Trecento euro in meno in busta paga e un contratto peggiorativo rispetto a quello degli ultimi dieci anni: è quanto si vorrebbe applicare ai circa cento lavoratori che svolgono attività di portierato negli ospedali sardi e nelle diverse sedi dei distretti sanitari. "Questo succede - denuncia la segretaria regionale Filcams, Simona Fanzecco - perché nel bando gestito dalla centrale di committenza regionale non è stato inserito il riferimento ad alcun contratto del servizio, come invece è stato giustamente fatto per altre attività da affidare nello stesso appalto".

Fanzecco sottolinea come il sindacato avesse chiesto, nel corso di incontri formali con la direzione dell’assessorato regionale agli enti locali, prima e dopo che il capitolato venisse stilato, che “occorreva inserire il riferimento esplicito al contratto di settore multiservizi, proprio per evitare fenomeni di dumping contrattuale che purtroppo ora si stanno verificando”.  

L’associazione temporanea di imprese, che ha vinto l’appalto da 92 milioni ed è ora in attesa del contratto di affidamento, ha presentato un’offerta che contempla l’applicazione del contratto servizi fiduciari, decisamente peggiorativo rispetto a quello attuale. “Auspichiamo che la Regione intervenga subito per risolvere questo problema – ha detto la dirigente sindacale –, perché ci sono ancora i margini di intervento necessari a garantire il diritto di tutti i lavoratori coinvolti al giusto contratto e a una retribuzione congrua rispetto all’attività svolta”.

La Filcams annuncia sin da ora che non accetterà condizioni peggiorative e si mobiliterà per l’applicazione del contratto multiservizi, con l’obiettivo di scongiurare fenomeni di damping contrattuale che rischiano, sempre più spesso, di danneggiare i lavoratori degli appalti.