Galleria dell'Accademia di Firenze e Museo e San Marco: niente clausola sociale per 12 lavoratrici operatrici della didattica, nel nuovo appalto del servizio. È fortissimo il rischio, per questa lavoratrici, di non poter rivendicare il posto di lavoro con i nuovi concessionari in assenza di clausola sociale. Questa inaccettabile situazione si è determinata nonostante la presenza di una garanzia occupazione prevista nel bando Consip frutto dell'accordo del 2015 tra Mibact e sindacato. Le lavoratrici in questione, dipendenti di Opera, svolgono un servizio essenziale perché accompagnano scuole e gruppi organizzati offrendo un servizio di grande qualità e professionalità.

“I rischi che avevamo denunciato rischiano di prendere forma e ciò nonostante, ancora oggi, la direttrice Cecilie Hollberg ha preferito non incontrarci. L'esclusione delle lavoratrici rappresenta per noi una discriminazione indiretta mentre a queste lavoratrici deve essere garantita lo stesso diritto di conservazione del posto di lavoro garantito per gli altri lavoratori e come previsto dall'art. 50 del codice degli appalti”, dice Giuseppe Martelli della Filcams Cgil Firenze, che sulla questione ha scritto a Hollberg invitandola a “tener conto di quanto segnalato e integrare le lavoratrici interessate”.

Alle parole di Martelli si aggiungono quelle dei rappresentanti sindacali di Opera e della Rekeep (appalto delle pulizie), i quali si schierano a favore delle 12 lavoratrici dichiarandosi pronti “ad aderire a tutte le forme di lotta che si deciderà di mettere in campo in caso di risposta negativa da parte del Consip e dell'Accademia”.