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La notizia è arrivata senza alcun preavviso: la Bdtronic di Rieti licenzia. La storica società del gruppo tedesco Max Automation Se (fu fondata nel 1979), attiva nella produzione di macchine per l’impregnazione e altri settori industriali (in particolare l’automotive), ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 21 dipendenti (su 61 complessivi).
Una decisione che ha immediatamente provocato la reazione di sindacati e lavoratori, che denunciano il comportamento dell’azienda di aver avviato i licenziamenti senza prima aprire un confronto o valutare soluzioni alternative. Mercoledì 8 ottobre si è tenuta un'assemblea straordinaria del personale, mentre il giorno seguente (giovedì 9) si sono svolte due ore di sciopero con presidio davanti ai cancelli della fabbrica.
Fiom: “L’unico progetto aziendale è licenziare”
“Una scelta grave e inaccettabile”, commenta il segretario generale Fiom Cgil Roma e Lazio Luigi D'Antonio: “L’azienda, senza aver detto niente, ha aperto la procedura di licenziamento collettivo. Temiamo che questo possa essere il preludio alla chiusura dello stabilimento, perché non c’è un progetto di rilancio, non si parla di investimenti e diversificazione delle attività, l’unico progetto è licenziare i lavoratori e chiudere interi reparti”.
Bdtronic opera nel settore automotive, continua D’Antonio, un comparto “certamente in difficoltà, ma questa va affrontata con altri strumenti, a partire dagli ammortizzatori sociali conservativi. Quello che stanno facendo è inammissibile e inaccettabile. Abbiamo già fatto richiesta di un incontro, chiediamo il ritiro della procedura e un progetto di diversificazione delle attività produttive, visto che i lavoratori della Bdtronic hanno competenze e professionalità tali da poter operare anche in altri settori”.
Forte preoccupazione esprime anche Emiliano Lelli (Fiom Cgil Rieti, Roma Est e Valle dell’Aniene): “Da tempo chiediamo un piano di rilancio e di diversificazione delle attività, ma l'azienda ha sempre ignorato le nostre richieste. Ora ci troviamo di fronte a un'operazione che potrebbe preludere a un ridimensionamento ben più ampio. Non possiamo permettere che Rieti perda un altro pezzo del suo tessuto industriale”.