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“Quel che è successo ad Ala è la dimostrazione che ancora oggi non esistono meccanismi sufficienti ad assicurare che le operazioni di manutenzioni delle linee ferroviaria avvengano in totale sicurezza”. A dirlo è il segretario generale Filt Cgil Trentino Franco Pinna, commentando l’incidente sul lavoro avvenuto lunedì 22 dicembre sulla linea ferroviaria del Brennero.
“A lavori in corso, c’è solo un modo per garantire la sicurezza: la chiusura dei binari”, prosegue Pinna: “Siamo consapevoli che questo impone costi in termini di perdita di puntualità dei treni e di riprogrammazione oraria. Il rispetto della puntualità, però, non può mai valere più della vita umana. La sicurezza deve venire prima di tutto. Avrebbe dovuto insegnarcelo la tragedia di Brandizzo”.
Sulle dinamiche dell’incidente gli accertamenti sono ancora in corso, ma è plausibile immaginare che qualcosa non sia andato come doveva nel rispetto delle procedure. “Non sappiamo se ci siano delle responsabilità. Rispettiamo le indagini in corso, ma ci auguriamo che venga fatta piena luce su quanto successo”, proseguono Pinna e Monica Faggioni (responsabile Salute e sicurezza Cgil Trentino): “Un incidente sul lavoro non è mai frutto di una tragica fatalità”.
Pinna e Faggioni così concludono: “In queste ore cruciali per la vita dell’operaio vittima dell’incidente il pensiero del sindacato va a lui e alla sua famiglia, cui esprimiamo massima vicinanza. Piena solidarietà anche ai due colleghi che erano presenti sul binario con lui, uno dei quali ha riportato ferite”.






















