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Fabio Giomi, il cassiere di 62 anni licenziato da Pam Panorama dopo il test del carrello sarà reintegrato. A dare ragione al lavoratore il giudice del lavoro del Tribunale di Siena, Delio Cammarosano, che ha emesso nel pomeriggio la sentenza in merito alla vicenda. Dichiarata la nullità del licenziamento e la reintegrazione nel posto di lavoro, condannando altresì la società al risarcimento del danno subito e al pagamento delle spese processuali.
“Sono molto soddisfatto per l'esito della causa. Dalla lettura del dispositivo si comprende perché il Giudice Cammarosano abbia accolto la domanda considerando il licenziamento del cassiere Giomi discriminatorio per motivi di età. Aspettiamo però la motivazione della sentenza. Questo provvedimento riabilita un lavoratore scartato a fine carriera dal suo datore di lavoro e getta un’ombra pesante sulla legittimità del famigerato ‘test carrello’ introdotto da Pam per punire lavoratori non più graditi”, dichiara l’avvocato Andrea Stramaccia.
“Dopo la tensione di tutti questi mesi e soprattutto quella di oggi al presidio in attesa della sentenza – commenta Fabio Giomi – non ce l’ho fatta a resistere e sono esploso dalla soddisfazione, sono felicissimo. Mi ha chiamato l’avvocato e menomale che ero seduto, sono contentissimo, non solo per me, ma anche per la battaglia sindacale che abbiamo portato avanti. Sono sicuro che questa vittoria potrà diventare un punto di riferimento per tanti lavoratori. Avrei potuto cavarmela con dieci giorni di sospensione e oggi sarei già tornato a lavorare, ma ho deciso di tenere duro. L’ho fatto per me, per tutti i lavoratori del commercio e perché era una situazione inaccettabile. Quando le cose sono ingiuste non sono disposto ad abbassare la testa e ad accettarle solo per mantenere un quieto vivere. Mi ha appena telefonato il segretario generale Cgil Maurizio Landini”.
“Siamo immensamente soddisfatti e contenti – afferma il Segretario provinciale della Filcams Cgil Siena Mariano Di Gioia – la sentenza emessa oggi dal giudice del tribunale di Siena dimostra come l’umanità e la dignità di un lavoratore possano essere da esempio per tutti e come la lotta sindacale porti dei risultati tangibili di giustizia ed equità sociale. Giomi è un esempio per tutte le maestranze e per tutti noi, che crediamo in un mondo del lavoro più giusto e più equo dove i più fragili non devono abbassare la testa ma reagire alle ingiustizie ed ai soprusi dei più forti. Mettiamo un principio in atto, nessuna catena commerciale di questo Paese può usare il test del carrello per licenziare lavoratori scomodi o vecchi. Ringrazio quindi il lavoratore che ha creduto nella nostra azione sindacale, il Prefetto di Siena che ha provato a mediare tra le parti prima di arrivare in Tribunale e naturalmente l’avvocato Stramaccia del Foro di Firenze e legale della Cgil di Siena”.

























