
Comparti essenziali senza pause
Ci sono servizi che nella nostra società vengono dati naturalmente per scontati, banalmente dovuti, in qualsiasi periodo dell'anno. A garantirne la continuità sono persone, lavoratrici e lavoratori, che invece di pretendere, danno: il loro tempo, il loro impegno, il loro privato. Esordisce così la presa di posizione della Filcams, particolarmente significativa perché arriva alla vigilia delle feste.
Si tratta del terziario, spiega la sigla: “La quasi totalità dell'ampia compagine di lavoratrici e lavoratori che la Filcams Cgil rappresenta opera in settori e comparti che non conoscono pause legate alle festività nazionali, ma che rendono queste feste tecnicamente possibili per tutte le cittadine e i cittadini che possono permettersi pause più lunghe e vacanze”.
Chi sono i lavoratori che non si fermano
Ci sono le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione, con turni che continuano a ruotare anche quando tutto si ferma, concedendo brevi e rare pause di un'unica giornata; non si fermano i servizi di pulizia, negli ospedali, nelle fabbriche, nei centri commerciali, e non riposano quelli di vigilanza, ovunque; il lavoro di cura continua a sostenere le famiglie che ne hanno bisogno, mentre aumenta il lavoro degli addetti della sfera turistica - dal mondo alberghiero a quello della ristorazione, dalle strutture termali a quelle archeologiche e museali.
Come detto, il totale supera i 10 milioni di lavoratori. Uomini e donne distribuiti capillarmente nel tessuto operativo di tutto il Paese, una realtà che per il sindacato “deve essere, altrettanto capillarmente, raggiunta e tutelata”. Chi offre tanto, sempre, ha sempre diritto allo stesso grado di cura e di attenzione.
Se il mondo del lavoro cambia, si complica, si frantuma, allora lo stesso sindacato non può che seguirne il movimento, interpretarne le complessità, moltiplicarsi a sua volta per abbracciare tutto, e tutti nelle diverse necessità.
Russo, Filcams: sfide epocali da affrontare con strumenti nuovi
“Il sindacato si trova di fronte a sfide epocali, che devono essere affrontate anche con strumenti nuovi, adeguati alla straordinarietà della fase”. Così Fabrizio Russo, segretario generale della Filcams Cgil, che aggiunge: “Chiudiamo questo anno con un bilancio contrattuale più che positivo, ma sappiamo che non è possibile guardare veramente avanti, verso l'anno che sta per iniziare e il lavoro che ci aspetta, senza vedere e considerare il nuovo volto del mondo del lavoro, che ci chiama a nuove forme di partecipazione, nuove strategie, nuove azioni”.






















