“Il governo dia immediatamente seguito agli impegni assunti ieri. Non possiamo continuare a piangere ogni giorno vittime sul lavoro”. Così, in una nota, la Cgil nazionale dopo la morte di due operai di una ditta esterna deceduti in un deposito di azoto della sede dell'ospedale Humanitas a Pieve Emanuele nel Milanese, e la morte di un altro lavoratore caduto da un'impalcatura in un'officina meccanica a Nichelino nell'hinterland di Torino. “Si deve agire al più presto - prosegue la Confederazione guidata da Maurizio Landini - con un piano di assunzioni nell’Ispettorato del lavoro e nei servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro. Occorre prevedere un obbligo formativo per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Inoltre, le aziende appaltanti che non rispettano le norme sulla sicurezza devono essere escluse dalle gare di appalto”. “Infine - conclude la nota - in caso di violazioni non sono sufficienti sole le sanzioni ma vanno sospese tutte le attività produttive fino a quando le imprese non si siano messe in regola”.