Diciassettemila i posti di lavoro bruciati in Umbria dall'inizio della crisi secondo Bankitalia, 25mila per la Cgil regionale. Quale che sia il dato reale, "preoccupano le prospettive, perché all'orizzonte non si vede nessun segnale di ripresa. Oggi abbiamo 160 vertenze collettive aperte in questa regione che ha 900mila abitanti". Così Mario Bravi, segretario generale della Cgil umbra, intervenendo alla trasmissione 'Italia Parla' su RadioArticolo1 (qui il podcast).

Tante le situazioni difficili descritte dal sindacalista. La più vasta per dimensioni è quella delle acciaierie di Terni, con circa 5mila lavoratori coinvolti tra diretti e indotto. L'altra grande questione riguarda la ex Merloni, per la quale, solo sul versante umbro, ballano mille posti di lavoro. Ma non solo l'industria è in crisi. C'è la Pasta Julia di Spello, la Colussi di Assisi. La stessa Perugina rischia un pesante ridimensionamento. Senza dimenticare l'altra emergenza, il mancato rifinanziamento della cassa integrazione in deroga che qui lascia senza alcun sostegno almeno 7mila lavoratori.

Per tutti questi motivi, prosegue Bravi, "abbiamo proposto un piano del lavoro per l'Umbria chiedendo alla Regione di finalizzare le risorse dei fondi europei 2014-2020 non più in una logica di spesa a pioggia, ma per dare una risposta all'emergenza che è appunto quella del lavoro. Secondo le nostre stime sono oltre 120mila i cittadini umbri in difficoltà per il lavoro che non c'è o è estremamente precario".

Sul lato delle proposte, il segretario ricorda due appuramenti. Uno in casa Cgil. "Abbiamo in programma un'iniziativa l'8 luglio a Perugia insieme alla Cgil Toscana e Marche, sarà presente anche Susanna Camusso. Discuteremo anche di come l'Italia di mezzo può fare in modo che le risorse europee, in una logica di integrazione, vengano finalizzate per invertire la tendenza". L'altra iniziativa, su previdenza e fisco, fa parte del percorso comune con Cisl e Uil. "Il prossimo 25 giugno faremo un incontro per rilanciare la vertenza nazionale su fisco e previdenza: abbiamo già in calendario le assemblee nei luoghi di lavoro per coprire tutte le realtà entro il mese di luglio e rilanciare anche la vertenza Umbria". (mm)