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Domani mattina, dalle 9.30 alle 12.30, i 27 lavoratori somministrati di Amap torneranno in piazza a Palermo. Davanti alla sede della società partecipata, in via Volturno, si terrà un sit-in promosso da Nidil e Filctem Cgil per chiedere il rinnovo dei contratti scaduti a giugno.
Nonostante i ripetuti tentativi di incontro con i vertici aziendali, l’azienda non ha dato risposte. “L’Amap ha deciso di ignorare le richieste dei lavoratori – denunciano i segretari generali di Nidil Cgil Palermo, Francesco Brugnone, e di Filctem Cgil Palermo, Calogero Guzzetta –. Quella di domani è solo la prima iniziativa per far valere i diritti di chi per anni ha garantito la manutenzione degli impianti e ora è stato lasciato senza tutele”.
Cinque anni di lavoro, poi il silenzio
I lavoratori interinali erano impiegati come operai gas-acqua, molti da due, tre o addirittura cinque anni. Terminata la missione, non sono stati più richiamati. “Sono persone che conoscono bene il funzionamento della rete e che l’azienda continua a utilizzare per diversi profili professionali – spiegano i sindacati –. Amap ha ancora bisogno di queste figure, eppure ha scelto di interrompere i rapporti di lavoro”.
Un organico sottodimensionato
Per le categorie della Cgil, la decisione di Amap è incomprensibile. “L’azienda – aggiungono Brugnone e Guzzetta – ha una pianta organica già sottodimensionata. Rinnovare i contratti sarebbe un atto di responsabilità, non solo verso i lavoratori ma verso il servizio pubblico e i cittadini”.
Nidil e Filctem chiedono che i 27 lavoratori possano tornare alle loro mansioni, mettendo fine a mesi di incertezza e precarietà.






















