In Francia e Austria è il primo partito. In Germania raddoppia i voti e sorpassa i socialisti. In Spagna risale la corrente. In Italia consolida il primato. La destra, più o meno estrema, avanza in tutto il vecchio continente ma grazie al buon risultato dei Popolari non è in discussione un parlamento con maggioranza pro Ue nell’emiciclo di Strasburgo. Lieve la perdita dei socialisti, netto invece il calo dei liberali e dei verdi, che pagano le disastrose performance dei macroniani in Francia e dei Grune in Germania. Affluenza al 49,6%.

Italia, la conferma del centrodestra

Meno di un italiano su due (record assoluto) conferma il centrodestra di governo. In particolare Fratelli d’Italia resta primo partito (oltre il 28%), e Forza Italia che supera nel derby la Lega. Nell’opposizione bene il Pd (24%), male il Movimento 5 stelle. Avanza Avs (oltre il 6%), Renzi e Calenda rimangono senza seggi.

Francia, Le Pen doppia Macron

In Francia il partito Rassemblement National di Marine Le Pen, guidato da Jordan Bardella, prende il doppio dei voti del partito macroniano Reinassance (32 contro 14,9%). Il presidente francese ha parlato in diretta tv alla nazione annunciando lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e il voto anticipato il 30 giugno e Il 7 luglio.

Germania, l’ascesa dell’Afd

In Germania, i Socialdemocratici del cancelliere Scholz hanno subito una significativa battuta d’arresto. L’Spd ha ottenuto solo il 14,1% dei voti, posizionandosi dietro ai conservatori (Cdu e Csu) che sono primi con il 30,3%, e all'estrema destra Afd, che ha raggiunto il 15,6%.

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L’Austria si tinge di nero

In Austria, l’estrema destra del Fpö è al 25,7% dei voti, diventando per la prima volta nella sua storia la forza politica più importante del Paese. Seguono i conservatori (Övp) e i socialdemocratici (Spö), entrambi con poco più del 23%. I Verdi si attestano al 10,7%.

Spagna popolare, ma cresce Vox

In Spagna la destra tradizionale del Partido Popular (Pp) sopravanza i socialisti (34,2 contro 30,2%). Tuttavia, anche qui l’ultradestra sta guadagnando terreno grazie a Vox, che potrebbe ottenere sei seggi rispetto ai quattro del 2019, e ai populisti di Se acabó la fiesta, che potrebbero conquistare tre deputati.

Linch (Ces): vince l’insicurezza e la rabbia

Commentando gli exit poll, la segretaria generale della Confederazione Europea dei sindacati Esther Lynch ha sottolineato come “questi risultati preliminari chiariscono che l’Europa deve risolvere urgentemente l’insicurezza economica e sociale che sta dietro la crescente rabbia e paura nella nostra società”. Per la leader della Ces “le persone sono insoddisfatte della propria retribuzione e delle condizioni di lavoro, e hanno poca voce in capitolo sul proprio lavoro, hanno maggiori probabilità di essere vulnerabili ai messaggi di estrema destra”.