Il Consiglio di Stato ha sospeso l'espressione del parere sullo schema di regolamento delle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e il primo ciclo d'istruzioneNelle motivazioni si evidenziano alcune carenze, soprattutto nell'analisi di impatto della regolamentazione presentata dal ministero dell'Istruzione e del merito definita "per molti aspetti inadeguata allo scopo" e rilevando altre criticità. Per questo sospende il parere "in attesa degli adempimenti richiesti". 

Non ha dubbi la Flc Cgil: “Il mancato parere del Consiglio di Stato rappresenta una sonora bocciatura delle Indicazioni nazionali 2025 che, fin dalla prima bozza per il dibattito pubblico, abbiamo valutato come una pericolosa operazione di revisione della cultura democratica della scuola e del Paese”. 

“Abbiamo da subito chiarito – continua la nota della Flc - che le Indicazioni nazionali non erano un testo emendabile viste le numerosissime criticità rilevate dal mondo della scuola, dell’associazionismo professionale, dell’università, della ricerca e dalla stessa società civile. Anche le modifiche apportate alla versione finale non ne hanno cambiato l’impianto ideologico identitario e anacronistico”.

Il sindacato della conoscenza della Cgil invita il ministro “viste le numerose problematiche emerse e sottolineate anche dal Consiglio di Stato”, a “cogliere l’occasione per operare una seria revisione del testo aprendo i cambiamenti delle Indicazioni nazionali a un reale dibattito con le scuole”.

Motivo in più per confermare il 18 ottobre la giornata di mobilitazione organizzata con il Tavolo nazionale per la scuola democratica, una rete di 23 soggetti collettivi impegnati nel mondo dell’educazione. 

"Ci mobiliteremo a livello nazionale contro il modello autoritario di scuola che emerge dalle nuove Indicazioni”, per riaffermare “il protagonismo di chi ogni giorno vive e attraversa la scuola”, conclude la nota.

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