Sono due le vittime dell'ennesimo incidente mortale sul lavoro. Gli operai hanno perso la vita in un deposito di azoto della sede dell'ospedale Humanitas a Pieve Emanuele nel milanese. A dare la notizia i vigili del fuoco, accorsi sul posto assieme al personale del 118 e alle forze dell'ordine. I due addetti, che lavoravano per un'impresa in appalto, sono deceduti a causa di ustioni da congelamento. 

Secondo una prima ricostruzione i due, impiegati nella Sol, gruppo attivo nel settore della produzione e commercializzazione dei gas tecnici, industriali, puri e speciali e medicinali, stavano effettuando una manovra di riempimento di un serbatoio presente nel campus ricerca dell'ospedale quando l'azoto liquido è fuoriuscito investendoli. La procura di Milano ha aperto un'inchiesta.

“Il governo dia immediatamente seguito agli impegni assunti ieri. Non possiamo continuare a piangere ogni giorno vittime sul lavoro”. Così, in una nota, la Cgil nazionale. “Si deve agire al più presto - prosegue la Confederazione guidata da Maurizio Landini - con un piano di assunzioni nell’Ispettorato del lavoro e nei servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro. Occorre prevedere un obbligo formativo per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Inoltre, le aziende appaltanti che non rispettano le norme sulla sicurezza devono essere escluse dalle gare di appalto”. “Infine - conclude la nota - in caso di violazioni non sono sufficienti sole le sanzioni ma vanno sospese tutte le attività produttive fino a quando le imprese non si siano messe in regola”.

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Di notizia terribile parla la nota congiunta di Cgil Milano, Funzione Pubblica Cgil Milano, Filctem Cgil Milano. "Purtroppo, ancora una volta siamo costretti a raccontare la storia di due lavoratori che questa sera non faranno ritorno dalle loro famiglie ed è proprio a quest’ultime che va il nostro cordoglio per il grave lutto che hanno subito. Oltre a ricostruire la dinamica dell’incidente mortale confidiamo nelle indagini in corso per individuare con certezza le responsabilità, per evitare come spesso accade di derubricare l’evento ad una “tragica fatalità”.

"Bisogna dare priorità - scrive il sindacato - alle azioni preventive, orientare gli investimenti di innovazione a favore della sicurezza e potenziare i controlli mirati, affinché si affermi una cultura diffusa e partecipata della prevenzione. È necessario garantire la piena applicazione delle normative vigenti in materia di Sicurezza e promuovere e applicare il Protocollo di intesa: “per potenziare la sicurezza sul lavoro in ambiti particolarmente a rischio”, firmato in Prefettura a Milano il 20 aprile 2018. Non abbiamo più tempo, non si può più aspettare".