Gli accordi sono tre, uno quadro siglato lo scorso luglio grazie ad attento lavoro della Prefettura: “Protocollo d’intesa per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture”. Gli altri due riguardano un’opera strategica per la città, il cantiere della linea 4 della metropolitana, da un lato istituendo il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito e dall’altro lanciando un meccanismo di premi e incentivi per la prevenzione.

Unico l’obiettivo: “Creare attraverso la contrattazione d’anticipo meccanismi che prevengano gli incidenti”. Vincenzo Greco è il segretario della Camera del lavoro meneghina con delega a salute e sicurezza, e quegli accordi ha contribuito a costruirli, quindi la soddisfazione che esprime nell’illustrarli è tanta, anche se “il lavoro da fare per estenderli ad altri settori è davvero consistente”, precisa.

Expo 2015

Questi testi non nascono dal nulla, hanno un “padre nobile”, la contrattazione di anticipo e i conseguenti accordi realizzati quando si dovevano costruire le strutture che avrebbero ospitato l’Expo. “Allora abbiamo vinto contro la statistica che indicava che qualche incidente mortale ci sarebbe potuto essere nella realizzazione del sito di Expo, che prevedeva in un tempo molto ristretto una realizzazione di opere significative. Ma non ce ne è stato neanche uno”.

Certo, quella fu una bella scommessa vinta e un ruolo determinante l’ebbero proprio i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di sito. “Per questo – aggiunge Greco – abbiamo voluto prevedere l’istituzione di questa figura sia nel Protocollo di intesa dello scorso luglio che in Metropolitana 4”

Gli accordi per la linea 4

Partiamo allora dai due protocolli di quella che, per la mobilità cittadina, è certo un'opera strategica. Il primo è stato siglato nel 2020 facendo esplicito riferimento a quanto fatto per Expo 2015, istituisce per il cantiere della M4 la “Rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo” con compiti specifici, precisi e dettagliati.

“Il loro ruolo è strategico – sottolinea il dirigente sindacale – perché sono determinanti per le due azioni che riteniamo fondamentali per la prevenzione: informazione e formazione”. Però, e questo è il rammarico di Greco, in questo caso si è arrivati in ritardo. Il primo Protocollo, infatti è stato siglato solo dopo il verificarsi di un incidente mortale. A perdere la vita fu Raffaele Ielpo, capo squadra di 42 anni. “Assieme alla soddisfazione per l’accordo ci è rimasto il sapore amaro di non essere arrivati in tempo, i nostri interlocutori sono stati lenti a capire la strategicità degli interventi preventivi".

"Dopo quell’incidente - prosegue -, nonostante il Covid, ci siamo mossi velocemente e abbiamo istituito il rappresentante di sito”, indispensabile appunto per interfacciarsi con le diverse aziende che operano in cantiere e organizzare interventi formativi e informativi, segnalare criticità e operare per superarle. Da allora non si è verificato più nessun incidente grave.

Il secondo accordo è più recente, in data 24 gennaio 2022, e istituisce un meccanismo di premi per quei lavoratori, sia singoli che in squadra, che segnalano rischi e problemi prima che si verifichino incidenti, e danno un contributo per cambiare comportamenti e procedure. “È un accordo sui 'quasi incidenti', un meccanismo che funziona – ci dice il segretario –, responsabilizza gli addetti, li rende vigili e attenti e innesca azioni di correzione preventiva dei problemi. Il nostro obiettivo è di estendere il protocollo a tutta la filiera”. 

Ovviamente, oltre ai premi, ci sono anche penalizzazioni per le imprese che se violano norme e procedure su salute e sicurezza ricevono sanzioni anche pecuniarie. “Questi protocolli – conclude il ragionamento di Greco – ci fanno raggiungere tre obiettivi, il primo è la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, il secondo riguarda la contrattazione, il terzo è quello di estendere l’esperienza contrattuale”.

Il protocollo generale della filiera

È l’ultimo arrivato, data luglio 2022, è riguarda tutto il Comune di Milano, innovativo è importante perché tiene insieme due pilastri che di per sé sono interconnessi: sicurezza e legalità. L’hanno siglato davvero in tanti, dal Comune alla Prefettura, dalle organizzazioni sindacali e quelle datoriali, dall’Inps all’Inail, dalle Ats all’Ispettorato del lavoro. Il fine è quello di “rafforzare la tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e per un contrasto efficace al lavoro irregolare”.

Gli strumenti sono diversi, a cominciare dall’istituzione in tutti i cantieri del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito, proprio sul modello di quanto fatto in M4. E poi un'azione preventiva delle stazioni appaltanti nella verifica delle aziende che partecipano alle gare, l’obbligo del cartellino di riconoscimento per i lavoratori, e ancora, formazione e informazione e grande attenzione ai meccanismi di sub appalto. E poi c’è il capitolo legalità con un’attenzione alla emersione del lavoro irregolare, con l’impegno per i sottoscrittori all’applicazione dei contratti edili sottoscritti dalle organizzazioni più rappresentative in tutta la filiera dell’appalto.

“Quello di luglio è un accordo quadro - illustra Greco -, ovviamente prevede le regole generali e poi occorrono i protocolli applicativi. Uno degli aspetti più significativi è proprio l’agibilità sindacale nei cantieri. Il paradigma di riferimento è che dove c’è rappresentanza sindacale statisticamente ci sono meno incidenti rispetto a dove il sindacato non c’è. Così come è importante, e il protocollo lo prevede, aumentare i livelli di informazione e formazione, aumentare i controlli sulla regolarità dei rapporti di lavoro e la pianificazione delle opere attraverso la partecipazione”.

Capitolo importante, poi, è quello dei controlli ma spesso la sola presenza di soggetti diversi nei cantieri ha funzione di deterrenza e prevenzione. E non è un caso che nello stesso protocollo si parli di sicurezza e di legalità: esiste un nesso tra irregolarità del lavoro e incidenti e infortuni. “Il nostro obiettivo – afferma infine il segretario – è quello di estendere questo protocollo anche ad altri settori produttivi. La contrattazione di anticipo è la via”.