La disoccupazione torna a salire. Lo dicono i dati Istat di novembre, secondo i quali il tasso dei senza lavoro è risultato pari all'11,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali su base mensile.

Si tratta del dato più alto dal 12,2% segnato a giugno 2015. La stima dei disoccupati a novembre è quindi in aumento (+1,9%, pari a +57 mila), dopo il calo dello 0,6% registrato nel mese precedente. L'incremento, spiega l'Istituto di statistica, è attribuibile a entrambe le componenti di genere e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione maschile, infatti, sale all'11,4% (+0,2 punti percentuali), mentre quello femminile si attesta al 12,7%, in aumento di 0,1 punti.

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Ma a preoccupare è soprattutto la disoccupazione giovanile. Sempre a novembre, il tasso dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), informa l'Istat, è risultato pari al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente. Anche in questo caso, si tratta del dato più alto da giugno 2015, quando si era attestato al 42,2%.

Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età, però, è pari al 10,6% (poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Anche questa incidenza risulta infine in aumento: di 0,7 punti percentuali rispetto a ottobre. Il tasso di occupazione dei 15-24enni diminuisce invece di 0,1 punti percentuali, mentre quello di inattività – dice l'Istat - cala di 0,6 punti.