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Nella tarda serata di ieri EssilorLuxottica e il Coordinamento sindacale di Gruppo hanno siglato l’ipotesi d’accordo che apre una nuova stagione nell’organizzazione del lavoro. È il passaggio che avvia la sperimentazione del modello T4Y, l’evoluzione della settimana corta, e rende operative le linee dell’intesa dell’8 settembre: centralità degli stabilimenti italiani, investimenti certi, qualità produttiva e pieno coinvolgimento delle persone nei processi aziendali.
T4Y è l’acronimo di “Time for You”: un’organizzazione dell’orario che concentra l’attività su quattro giorni, intercettando il bisogno di una migliore qualità della vita senza intaccare salario, tutele e produttività. Il principio è semplice ma incisivo: lavorare meno ore, distribuite in modo più efficiente, liberando un giorno a settimana per sé o per la famiglia, mentre l’azienda investe per mantenere costante la capacità produttiva.
L’accordo arriva in un contesto globale instabile, con mercati che oscillano e innovazioni che ridisegnano la produzione del lusso. Per questo le parti scelgono di rafforzare il sistema italiano, considerato una leva competitiva e un presidio occupazionale.
La settimana corta su tutto lo stabilimento di Lauriano
Il punto più evidente dell’intesa è l’estensione del modello T4Y all’intero stabilimento di Lauriano. La settimana corta entra così in una fase di sperimentazione a campo pieno, mantenendo la parità salariale e trasformando un’idea in un vero modello industriale.
È una scelta che punta a rendere il sistema più flessibile e attrattivo. La riduzione dell’orario non viene letta come un taglio, ma come un investimento sul futuro: produttività, qualità e benessere diventano elementi complementari, soprattutto in un settore che guarda agli occhiali Smart e alle nuove tecnologie wearable.
Riduzione oraria a carico azienda e tutele confermate
Resta confermato anche l’altro pilastro dell’intesa: quindici giorni di riduzione dell’orario totalmente a carico dell’azienda, con la piena maturazione di tutti gli istituti diretti e indiretti. Una scelta coerente con l’obiettivo di coniugare efficienza produttiva e qualità della vita, evitando che il costo della flessibilità ricada sulle lavoratrici e sui lavoratori.
Il tavolo ha definito un impegno stabile su tre temi ritenuti strategici: volumi produttivi, organici e investimenti. Elementi che, nelle intenzioni delle parti, devono sostenere la tenuta della struttura industriale italiana. Non si tratta di un aspetto marginale: il confronto continuo è lo strumento scelto per proteggere livelli occupazionali e competitività, legando il futuro del Gruppo non solo all’innovazione, ma anche alla solidità degli stabilimenti presenti in Italia.
Premio qualità 2026 e un nuovo sistema di ascolto interno
Nel 2026 partirà un premio aggiuntivo legato al miglioramento della qualità, segnale della volontà di valorizzare il made in Italy, in particolare nella fascia del lusso. Accanto a questo, l’accordo introduce un nuovo processo condiviso di comunicazione e ascolto, con un’attenzione specifica a qualità e servizio. Una rete interna pensata come parte integrante della governance industriale.
I prossimi passi: perfezionamento e voto delle assemblee
Nei prossimi giorni saranno definiti i dettagli tecnici dell’accordo. Successivamente il testo verrà presentato ai lavoratori e sottoposto al voto delle assemblee. Sarà in quella sede che si misurerà il consenso sulla sperimentazione della settimana corta e sugli impegni che puntano a rafforzare stabilimenti, occupazione e partecipazione.






















