Presidii, assemblee, flash mob nei luoghi di lavoro e nel rispetto delle norme anti-Covid: per tre giorni il settore multiservizi si mobilita per chiedere il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre sette anni, così da arrivare alle manifestazioni del 21 ottobre organizzate da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti. I sindacati rivendicano a nome dei lavoratori "riconoscimento e dignità all'operato dei 600 mila addetti di questo comparto - come si legge in un comunicato -, fondamentale per la sanificazione e l'accessibilità igienica di ospedali, scuole, uffici pubblici e privati, fabbriche, mezzi di trasporto", ma ancora senza il contratto nazionale rinnovato.

L'urgenza è quella di definire trattamenti economici e normativi congrui e dignitosi che le associazioni datoriali e le imprese, con in testa Anip Confindustria, non vogliono riconoscere a coloro che, in piena emergenza Covid, sono stati chiamati eroi per i rischi corsi durante lo svolgimento delle proprie mansioni e per il senso di responsabilità dimostrato anche nel momento attuale di una seconda impennata pandemica. 

Tra le iniziative programmate: a Pavia un presidio davanti all'ospedale San Matteo, dove sono 160 i lavoratori interessati dal rinnovo; a Cagliari hanno protestato davanti davanti al Consiglio regionale gli addetti alle pulizie degli uffici pubblici, mentre l'appuntamento a Sassari è presso la sede dell'ospedale santissima Annunziata. 

Molteplici i motivi della protesta per i lavoratori dell'aeroporto milanese di Malpensa, che hanno presidiato la Porta 1, Terminal 1-Arrivi, nello spazio coperto antistante il parcheggio operatori. Per loro, oltre all'annoso problema del rinnovo contrattuale, la situazione critica determinata dal crollo dei passeggeri e dalla chiusura temporanea del terminal 2, con la riduzione dei lavoratori impiegati nel servizio e quindi la minaccia di esuberi e trasferimenti non concordati. 

Tante le città interessate dalla mobilitazione, tra queste, citiamo Roma, Milano, Bologna, Livorno, Alessandria, Trieste, Pesaro, Gradara (Pesaro-Urbino). Presidi e flashmob previsti anche  Novara, Ravenna, Jesi (Ancona), Teramo, Potenza, Camerino (Macerata), Urbino. 

Domani (21 ottobre), infine, la manifestazione a Roma, dalle ore 14 in piazza Barberini nei pressi del ministero del Lavoro, con circa cento persone autorizzate a prendere parte in presenza alla protesta per il rispetto delle nuove misure governative, mentre altre centinaia di lavoratrici e lavoratori si collegheranno via zoom da ognuna delle diverse piazze della mobilitazione in oltre 40 città. Una grande piazza virtuale per chiedere, come ricorda la Filcams Cgil, "il riconoscimento del lavoro e dell’importanza di addette e addetti delle pulizie e multiservizi" attraverso il rinnovo di un "contratto nazionale che riconosca diritti e giusto salario”.  

A difendere il diritto al contratto di lavoratrici e lavoratori invisibili anche la cantante Fiorella Mannoia che dal suo profilo facebook lancia un appello.