Il Parlamento di Atene ha approvato nella notte il primo pacchetto di riforme che Alexis Tsipras ha concordato a Bruxelles per evitare la Grexit. Ma il partito del primo ministro Tsipras, Syriza, si è spaccato: 38 deputati su 149 non hanno votato il piano, tra cui l'ex ministro Varoufakis, la presidente del Parlamento Zoe Konstantopolou e il leader dell'ala radicale Lafazanis, mentre la vice ministro delle Finanze Nantia Valavani si è dimessa.
 
E' un accordo che non ci piace ma che siamo "obbligati" a rispettare, ha detto il premier intervenendo durante la seduta fiume del Parlamento chiamata a votare su riforma dell'Iva, indipendenza dell'ufficio di statistica, 'Fiscal Council' ed eliminazione delle baby pensioni. "A Bruxelles avevo di fronte tre alternative: l'accordo, il fallimento con tutte le sue conseguenze e il piano Schaeuble" di una Grexit temporanea. E fra le tre, "ho fatto una scelta di responsabilità" e di "dignità", ha scandito Tsipras.

Per far passare il piano è risultato determinante il voto delle opposizioni di Nea Dimokratia, Pasok e To Potami, che hanno votato sì come lo junior partner del suo governo, il partito di destra Anel del ministro della Difesa Kammenos, di fatto turandosi il naso.