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28 aprile, Giornata mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro, alle 8 di mattina in Italia ha perso la vita un operaio di 59 anni, Paolo Lambruschi, in una cava per l’estrazione del marmo a Carrara, nella zona Fantiscritti in località Miseglia. Al momento del decesso si trovava alla guida di un dumper. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante utilizzato nelle cave è precipitato per diversi metri. L’uomo, che lavorava per una cooperativa, è rimasto schiacciato ed è deceduto sul colpo.
Il 118 della Asl Toscana Nord Ovest ha inviato medici e infermieri. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori della Prevenzione, Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. Inizialmente è stato allertato anche l'elisoccorso Pegaso, ma quando i sanitari sono arrivati sul luogo dell’incidente non c’era più niente da fare.
Rossano Rossi, Cgil Toscana: “Situazione inaccettabile, indegna di un Paese civile”
“Oggi, nella giornata internazionale della salute e sicurezza sul lavoro, dobbiamo assistere alla ennesima morte sul lavoro nella nostra regione. Esprimiamo grande rabbia e dolore, siamo vicini alla famiglia e attendiamo il lavoro degli inquirenti”. Inizia così il commento di Rossano Rossi, segretario generale della Cgil Toscana.
“La situazione è inaccettabile, indegna di un Paese civile. Il Governo e le parti datoriali devono mettere una volta per tutte questa emergenza come priorità da affrontare. Noi continueremo a batterci, con mobilitazioni e l’azione sindacale, perché chi lavora non rischi di non tornare a casa la sera. In tal senso è fondamentale andare a votare ai referendum dell’8-9 giugno: uno dei quesiti mira proprio a migliorare la sicurezza sul lavoro riconoscendo la responsabilità in solido del committente negli appalti. Abbiamo una carta importante in mano e dobbiamo giocarla: andiamo a votare”, conclude Rossi.
Domani sciopera il settore lapideo, oggi bacini fermi
“Le categorie del lapideo hanno proclamato sciopero, oggi, 28 aprile, i lavoratori di tutti i bacini si sono fermati. Questa è l’umanità del mondo del lavoro”. Lo afferma Nicola Del Vecchio, segretario generale Cgil Massa Carrara, dopo l’incidente sul lavoro nella cava di marmo di Miseglia costato la vita a Paolo Lambruschi, 59 anni.
“Una strage senza fine, l’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto per giunta nella Giornata internazionale della salute e sicurezza sul lavoro – afferma Del Vecchio –. Il lavoro al monte è un lavoro pericoloso e usurante che va salvaguardato e riconosciuto come tale. Voglio esprimere la mia solidarietà e quella di tutta la Camera del Lavoro di Massa Carrara alla famiglia e a colleghi della vittima. Questa strage va assolutamente fermata, non possiamo accettare che si continui a morire sul lavoro perché la vita delle persone vale più di ogni cosa”.