Ancora uno stop al tavolo per il rinnovo del contratto della sanità privata lombarda. Dopo 14 anni di attesa e 3 anni di trattative, e dopo la pre-intesa già sottoscritta, Aiop e Aris nazionali hanno dichiarato di “non avere ancora garanzie sufficienti da parte delle regioni” per poter chiudere in via definitiva il rinnovo entro la data stabilita, cioè il 30 luglio.

“Le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata non devono essere presi in giro ma vanno rispettati”, affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Lombardia in una nota congiunta. Sopratutto dopo “aver avuto risorse aggiuntive finalizzate al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro” e “accordi con ministero e regioni per sostenere il rinnovo”.

Nel frattempo, infatti, in centinaia di assemblee, i lavoratori hanno approvato l’intesa. “Il loro impegno in questi anni è stato intenso, continuo e costante”, dicono i sindacati, un impegno “profuso anche nei mesi che hanno visto questa regione aggredita in modo violento dal Covid”, e che “ha garantito il funzionamento delle aziende e del sistema sanitario regionale”. Anche per questo, “quanto sta avvenendo è inaccettabile e insostenibile”.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono quindi ad Aiop e Aris Lombardia di “farsi parti attive nei confronti dei vertici nazionali delle due associazioni affinché sottoscrivano immediatamente il nuovo contratto nazionale”, poiché se ciò non accadesse “non ci sarebbero alternative alla ripresa delle mobilitazioni e ad altre iniziative che potrebbero creare pesanti conseguenze per le aziende che in questo momento hanno la necessità di riprendere la normale attività sospesa a causa del Covid”.