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Innovazione

Bayer, da aprile niente più cartellino

Am Bayer-Standort Basel sind der Hauptsitz der globalen Division Consumer Health und verschiedene Bereiche der Division Pharmaceuticals sowie der Schweizer Landesgesellschaft unter einem Dach vereint.  

At the Bayer location in Basel the Consumer Health Headquarters as well as different units of the Pharmaceuticals Division and the Swiss country operation are consolidated.
Foto: www.media.bayer.com/baynews/baynews.nsf/id/Photos?opendocument#/search
Tommaso Di Felice
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L'azienda tedesca firma un'intesa con i sindacati: meno controllo sull'orario, smart working senza limiti e diritto alla disconnessione. Il tutto mantenendo elevati standard di sicurezza e salute. Ripamonti, Filctem Cgil: “Svolta nel mondo del lavoro, ora si punta sul senso di responsabilità e sulla formazione professionale”.

Una piccola ma significativa rivoluzione: la tedesca Bayer manda in pensione il cartellino e mette al centro il personale. È stato infatti siglato un accordo con i sindacati che prevede, tra le altre cose, l’alternanza senza limiti tra lavoro in presenza e lavoro da remoto. Da oggi conterà solo la produttività, agli impiegati saranno inviati schermo, tastiera e sedia ergonomica. “È un grande passo avanti”, spiega Alessia Ripamonti della Filctem Cgil di Milano: “Ora il lavoro sarà smart e basato sulla fiducia, siamo soddisfatti”.

La Bayer è una delle principali multinazionali farmaceutiche a livello mondiale, con sede a Leverkusen (Germania). L’azienda, presente in Italia da più di 120 anni, ha oltre 1.800 dipendenti, due siti produttivi con impianti fra i più avanzati al mondo e un fatturato di 1,17 miliardi di euro. Ora si apre un nuovo capitolo per gli impiegati della Bayer. “Dal primo aprile – continua Ripamonti – sparisce l’obbligo di timbrare il cartellino e il rapporto di lavoro sarà finalmente basato sulla fiducia, sulla responsabilizzazione e sulla formazione del dipendente, attraverso lo sviluppo delle soft skills e delle competenze digitali”.

L’accordo siglato da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil segna la transizione dalla cultura del controllo dell’orario di lavoro a quella della produttività e del risultato. L’esperienza della pandemia sta rafforzando infatti un nuovo approccio, molto più flessibile. “Nell’azienda tedesca – riprende la delegata Filctem – non ci sarà più bisogno di una causale o di un numero massimo di ore per lo smart working: il dipendente potrà scegliere tra lavoro agile o l’ufficio, secondo le esigenze personali. La fase di sperimentazione durerà fino al 31 dicembre 2021, con l’obiettivo di capire quali saranno i benefici e identificare i punti deboli dell’intesa”.

Sarà poi fondamentale mantenere standard di salute e sicurezza durante lo svolgimento della propria attività lavorativa, in modo da combinare le esigenze della Bayer e quelle dei dipendenti. “Due esempi su tutti”, prosegue la delegata della Filctem: “I dipendenti potranno prenotare la loro presenza in ufficio, garantendo così il rispetto delle norme sul distanziamento e la sicurezza. Inoltre, le riunioni di lavoro si svolgeranno tra le 9 e le 12 e tra le 14 e le 17, utilizzando calendari condivisi e tenendo in considerazione gli impegni individuali, anche fuori dall’ambito professionale”.

La Bayer metterà al centro le persone e non ci sarà più una forma rigida di controllo. Le nuove parole d’ordine saranno infatti flessibilità, sostenibilità e conciliazione tra vita privata e lavorativa. “Un altro punto cardine dell’intesa – conclude Ripamonti – sarà il diritto alla disconnessione al di fuori degli orari di lavoro. Inoltre, la Bayer fornirà computer, mouse, cuffie idonee e sedia ergonomica ai dipendenti, mentre la mensa aziendale resterà operativa ma con numeri ridotti: chi non lavorerà in sede, avrà diritto al buono pasto. Il futuro è ancora da scrivere, ma siamo nella direzione giusta, e questo ci gratifica”.