Strage sul lavoro questa mattina, 2 maggio, nel Napoletano, dove sono morti due operai in due cantieri diversi. Il primo decesso a Lettere, intorno a mezzogiorno, in via Nuova Depugliano, dove un operaio di 57 anni, Raffaele Manzo, è precipitato dal terzo piano di un palazzo attorno al quale era in allestimento un cantiere edile. Nelle stesse ore a Casalnuovi, presso la clinica Villa dei Fiori, un operaio 60enne, Vincenzo Coppola, è morto dopo un incidente all'interno del cantiere di una scuola in viale dei Tigli. Indagini in corso dei carabinieri in entrambi i casi per ricostruire la dinamica e le responsabilità. Dai primi accertamenti eseguiti sembra che entrambi gli operai fossero regolarmente assunti dalle due ditte che stavano effettuando i lavori. Aperta un'inchiesta da parte della Procura di Nola.

Nicola Ricci, Cgil Napoli e Campania: “Superato abbondantemente il limite di guardia, fermare la strage”

Ricci 02.05.2024
Ricci 02.05.2024

(Il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. Video a cura di Mattia Carpinelli)

“Oramai sul fronte della sicurezza sul lavoro abbiamo superato abbondantemente il limite di guardia. Le due morti avvenute in queste ore in altrettanti cantieri della provincia di Napoli, confermano l'inadeguatezza delle normative in vigore e la necessità di fermare questo assurdo sistema degli appalti a cascata che deresponsabilizza le singole aziende e manda in tilt il lavoro degli ispettori impegnati nell'individuazione dei colpevoli di questa strage”. Ad affermarlo il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci.

“I dati – precisa – sono spietati: oltre 350 in tutto il Paese e 12 in Campania in questo primo scorcio del 2024 sono i lavoratori deceduti mentre erano impegnati nelle loro attività. Lo ripetiamo a gran voce, bisogna fermare questa mattanza. Nella nostra iniziativa quotidiana – conclude Nicola Ricci – il tema della sicurezza resterà in primo piano. Ne abbiamo parlato nella nostra manifestazione per il Primo Maggio, nelle prossime settimane sarà una delle questioni al centro della raccolta firme promossa dalla Cgil per i referendum, uno dei quali punta proprio all'abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all'impresa appaltante”.