“Condanniamo fermamente il nuovo piano approvato dal Consiglio di sicurezza del governo israeliano che prevede l’invasione, l’occupazione e l’annessione della Striscia di Gaza ad Israele, con la deportazione e l’espulsione della popolazione palestinese”. È quanto dichiara la segreteria nazionale della Cgil. Per il sindacato il piano determinerà la violazione dei “più elementari fondamenti del diritto internazionale e umanitario, darà vita a nuove violenze, guerre, e potrà condurre a una ulteriore destabilizzazione della regione mediorientale”.

“Ci rivolgiamo al presidente della Repubblica, al governo, al Parlamento italiano, alle istituzioni europee e internazionali - afferma la segreteria - affinché agiscano con immediatezza, mettendo in campo ogni strumento politico, diplomatico e di pressione economica nei confronti del governo di Israele per chiedere di fermare immediatamente questo piano di occupazione e deportazione del popolo palestinese dalla propria terra”.

La Cgil sottolinea la necessità di permettere che gli aiuti umanitari arrivino ai palestinesi, che “da due mesi sono ridotti in condizioni di fame e carestia a causa del blocco totale imposto da Israele. Sono necessari un cessate il fuoco immediato e una tregua permanente che permetta la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri. Ribadiamo con sempre maggiore convinzione - si legge infine - che la sicurezza, i diritti, le libertà, la democrazia e la pace sono principi, valori e obiettivi comuni a tutti i popoli e a tutte le nazioni, da perseguire nel quadro del diritto internazionale e umanitario”.

https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/gaza-popolazione-stremata-cczg0e81

Anche la Rete italiana pace e disarmo si rivolge ai presidenti della Repubblica italiane della Commissione europea, al governo Italiano e al Parlamento italiano ed europeo scrivendo una lettera nella quale chiede alle istituzioni nazionali ed europee di rompere il silenzio e ogni complicità sulle decisioni del governo israeliano.  

“Va fermata l’azione criminale, di pulizia etnica, di punizione collettiva del governo israeliano nei confronti della la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania!” Si chiede quindi di assumere finalmente una forte iniziativa per il cessate il fuoco, per l’apertura immediata di tutti i valichi per fare arrivare aiuti alla popolazione civile  per la liberazione di ostaggi e prigionieri nelle mani di Hamas e per opporsi ad ogni piano di deportazione della popolazione palestinese fuori dalla loro terra.