Lo scontro Usa-Russia e gli aggiustamenti al piano vaccinale si dividono equamente le prime pagine dei giornali di oggi. La Repubblica apre con: “Vaccinazioni, si riparte. Ma ora più controlli"; la Stampa con: “Draghi schiera i farmacisti. Potranno fare i vaccini". Il Corriere della sera opta invece per: “Sfida di Biden a Putin”, mentre il Manifesto sceglie: “Guerra a freddo”. Per il Fatto quotidiano l'apertura è: “Infiltrati di Salvini nel Cts dei Migliori”, per il Messaggero: “Cambiamo il patto di Stabilità”. Infine il Sole24Ore apre con i mercati internazionali: “Powell (Fed): tassi fermi fino al 2024. L'economia americana mette il turbo”.

Interviste
Sul Sole24Ore a pagina 12, Isabella Bufacchi intervista il consigliere economico del governo tedesco Achim Truger. “Prevedo che i conservatori dell'Unione Cdu/Csu continueranno ad adottare quello che abbiamo visto nell'ultimo anno e mezzo - si legge -: il pragmatismo fiscale. L'austerità non ritornerà presto in Germania. I Verdi saranno probabilmente parte del prossimo governo e anche loro sono pragmatici nella politica fiscale, porteranno avanti la riforma del debito/Pii per dare più spazio al deficit per gli investimenti ecologici. C'è motivo per essere moderatamente ottimisti”.

Sul Corriere della sera, a pagina 13, appare poi un'intervista Massimo Gaggi al politologo Ian Bremmer, che dice: “L'attenzione di Biden e dell'opinione pubblica americana è concentrata sugli affari interni: la lotta contro il virus, la ripresa economica, il lavoro, l'immigrazione che sta diventando una crisi difficile da gestire e sulla quale la Casa Bianca è vulnerabile agli attacchi. Con la Russia, e con la Cina, i rapporti sono pessimi. Non è una novità e non ci sono grosse differenze tra democratici e repubblicani sull'atteggiamento duro da tenere verso Mosca e Pechino. Ma dare a Putin del killer... Era la domanda del giornalista. Biden aveva già parlato in passato di Putin come di uri uomo senz'anima, contento di essere visto in questo modo. Biden usa un linguaggio più popolare: più emotivo, meno diplomatico. Parole che la gente capisce. Pesanti, certo. Ma vale anche per la Cina: ha detto che Xi Jinping non ha nemmeno un osso democratico nel suo corpo”.

Carmelo Lopapa di Repubblica pone delle domande alla ministra per il Mezzogiorno Mara Carfagna. A pagina 11 si legge: “Il Sud ha davvero un'occasione storica e irripetibile. Siamo alla vigilia di una stagione senza precedenti, in cui verranno stanziate risorse mai viste prima tra Fondi strutturali europei e quota di cofinanziamento, Fondo nazionale di sviluppo e coesione, per un ammontare di circa 150 miliardi, al netto del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un piano che ad oggi destinerebbe al Sud solo un terzo degli investimenti. È cosi? Sul Mezzogiorno occorre un'operazione verità ed è quella che col governo Draghi stiamo portando avanti. Finora, nel Pnrr la quota di competenza del ministro del Sud, 'Inclusione e coesione territoriale', ammontava a 4,8 miliardi mentre non esisteva un capitolo destinato. D'intesa col ministro dell'Economia Daniele Franco stiamo mettendo in evidenza tutti gli interventi e i relativi finanziamenti che sono destinati al Sud. Pensi che solo per quel che riguarda opere ferroviarie, manutenzione stradale e porti, il Mezzogiorno intercetterà investimenti pari al50 per cento del totale”.

Sul Messaggero, poi, a pagina 3, c'è un'intervista al ministro dell'economia francese Bruno Le Maire, a firma di Umberto Mancini. Si legge: “Credo che la parola chiave per il 2021 debba essere investimento. L'Europa deve investire, investire, investire. Nel 2020 abbiamo protetto l'economia, nel 2021 dobbiamo rilanciarla. Questo è estremamente importante perché abbiamo due concorrenti, Cina e Stati Uniti, le cui economie sono già ripartite. In particolare la Cina, dove la ripresa è già molto significativa. Quindi è fondamentale che l'Europa acceleri l'attuazione del suo piano di rilancio per permetterci di innovare e continuare a partecipare alla corsa tecnologica. Perché il Ventunesimo secolo sarà all'insegna dell'innovazione e delle nuove tecnologie. Da questo punto di vista, credo che la nostra cooperazione con l'Italia sia esemplare e debba continuare in nuove aree”.

