Si accende lo scontro tra il governo e l’Unione degli Universitari. Il sindacato studentesco è stato preso di mira dalla presidente del Consiglio nel suo nuovo libro, nonché durante la trasmissione Porta a Porta. Meloni ha infatti additato l’Udu e la Cgil di odiare gli italiani, accusandoli di aver lavorato contro l'Italia a causa della perdita dei 500 milioni della terza tranche del Pnrr. Un comportamento che avrebbe perfino “scioccato” la leader di Fratelli d’Italia.

L’accusa fa imbestialire l’Unione degli Universitari, che parla di “parole gravissime e mistificazione della realtà” e annuncia una prima immediata azione di risposta: lunedì mattina contesterà la ministra Bernini durante la sua visita a Pavia. A partire dal 25 settembre, invece, gli universitari stanno preparando azioni di protesta con le tende in almeno quindici città

“Siamo all’assurdo. Meloni anziché assumersi le proprie responsabilità per il disastro del governo sul Pnrr, fa lo scaricabarile ad accusa il sindacato studentesco. Il Ministero dell'Università – dichiara Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu – ha tentato di rendicontare posti letto in studentati privati preesistenti. Ma è stato scoperto, anche grazie alla denuncia che avevamo presentato insieme alla Cgil, tramite una lettera alla Commissione Europea. Non è normale che la presidente se la prende con chi ha denunciato delle irregolarità. Sono parole gravissime”.

L’oggetto del contendere riguarda la terza tranche del Pnrr. La Cgil e l’Udu avevano scritto a Ursula von der Leyen, chiedendo un controllo attento rispetto ai posti letto rendicontati dalle autorità italiane. Secondo il monitoraggio svolto dal sindacato studentesco, infatti, soltanto la metà dei 9mila posti letto dichiarati erano effettivamente nuovi. Molti erano invece già esistenti e operativi, spesso in studentati privati aperti da anni, dove una camera può arrivare a costare mille euro al mese. Continua Piredda: “Dopo aver inutilmente provato a interloquire con la Ministra Bernini, ci siamo rivolti direttamente alla Commissione. Ricordiamo a Meloni che i soldi del Pnrr sono principalmente a debito. Se Meloni e Bernini credono di poter fare debito sul nostro futuro, buttando via 1,3 miliardi che dovrebbero servire per realizzare alloggi universitari aggiuntivi, si sbagliano di grosso”.

“Non solo il governo ci accusa, ma non fa nulla per affrontare la crisi abitativa. Cosa è cambiato dalle proteste di aprile? Lunedì mattina pianteremo le tende a Pavia e lanceremo un primo messaggio al governo, contestando la Ministra Bernini che, da inizio mandato, non ha mai voluto confrontarsi con il più grande sindacato studentesco italiano. Ma la mobilitazione proseguirà si allargherà: dalla settimana successiva le tende torneranno a Roma, Milano, Bologna e molte altre città italiane” conclude l’Unione degli Universitari, annunciando l’avvio di una nuova fase di agitazione nelle università.