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Questa mattina, 10 ottobre, presso la Prefettura di Roma, alla presenza del Prefetto Giannini, è stato sottoscritto il Protocollo per la costituzione della Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità della Provincia di Roma. “Si tratta di un risultato straordinario – ha spiegato Stefano Morea, segretario generale Flai Cgil Roma e Lazio –, al quale abbiamo lavorato da tempo con tanta tenacia e convinzione: un risultato a favore delle lavoratrici e dei lavoratori e di un settore importante per la provincia di Roma e per la regione. Un passo nell’applicazione di una legge fondamentale come la 199/2016, che tanto può fare in termini di prevenzione e promozione di un lavoro dignitoso, sicuro, svolto nel rispetto dei contratti”.
“L’agricoltura che produce qualità ed eccellenza – ha aggiunto il dirigente sindacale – non può essere afflitta dalle piaghe del caporalato e dello sfruttamento, elementi che rendono il nostro settore primario non competitivo bensì luogo di diritti negati. L’intensificarsi di fenomeni legati a sfruttamento, caporalato, compravendita di permessi di soggiorno nella nostra provincia, come emerge sempre di più anche dalle denunce della Flai Cgil e dai controlli e dalle operazioni delle forze dell’ordine, sono elementi strutturali del settore agricolo”.
“Per questo – ha proseguito il segretario generale della Flai Cgil Roma e Lazio – crediamo che le risposte debbano essere non solo emergenziali ma anche strutturali, a cominciare proprio dalla istituzione della Sezione, per affrontare nodi cruciali quali il trasporto, gli alloggi, la formazione e prevenzione. Le Sezioni Territoriali rappresentano uno strumento fondamentale al reale contrasto al lavoro nero, allo sfruttamento e ai drammatici fenomeni di caporalato; nonché un importante mezzo di prevenzione dei suddetti fenomeni e luogo di corretto incrocio tra domanda e offerta di lavoro in un luogo pubblico”.
“La Sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità – conclude Morea – può rappresentare un’occasione non solo per i lavoratori del settore agricolo del nostro territorio ma anche per tutti coloro che da cittadini, consumatori, lavoratori, hanno a cuore i temi della legalità e del rispetto della dignità di chi lavora all’interno di un pezzo di una filiera alimentare importante”.