Per tutto c’è una prima volta. Quella prima volta che non si scorda mai. Per Collettiva lo è stata la partecipazione al Giffoni Film Festival come media partner, nata dall’idea condivisa con gli organizzatori di portare qui alla Cittadella del Cinema i temi del lavoro, dei diritti e della giustizia sociale. Una collaborazione nata quest’anno e che ha aperto la strada alla scoperta di nuove connessioni tra il cinema, il giornalismo e il racconto della società. Giffoni è un luogo magico, lo dicono tutti quelli che ci sono stati. Una di quelle esperienze difficili da raccontare, ma che solo se hai vissuto a pieno puoi capire. Sentire parlare di questo piccolo borgo campano, dove oltre 5 mila ragazzi si incontrano tutte le estati da cinquantacinque anni, è un po’ come leggere la storia dell’isola che non c’è. Qui i ragazzi restano davvero ragazzi, e gli adulti ringiovaniscono.
Gubitosi: “A Giffoni non c’era niente. Ma io vedevo già tutto”
“Nel 1970 avevo 17 anni, mi chiesi cosa potevamo fare la sera per non annoiarci qui a Giffoni, in un posto dove per noi ragazzi e i bambini non c’era niente – racconta il fondatore e direttore artistico del festival Claudio Gubitosi, intervistato dai giovani partecipanti al laboratorio di podcast curato da Collettiva – io amai l’intuizione che avevo avuto, e la condivisi con un gruppo di amici”. Giffoni è una specie di stato a sé, in cui la parola dei più piccoli conta davvero e il governo delle istituzioni è nelle loro mani. Lo capisci quando partecipi da ospite agli incontri con loro, ma anche alle anteprime con gli attori e i registi che vengono a presentare i film. Un confronto libero, uno scambio costante, dove non ci sono domande che non si possono fare, se a farle sono i bambini e i ragazzi. “Qui a Giffoni non c’era niente- prosegue Gubitosi – ma io quando aprivo gli occhi non vedevo niente, vedevo tutto: la Cittadella del Cinema, la Multimedia Valley, le strade piene, tante persone che venivano dall’Italia e dal mondo. E così è successo”.
Gli incontri targati Collettiva
In questi giorni al festival, Collettiva ha partecipato insieme alla Slc Cgil all’incontro “Sì, ma di lavoro che fai?” rivolto ai giovani aspiranti attori, per parlare di diritti, lavoro, identità nel fare questo mestiere. La nostra testata ha promosso poi il confronto tra i ragazzi della giuria Impact, impegnata sulle tematiche politiche e sociali, e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Un momento inedito di scambio, in cui i giovanissimi hanno condiviso con il segretario le loro impressioni su un mondo del lavoro sempre meno a loro misura. Ma è stata l’occasione per parlare anche di politica, democrazia e partecipazione.
L’incontro con Big Mama
Tra gli ospiti che in questi giorni hanno incontrato i ragazzi, alcuni sono ormai di casa qui a Giffoni, altri ci sono proprio nati e cresciuti. È il caso di Big Mama, che prima del concerto ha incontrato i giovani giurati, condividendo con loro il suo profondo legame con la manifestazione: “Per me il Giffoni è stato fondamentale. C’è un prima e un dopo. Venni qui a dodici anni per la prima volta, per accompagnare mio fratello a vedere il concerto di Salmo, e rimasi folgorata. Capii che era quello che volevo fare da grande”.
Registi e attori vengono qui per dialogare con i giovanissimi delle proprie esperienze professionali e per confrontarsi sui temi caldi del momento, come ha fatto Francesco Gheghi, che insieme al regista Vincenzo Alfieri ha presentato le prime immagini di 40 secondi, il film su Willy Monteiro. Il dibattito è stato anche l’occasione per svelare il volto dell’attore che interpreta il giovane scomparso nel 2020: Justin De Vivo, alla sua prima esperienza cinematografica e su un palco.
Il workshop Podcast Reporter
Il Giffoni Film Festival non è “soltanto” la rassegna dei film in concorso, votati dai giovani giurati. È anche un’esplosione di eventi collaterali, incontri con personaggi dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni e della società civile. È musica tutte le sere sotto le stelle e proiezioni gratuite al Giardino degli Aranci. Ed è la possibilità, per migliaia di bambini e ragazzi di frequentare gratuitamente laboratori di teatro, di scrittura creativa, di arti figurative, di educazione civica e molto altro ancora. Quest’anno, grazie alla presenza di Collettiva, i ragazzi hanno avuto l’occasione di frequentare il laboratorio Podcast Reporter, diventando per tre giorni redattori e inviati della nostra testata qui a Giffoni. Il risultato è un Giornale radio del Giffoni, un numero zero che ci auguriamo possa diventare il primo capitolo di una felice collaborazione.
L’ultima edizione del direttore
Questa per Gubitosi, dopo 55 anni, è l’ultima edizione da direttore artistico: “L’anno prossimo lascerò a una squadra di oltre novanta ragazzi – spiega – ma sarò sempre qui con loro”. Il direttore, infatti, ha ancora un altro grande sogno nel cassetto: quello di costruire qui a Giffoni un campus universitario del cinema. Il progetto c’è già e Gubitosi, come ha già fatto altre volte in questi anni, apre gli occhi e lo vede: “Non so quanti anni ci vorranno, ma il campus si farà”.