Editoriali e commenti
A pagina 10 del Sole24Ore appare un'analisi dei mercati internazionali a firma di Riccardo Sorrentino, che scrive: “La Fed non ha ritenuto opportuno intervenire, neanche verbalmente, per 'calmare' i mercati, come ha invece fatto la Banca centrale europea (ma in Eurolandia il rialzo dei rendimenti è ancora meno giustificato). Perché? La Federal reserve non ha individuato - e l'indice della Fed di Chicago, che esamina più di l00 tassi e indicatori, lo conferma - un irrigidimento delle condizioni finanziarie. C'è qualche tensione a monte, ma la situazione complessiva della cinghia di trasmissione della politica monetaria resta soddisfacente”.

Il fondo del Corriere della sera è invece dedicato allo scontro Biden-Putin. Giuseppe Sarcina dice: “L'uscita di Biden segnala, come si era già capito, la fine di una stagione. Non ci saranno più le ambiguità dell'era trumpiana. Il nuovo presidente non ha alcun interesse a costruire una relazione personale, quasi privata con i leader di Paesi considerati 'avversari'. Vale per la Cina, come per la Russia o l'Iran. L'ultimo rapporto della direzione nazionale dell'Intelligence, guidata da Avril Haines, mostra come il contro-spionaggio americano si stia rapidamente attrezzando per contrastare le aktivnye meropriyatiya, cioè le manovre di interferenza, di disinformazione messe in campo da Mosca”.

Sulla Repubblica, a pagina 19, scrive il presidente di Legambiente Stefano Ciafani: “Basta false promesse. Con questo slogan il movimento dei Fridays for future tornerà a scioperare domani per la lotta alla crisi climatica. Sarà uno sciopero virtuale, nel rispetto delle norme anti Covid-19, ma le richieste sono concrete. In Italia i giovani si sono concentrati sulle richieste al governo Draghi per definire un Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in grado di far uscire il Paese diversamente da come è entrato nella pandemia. Come rispondere ai giovani che scioperano? Bisognerà fare bene, aggiustando la rotta al Piano del precedente governo. Serviranno scelte radicali sui progetti da finanziare”.

La Stampa, invece, a pagina 25 riporta e traduce un discorso pronunciato all'Onu dalla vicepresidente Usa Kamala Harris. “Lo stato della democrazia dipende anche, fondamentalmente, dall'emancipazione delle donne. Non solo perché la loro esclusione dal processo decisionale è uno degli indicatori di una democrazia imperfetta, ma perché la partecipazione delle donne rafforza la democrazia. E questo è vero ovunque. Guardandomi attorno nel mondo, sono ispirata dai progressi in atto. E sono orgogliosa di affermare che, anche se negli Stati Uniti c'è ancora molto da fare, anche noi stiamo facendo progressi e che le donne rafforzano la nostra democrazia ogni giorno. In ogni elezione presidenziale degli ultimi 56 anni, negli Stati Uniti, hanno votato più donne che uomini. Mai così tante donne nella storia hanno fatto parte del Congresso degli Stati Uniti. Mai così tante donne hanno avuto il ruolo di capofamiglia”.

Lavoro, welfare, sindacato
A pagina 8 del Sole24Ore si dà notizia dell'accordo sui vaccini tra Abi e sindacati per vaccinare i bancari: “Abi, l'Associazione bancaria italiana e i sindacati di categoria Fabi, FirstCisl, Fisac-lgil, Uílca, Unisin, hanno raggiunto nella serata di ieri un accordo volto a favorire la somministrazione del vaccini anti-Covid al dipendenti bancari da parte degli stessi istituti di credito. Gli stessi bancari che sin dalle primissime fasi della pandemia sono rimasti allo sportello, restando a diretto contatto con il pubblico del correntisti e dei clienti, sia pure ricevendoli su appuntamento e seguendo le rigide norme di distanziamento previste dai protocolli sanitari, dunque, potrebbero presto vaccinarsi direttamente sul posto di lavoro”.

Sul Corriere della sera a pagina 30, Leonard Berberi scrive di Alitalia. “Il rischio è che al decollo la newco si ritrovi senza passeggeri che intanto hanno prenotato altrove - si legge -. Per questo si studia la possibilità di far vendere i primi voli di Ita già all'amministrazione straordinaria dopo l'ok preliminare dell'Ue. Quanto all'attuale compagnia Giorgetti esclude altri prestiti ponte e anticipa che arriveranno 55 milioni di euro di indennizzi anti-Covid. Le parole di Giorgetti allarmano i sindacati che chiedono un incontro urgente al governo. 'Non possono essere nuovamente i lavoratori a pagare il conto', attacca Fabrizio Cuscito (Filt Cgil). 'Sono stupito e anche un po' angosciato', aggiunge Salvatore Pellecchia di Fit-Cisl”.

