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Il futuro a rischio degli oltre 2.000 lavoratori di Alitalia dopo il nulla di fatto dell’incontro tra sindacati e azienda. La cassa integrazione straordinaria era stata prorogata lo scorso gennaio sino al 31 ottobre prossimo, ma Alitalia, in amministrazione straordinaria, non fornisce indicazioni e avvia l’esame congiunto nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo per la quale i sindacati hanno chiesto una convocazione ministeriale, arrivata in tempi brevi.
Fabrizio Cuscito, segretario nazionale Filt Cgil, ci spiega che nell’incontro avvenuto al ministero del Lavoro è stato chiesto un prolungamento della cassa integrazione, perché in occasione del piano industriale di Ita, che dovrebbe essere presentato in autunno, e del conseguente ampliamento delle attività delle società che lavorano a terra per i dati e per il servizio di handling, noi puntiamo a far sì che le 2000 persone in cassa integrazione possano essere integrate sul posto di lavoro.
Il piano industriale ancora però non è decollato ed è quindi necessario avere un prolungamento della cassa integrazione che permetta a questi lavoratori e a queste lavoratrici che ancora non non sono rientrati sul posto di lavoro di potere continuare ad avere entrate che consentano loro di vivere".
All’incontro con i rappresentanti del ministero e le parti datoriali hanno partecipato Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl T.a. e Anpac, che al termine hanno fatto sapere di avere chiesto anche un intervento ministeriale presso Ita, Airport handling, Swissport, Atitech e altri handlers che attualmente stanno impiegando a tempo determinato una parte di questi lavoratori per una stabilizzazione dei rapporti di lavoro.
Il ministero del Lavoro ha poi comunicato che da settembre ci saranno nuovi ‘job day’ per attuare le politiche attive e i sindacati hanno ribadito che devono essere presenti soprattutto le aziende del trasporto aereo visto che gran parte degli aiuti soprattutto nel periodo pandemico sono andati soprattutto a loro.
Sempre gli interlocutori ministeriali hanno comunicato che attualmente non esistono ulteriori strumenti conservativi di ammortizzatori sociali come la Cigs, ma che comunque esploreranno con i ministri di riferimento tutte le possibilità a disposizione. Le parti si rivedranno il 9 settembre per continuare il confronto procedurale.