Torna anche quest’anno, a poca distanza dai David di Donatello, l’appuntamento dedicato alle maestranze del cinema. Quelle da Oscar. La Pellicola d’Oro, giunta alla sua XV edizione, si terrà il prossimo 14 giugno, ma sarà preceduta da una cerimonia di presentazione. Venerdì 23 maggio, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, verranno infatti annunciati tutte le nomination e i premi alla carriera. 

Il premio

Il premio è rivolto a tutte le maestranze tecniche e artistiche, votate da una giuria composta da 260 professionisti. Il riconoscimento è nato nel 2011 da un’idea dello scenografo e regista Enzo De Camillis assieme alla FITeL (Federazione Italiana Tempo Libero) ed è un punto di riferimento importante per la salvaguardia delle professioni del cinema e il sostegno alle industrie del cine-audiovisivo in Italia. Quest’anno il premio assume un valore simbolico ancora più forte, perché arriva in un periodo di grande crisi del cinema italiano, come denunciato dal palco dei David, oltre che nella lettera appello ideata dal regista Andrea Segre e firmata da diversi artisti e non solo.

La crisi del cinema 

La polemica tra il mondo del cinema e il ministro della Cultura Giuli è arrivata fino a Cannes. Dal festival oltralpe, alcuni degli artisti italiani presenti hanno espresso la loro opinione. “Ricordiamoci di tutti i colleghi e di tutte le maestranze che non stanno lavorando” ha dichiarato la sceneggiatrice Ippolita Di Maio, insieme a Mario Martone e a Valeria Golino. I tre si sono espressi nel corso della conferenza stampa a margine della proiezione di Fuori, unico film italiano in concorso a Cannes. 

TRA ARTE E ARTIGIANATO

La Pellicola d’Oro assegna premi in ben quattordici categorie, che vanno dal direttore di produzione all’operatore di macchina, passando per la sarta di scena. E poi capo elettricista, creatore di effetti sonori, maestro d’armi, tecnico effetti speciali e molti altri. “Mestieri e professioni – come si legge nella presentazione del premio - autenticamente e storicamente collocati tra arte e artigianato al più alto livello, essendo lo spettacolo una palestra di creatività che vede come protagonisti non solo coloro che sono a contatto diretto con il pubblico, ma anche tutti quei professionisti che rendono possibile la loro realizzazione”.

LE COLLABORAZIONI

Grazie a questo premio, insomma, è possibile ricostruire tutta la filiera produttiva del cine-audiovisivo, valorizzando l’opera di chi lavora dietro le quinte ma poi viene dimenticato nei titoli di coda. O ci passa, sì, ma troppo velocemente e dopo la scritta Fine. Dal 2016, La pellicola d’Oro premia anche i tecnici e i mestieri portoghesi a Lisbona e bulgari a Sofia. Mentre dal 2017 è diventata premio collaterale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, riconoscendo i mestieri di quei professionisti che hanno collaborato alla realizzazione dei film in concorso alla Mostra.

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