"Con un emendamento alla manovra economica in commissione bilancio della Camera dei Deputati si rischia di imboccare la strada sbagliata, investendo milioni di euro della collettività per pochi privati a cui scontare con un bonus l'acquisto dell'auto elettrica e invece scaricare sui cittadini che non potendo acquistare l'elettrico sono condannati a pagare una imposta aggiuntiva che farebbe lievitare il costo del veicolo". Ad affermarlo è Michele De Palma segretario nazionale Fiom e responsabile auto motive.

"É necessario che il ritardo nel nostro Paese sia colmato con investimenti delle aziende e del Governo - scrive in una nota il sindacalista - per realizzare la rivoluzione ecologica dell'auto a partire dalle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche e nel processo di trasformazione del nostro sistema industriale dell'automotive verso auto ecologiche con progetti di ricerca e sviluppo con risorse pubbliche e private".

"La vera scommessa - continua De Palma - è nella pianificazione di un programma di trasformazione della filiera della produzione di auto, garantendo l'occupazione: per questo la Fiom ha proposto la costituzione di una commissione nazionale dell'automotive con il Governo e i centri di ricerca e le Università". Secondo il segretario Fiom con questi "provvedimenti estemporanei" si rischia di non raggiungere l’obiettivo dell’abbassamento delle emissioni e di "mettere in crisi l’occupazione negli stabilimenti italiani". 

"Chiediamo l'apertura di un confronto non per investire per pochi, ma per le auto di massa ecologiche e nel “car sharing” ibrido ed elettrico", conclude De Palma.