“Ancora in campo”, come sempre, la Flai Cgil per chiedere diritti e giusto salario per i braccianti e la corretta e piena applicazione della legge sul caporalato (la 199 del 2016). Un gruppo composto da sindacalisti della provincia Bat (Barletta, Andria, Trani) passerà nuovamente al setaccio le campagne del territorio, da sabato 13 a sabato 20 luglio, per incontrare chi è impegnato quotidianamente nella raccolta e dare informazione sui contratti e sulla loro applicazione. “Si tratta di un’azione straordinaria di presidio e di pressione nei confronti delle istituzioni – spiega il segretario generale della Flai Cgil Bat Gaetano Riglietti – affinché la legge 199 venga applicata e sia uno strumento reale di cambiamento delle modalità con cui caporali, faccendieri e aziende colluse gestiscono buona parte del mercato agricolo”.

Questa campagna è stata organizzata vista la numerosa presenza di braccianti durante l’estate. “A bordo di un furgone raggiungeremo all'alba i lavoratori per informarli sulle novità legislative, su disoccupazione agricola, assegni familiari, insomma sui loro diritti perché, solo se li conoscono, li possono rivendicare”, continua Riglietti: “Vogliamo anche fare pressione sulla Prefettura e su tutte le istituzioni locali affinché possano partire le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità. In questo modo, agendo su trasporto e collocamento, sarà possibile mettere in campo anche strumenti di prevenzione, come da tempo chiediamo”.

La Flai Cgil intende proseguire la battaglia per la piena applicazione della legge 199, che può veramente sconfiggere e prevenire la piaga dello sfruttamento in agricoltura. “I lavoratori da soli sono troppo deboli di fronte allo strapotere di chi sfrutta”, prosegue il segretario generale: “Certo, tante sono le imprese agricole che lavorano nella legalità, ma sono anche numerose quelle che costruiscono il loro dominio sullo sfruttamento della manodopera generando concorrenza sleale nei confronti delle imprese sane che preferiscono fare dell’eticità un proprio marchio distintivo”.

Sul tema interviene anche la Cgil Bat. “Insieme alla Flai, quotidianamente lottiamo contro lo sfruttamento e il caporalato”, spiega il segretario generale Biagio D’Alberto: “Si tratta di una battaglia di civiltà per garantire ai lavoratori del settore, locali e stranieri, una migliore condizione di vita lavorativa. Oggi il caporalato e lo sfruttamento non sono presenti solo in agricoltura ma anche in altri settori produttivi, per questo la nostra è una continua azione di diffusione del valore della legalità nel mondo del lavoro contro le irregolarità diffuse”.