Di Decreto sostegni si torna poi a parlare sulla Repubblica a pagina 10, con Roberto Mania e Roberto Petrini: “Il vertice di ieri, con lo stesso premier, il titolare dell'Economia, Daniele Franco e i ministri rappresentanti delle forze politiche dalle maggioranza, non ha trovato una soluzione. Per Palazzo Chigi la riunione sarebbe andata «molto bene», ma oggi sarà necessario un nuovo incontro politico (tra il min istro Franco i capigruppo di maggioranza) per individuare la via d'uscita per poter approvare domani il decreto nella riunione del Consiglio dei ministri. Subito dopo ci sarà la prima conferenza stampa di Draghi. La cancellazione delle cartelle fiscali assomiglia molto ad un nuovo condono contro il quale si sono scagliati i leader di Cgil, Cisl e Uil. Insieme alla sanatoria delle vecchie cartelle, tuttavia, sono aperte almeno altre due questioni: l'algoritmo che consentirà di calcolare i rimborsi alle imprese (circa tre milioni compresi 800 mila professionisti) e l'utilizzo delle risorse del cashback introdotto dal governo precedente”.

A pagina 6 del Manifesto si dà notizia dell'appello dei sindacati a Draghi: “È il momento della responsabilità, dell'unità e dell'impegno comune per assumere le decisioni necessarie per rafforzare la coesione sociale e investire sul mondo del lavoro. Lo scrivono i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri chiedendo a Mario Draghi un incontro per avviare da subito un confronto di merito. Secondo i leader sindacali 'serve un piano di vaccinazioni nazionale condiviso gestito dal servizio pubblico. Non è il momento delle differenziazioni regionali o aziendali'”.

Sempre sul Manifesto, ma a pagina 8, ci si occupa di Stellantis: “Dopo il prolungamento della cassa integrazione fino al 2 maggio per lo stabilimento di Melfi, il coordinamento nazionale dei delegati Fiom di Stellantis ha deciso una 'mobilitazione unitaria'. 'La comunicazione aziendale sul costo industriale alto degli stabilimenti italiani genera estrema preoccupazione. La Fiom ha richiesto un incontro all'azienda, è necessario un piano industriale che garantisca nuove produzioni. È il momento di unire lavoratori e organizzazioni sindacali su tutto il territorio per aprire una campagna di assemblee azienda per azienda con l'obiettivo di mobilitarsi unitariamente se non si dovesse aprire il confronto'”.

Sulla Gazzetta del Mezzogiorno, a pagina 9, Mimmo Mazza scrive poi dell'ex Ilva di Taranto: “Nessun coinvolgimento almeno per ora degli enti locali che, a partire dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, l'accordo di programma lo chiedono ormai da anni. In fabbrica, intanto, cresce la tensione con Fim, Fiom e Usb che denunciano una 'organizzazione del lavoro inaccettabile' e una 'conduzione della fabbrica improvvisata che scarica ancora una volta sui lavoratori già fortemente penalizzati da un eccessivo e improprio utilizzo della cassa integrazione'”.

Giampiero Falasca del Sole24Ore a pagina 29 dà infine notizia della sentenza della Corte Ue sul mancato reintegro degli assunti con Jobs act: “. II tribunale di Milano aveva imposto il reintegro per tutti tranne uno, perché la conversione del contratto a tempo indeterminato era successiva al 7 marzo 2015, data di entrata in vigore del Jobs act (secondo cui in un licenziamento illegittimo si ha diritto solo a un'indennità). Per effetto del Jobs act, spiega la Corte Ue, 'vi sono due regimi successivi di tutela dei lavoratori in caso di licenziamento collettivo illegittimo'. E il diritto comunitario 'non osta a tale normativa'”.

Su Collettiva, l'apertura è dedicata ai risultati del sondaggio dell'Osservatorio Futura sulle aspettative degli italiani riguardo al Recovery Fund. Con un'intervista  alla vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, e un commento dell'economista Mario Pianta sui risultati della ricerca.

L’agenda degli appuntamenti

Oggi l'iniziativa online di Cgil e Nidil propone la strada per attuare una piena e buona occupazione. Dall'analisi alle esperienze, lavoratrici atipiche ed esperti a confronto con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, il segretario generale di corso d'Italia Maurizio Landini e il segretario generale del Nidil, Andrea Borghesi.

Da segnalare, tra gli appuntamenti, l'ulitmo dei seminari organizzati da Cgil, Cisl e Uil in preparazione alla XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Oggi, 18 marzo, alle 10.30, si parla di “Protocolli di legalità e accordi con le stazioni appaltanti. Introduce: Paolo Acciai (Dipartimento politiche dell’edilizia, delle infrastrutture e dei trasporti, della legalità Cisl); Intervengono: dr. Michele Corradino, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, già Componente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione; prof. Alberto Vannucci, professore di Scienza Politica e Direttore Master Anticorruzione presso l’Università Normale di Pisa. Conclude: Giuseppe Massafra (Segretario Confederale Cgil).

Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.