La Slc Cgil Sicilia, sostenuta dalla struttura nazionale di Slc Cgil, denuncia Poste Italiane all'ispettorato del lavoro regionale perché "l'azienda risulta aver "invitato' i portalettere con contratto a tempo determinato e indeterminato a recarsi al lavoro, proprio nel giorno della Festa della Liberazione dal nazi-fascismo, per recapitare corrispondenza giacente, senza aver preventivamente avvisato né concordato tale lavoro straordinario/festivo con le organizzazioni sindacali, così come previsto da accordi e contratto nazionale". È quanto si legge in una nota del sindacato. "E' un atto molto grave - commenta Nicola Di Ceglie, segretario nazionale Slc Cgil -, innanzitutto perché si è chiesto ai lavoratori, senza la supervisione dei rispettivi responsabili dei centri di distribuzione, a recarsi al lavoro durante una festività nazionale fondamentale per la nostra democrazia".

"L'accordo sulla riorganizzazione del recapito, dell'8 febbraio 2018, e l'organizzazione del lavoro stesso nonché degli orari e dei giorni di turnazione previsti dal Ccnl, non prevedono né lo sfruttamento della precarietà e delle necessità economiche dei lavoratori né che siano i dipendenti stessi a sopperire alle incapacità organizzative dei responsabili territoriali. Non è questa la strategia per rilanciare il settore PCL (posta, comunicazione e logistica) della più grande azienda pubblica italiana, che da solo conta 60.000 addetti. Slc Cgil non ha alcuna intenzione di avallare tali scellerati comportamenti", conclude il sindacalista.