I 1.450 lavoratori di Air Italy, la compagnia messa in liquidazione in bonis dagli azionisti, fanno sentire la loro voce con due assemblee programmate, a Olbia e Malpensa. Le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil Cisl e Uil chiedono ai soci di trovare una soluzione che consenta alla compagnia di poter proseguire l'attività.

L'assemblea dei lavoratori si svolge in contemporanea a Malpensa e Olbia nel pomeriggio del 17 febbraio. In mattinata, invece, i lavoratori partecipano nei due aeroporti a presìdi nei pressi dell'area dei check-in di Air Italy e Qatar Airways.

A rischio, come noto, ci sono 1.450 dipendenti, di cui oltre mille a Malpensa, per i quali è scattata la procedura di licenziamento. La ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, nei giorni scorsi ha chiesto ai liquidatori Franco Maurizio Lagro ed Enrico Laghi di cambiare la procedura, perché “la liquidazione danneggia pesantemente i lavoratori e la possibilità di garantire il trasporto aereo sulla Sardegna”.

La ministra ha anche convocato per il 20 febbraio i sindacati, la Regione Sardegna e la Regione Lombardia. Sono ancora in fase di preparazione, invece, gli incontri con la proprietà. All'appuntamento del 20 faranno sentire la propria voce anche i lavoratori di tutto il settore con un presidio davanti al Mit per denunciare l'emergenza che sta colpendo, oltre ad Air Italy, anche Alitalia ed Ernest Airlines. Mentre il 25 febbraio sarà sciopero nazionale dell’intero trasporto aereo, per rispondere alla “grave crisi che imperversa nel settore, ormai sull’orlo della incontrollabilità”.